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"Voglio dedicare la mia vita a chi si batte per la libertà. Userò la potenza del Credo per difendere chi lotta, insieme a chiunque voglia aiutarmi."
―Adéwalé[src]

Adéwalé (1692 - 1758) è stato uno schiavo, poi un pirata e membro della Confraternita caraibica degli Assassini. Divenne una figura leggendaria nella Confraternita nel corso della seconda metà del XVIII secolo. È il padre dell'Assassino Babatunde Josèphe, nonché il nonno dell'Assassino Eseosa ed un antenato di Milton Jones.

Nato nel 1692 in una piantagione di Trinidad, Adéwalé fuggì dalla schiavitù in giovinezza. Navigò per un breve periodo con una banda di bucanieri, finché non venne catturato dagli spagnoli che decisero di impiegarlo come interprete. Imprigionato sulla flotta spagnola del tesoro, fuggì con Edward Kenway nel 1715. Insieme rubarono un imbarcazione, che successivamente nominarono Jackdaw, di cui Adéwalé divenne quartiermastro. Adéwalé passò i successivi sette anni ad assistere Edward nella ricerca dell'Osservatorio, un antico tempio dall'inestimabile potere. Questa lunga avventura portò entrambi ad unirsi all'Ordine degli Assassini.

Dal 1721, Adéwalé abbandonò infatti l'equipaggio della Jackdaw per diventare il braccio destro del Mentore di etnia maya Ah Tabai, mentre l'amico Edward iniziò la caccia ai membri più importanti dell'Ordine dei Templari ancora rimasti nelle Indie occidentali. Nel 1730, Adéwalé divenne il capitano della Victorie, una piccola nave da guerra francese che sfruttò sotto il comando degli Assassini. Durante la caccia ad un emissario Templare, naufragò a Port-au-Prince dove si alleò con la resistenza Maroon guidata da Augustin Dieufort.

In questo periodo, divenne un vero e proprio liberatore, estirpando la schiavitù dalla colonia di Saint-Domingue anche grazie alla nuova nave fornitagli dai Maroon, l'Experto Crede. Nel 1737, passò una notte con Bastienne Josèphe, da cui ebbe poi il figlio, Babatunde Josèphe, che incontrò poi per la prima volta solamente nel 1751. Negli ultimi anni di vita, Adéwalé diede la caccia a Shay Cormac, un Assassino traditore che si era unito all'Ordine dei Templari. Adéwalé morì poi assassinato nel 1758 da Shay Cormac.

Biografia[]

Giovinezza[]

"Ho avuto amici che hanno perso gli occhi e dita e braccia. E in quanto schiavi, mai abbiamo sentito una parola di elogio, mai una parola di scusa."
―Adewalé ad Edward sulla sua vita da schiavo[src]

Nato nel 1692 a Trinidad da genitori schiavi, Adéwalé venne venduto al proprietario di una piantagione in giovane età. Addetto alla preparazione dello zucchero, si procurò varie ustioni per via della cocente temperatura della sostanza grezza. A sedici anni, scorse dei bucanieri che razziavano la piantagione; sfruttò così questa opportunità per unirsi a loro a fuggire dalla piantagione. Grati per l'aiuto datogli, i bucanieri lo accolsero fra loro e gli insegnarono a navigare per i mari.[1]

Duranti gli anni passati insieme ad i bucanieri, Adéwalé imparò diverse lingue, tra cui spagnolo, inglese e francese, oltre a divenire un abile marinaio. Qualche tempo più tardi, dopo che la loro nave si incagliò nella battigia, Adéwalé venne catturato dagli spagnoli. Grazie alla sua conoscenza delle lingue, gli spagnoli decisero perciò di impiegarlo come interprete e lo imbarcarono sulla flotta del tesoro diretta in Spagna.[1]

Vita da pirata[]

Edward: Ti dà fastidio che il capitano della nave sia io?
Adéwalé: È il genere di cose che ho imparato a sopportare, navigando con gente di siffatta... onestà.
Edward: In effetti molti di loro non ti accetterebbero come capitano. Quale ruolo potrebbe compensare una tale ingiustizia?
Adéwalé: Sarò il quartiermastro. Nientemeno.
—Adéwalé si accorda con Edward sui loro ruoli a bordo della Jackdaw[src]
La flotta del tesoro 1

Adéwalé parla con Edward.

Prima della partenza per l'Europa, Adéwalé vide un uomo venire condotto con forza sulla nave da alcuni soldati ed incatenato accanto a lui. Una volta che le guardie se ne andarono, Adéwalé fece così la conoscenza di Edward Kenway. I due si liberarono agevolmente delle catene ed insieme recuperarono il loro equipaggiamento; dopodiché, decisero di rubare uno dei brigantini della flotta, l'El Dorado.[2]

Adéwalé ed Edward liberarono numerosi pirati prigionieri sulle navi della flotta, rincontrandosi poi tutti sull'El Dorado, che requisirono. Notando le altre navi spagnole sopraggiungere per cercare di impedire loro la fuga, Adéwalé ed Edward condussero l'El Dorado in una tempesta, che riuscirono a superare al contrario degli inseguitori.[2] Una volta fuori pericolo, giunsero ad Abaco Island, dove Adéwalé ammise che gli uomini non lo avrebbero accettato come capitano, per cui propose ad Edward di diventare il quartiermastro a bordo del brigantino, che l'uomo aveva decise di ribattezzare Jackdaw. Da lì fecero rotta verso la città di Nassau.[3]

Personale cercansi 2

Adéwalé fa conoscenza di Thatch ed Hornigold.

Due giorni dopo lo scalo ad Abaco Island, Adéwalé e il suo capitano raggiunsero Nassau, sede della confederazione repubblicana dei pirati. Lì, entrarono in una taverna, dove Edward presentò ad Adéwalé alcuni suoi vecchi amici: Edward Thatch, Benjamin Hornigold e James Kidd. Intenti ad ampliare la loro ciurma, i due chiesero loro consiglio, scoprendo da Thatch che gli inglesi detenevano molti abili marinai. Dunque, mentre Edward si occupò del reclutamento, Adéwalé amministrò i ruoli dei nuovi membri della ciurma.[4] Successivamente, Hornigold mostrò ad Adéwalé e Edward come guidare un abbordaggio alle navi della marina[5] e come ridurre la notorietà scaturitane. Con quanto recuperato dalle loro prime razzie, Adéwalé ed Edward potenziarono la Jackdaw con uno scafo rinforzato ed un nuovo set di cannoni. Inoltre, ottennero il loro primo Jolly Roger, la bandiera nera simbolo della pirateria.[6] Poco dopo, Adéwalé parlò al suo capitano dei nuovi piani di James Kidd: derubare una piantagione di zucchero.[6] Convinti che avrebbero ottenuto un fruttuoso bottino, seguirono uno degli agenti del ricco possidente terriero Peter Beckford e, una volta raggiunta la piantagione, ne svuotarono il magazzino di tutte le merci. Quindi, fecero nuovamente rotta verso Nassau.[7]

Difese solide 1

Adéwalé parla con Edward, Thatch e Kidd.

Una volta ritornati, Adéwalé ed Edward raggiunsero Thatch e Kidd, intenti a festeggiare le loro vittorie attorno ad un falò su una spiaggia. Sebbene felice per la crescita della comunità pirata di Nassau, Thatch espresse i suoi timori sul pericolo che rappresentava la Corona, che avrebbe potuto attaccarli da un momento all'altro; dunque, per armare Nassau di difese provvisorie, consigliò di rubare un galeone spagnolo.[8] Salpando a bordo della Jackdaw, Adéwalé, Edward e Thatch trovarono un possente vascello spagnolo noto come El Arca del Maestro, comandato dal Templare francese Julien DuCasse, che Edward aveva incontrato durante il suo soggiorno a L'Avana. Seguendone la rotta, Adéwalé e il resto della ciurma iniziarono a ragionare a quale avrebbe potuto essere il momento migliore per attaccare la nave. I loro piani vennero tuttavia impediti da Charles Vane, che a bordo del Ranger tentò di abbordare il vascello, venendo però respinto e costretto alla fuga.[8] Il giorno successivo, Edward si infiltrò nel covo di DuCasse a Great Inagua, conquistando da solo sia l'isola che El Arca del Maestro. Quest'ultima venne poi condotta a Nassau da Thatch, mentre Adéwalé rimase con il suo capitano sull'isola.[9]

Nel 1716, Edward ed Adéwalé si recarono alle rovine maya di Tulum su invito di James Kidd, che intendeva mostrare ad Edward qualcosa collegate all'Osservatorio, un tempio dal misterioso potere di cui l'uomo era alla ricerca. A loro insaputa, la baia costituiva però la base operativa del ramo caraibico dell'Ordine degli Assassini, i cui membri, tra cui lo stesso Kidd, avevano bisogno di Edward per scoprire se il marinaio Bartholomew Roberts fosse realmente uno dei Saggi, le reincarnazioni del Precursore Aita, nonché uniche entità a conoscenza della posizione dell'Osservatorio. Durante la loro presenza nella zona, Tulum venne attaccata dalle truppe britanniche e l'intera ciurma della Jackdaw e numerosi Assassini vennero catturati. Dopo averla liberato tutti i prigionieri insieme agli Assassini, Edward ed Adéwalé tornarono a Nassau.[10]

I forti 5

Adéwalé ed Edward di fronte a Torres.

Nel 1717, i due scoprirono che il governatore di Cuba e Gran Maestro dei Templari, Laureano Torres y Ayala, stava per spostare una grossa quantità di oro dal forte di Punta Guarico. Nuovamente a bordo della Jackdaw, Adéwalé ed il suo capitano assaltarono il forte navale e, una volta raggiunto Torres, gli chiesero notizie riguardanti l'oro.[11] Inizialmente riluttante, il Templare rivelò che l'oro era necessario per riscattare il Saggio, prigioniero del mercante di schiavi olandese Laurens Prins.[11] Intenzionati a sfruttare l'incontro di Torres con Prins per liberare il Saggio, Adéwalé ed Edward lasciarono che il Templare si recasse a Kingston con l'oro e lo seguirono. Nonostante la discrezione, i loro piani fallirono a causa dell'interferenza di James Kidd, intenzionato a liberare il Saggio per conto degli Assassini.[12]

Nell'aprile del 1718, un'epidemia di peste investì Nassau, causando centinaia di morti tra i cittadini. In un tentativo di risollevare la città, Adéwalé ed Edward accompagnarono Thatch al relitto della flotta del tesoro spagnola affondata tre anni prima. Trovando solo medicinali guasti,[13] i tre attaccarono la marina britannica, scoprendo che la città di Charles-Towne produceva il farmaco di cui avevano bisogno.[14] Il mese successivo, Edward ed Adéwalé si infiltrarono nella città, assediata da una settimana dalla flotta di Thatch, dove rubarono i medicinali di cui avevano bisogno e con cui curarono gli abitanti della città di Nassau.[15]

Lo stesso anno, il governo inglese iniziò a reclamare il possesso dei territori occupati dalla repubblica dei pirati; il Templare Woodes Rogers venne nominato primo governatore delle Bahamas ed inviato a Nassau con il compito di liberare la città dai pirati. Nel mese di luglio, Rogers raggiunse Nassau insieme all'esercito britannico guidato dal commodoro Peter Chamberlaine, annunciando a tutti i pirati il loro confinamento in città finché non avessero decisero di abbandonare gli atti di pirateria, per cui non avrebbero ricevuto alcuna pena a causa del generoso perdono offerto da re Giorgio d'Inghilterra.[16] Indisposto ad accettare tali, condizioni Edward assassinò il commodoro Chamberlaine[17] e successivamente fuggì da Nassau con Adéwalé con la Jackdaw, seguita dal Ranger di Charles Vane e Jack Rackham.[18] Lo stesso anno, i due si recarono ad Ocracoke, dove Thatch li informò che aveva sentito che Bartholomew Roberts si trovava a bordo di una nave di schiavi nota come Princess. Poco dopo, il rifugio di Thatch venne attaccato dalla marina militare britannica; durante lo scontro, il pirata venne ucciso, ed Edward ed Adéwalé furono costretti ad abbandonare il campo di battaglia.[19]

Appresa la notizia della morte di Thatch, Vane decise di allearsi con Edward per trovare il Saggio. Perciò, Vane aiutò Adéwalé ed Edward nell'assalto della Royal African Pearl, dalla cui ciurma speravano di apprendere preziose notizie sulla Princess. Interrogando il capitano della nave, gli uomini scoprirono che la Princess si riforniva a Kingston mensilmente. Tuttavia, mentre Edward, Adéwalé e Vane si accingevano a tornare sulle rispettive navi, il quartiermastro dell'ultimo, Jack Rackham, rivelò l'ammutinamento della ciurma e spodestò i due capitani dei propri ruoli sulla Jackdaw e sul Ranger, lasciandoli da soli alla deriva.[20]

Pensa che sorpresa 1

Adéwalé e Edward interrogano lo schiavista.

Catturato da Rackham, Adéwalé fu oggetto di diverse trattative con degli schiavisti, che fallirono tutte a causa dell'inettitudine di Rackham. Dopo che questi tornò a Nassau per accettare il perdono reale, Adéwalé fu liberato da James Kidd. Poi, dopo che Edward tornò dal suo naufragio su Isla Providencia, poté riprendere il suo posto come quartiermastro a bordo della Jackdaw.[1][20] Nel maggio dell'anno venturo, Adéwalé e il suo capitano sbarcarono a Kingston, dove interrogando uno schiavista della Royal African Company scoprirono che anche i Templari stavano cercando il Saggio. Spiando uno dei loro raduni, Edward scoprì che Benjamin Hornigold si era unito ai Templari e che Roberts si trovava a Príncipe, in balia dei pirati Josiah Burgess e John Cockram.[21]

Con queste nuove notizie, Adéwalé e il suo capitano salparono per il continente africano, dove salvarono il Saggio e strinsero con lui una promettente alleanza.[22] Nel mese di settembre, aiutarono Roberts in un assalto alla flotta portoghese di stanza ad Ambergris Caye; come bottino ottennero delle fiale caricate con il sangue di tutti i Templari ed una possente nave che il Saggio fece sua ribattezzandola Royal Fortune.[23] Per ringraziarli del loro aiuto, Bartholomew Roberts decise di condurli al tanto cercato Osservatorio, all'interno di una fitta foresta giamaicana nei pressi di Long Bay. Tuttavia, il Saggio li tradì una volta impossessatosi del Teschio di Cristallo presente all'interno del tempio; Adéwalé e la ciurma riuscirono a fuggire dagli uomini di Roberts a bordo della Jackdaw, mentre il suo capitano venne catturato e consegnato alle autorità inglesi, che lo rinchiusero nella prigione di Port Royal.[24]

Unione agli Assassini[]

"Combattere con un uomo spinto soltanto dalla sete di gloria e denaro è dura, Edward. Ma sono consapevole che gli Assassini, e il loro Credo, sono una causa onorevole."
―Adéwalé spiega ad Edward le ragioni del suo abbandono[src]

Dopo aver salvato la Jackdaw dalle attenzioni di Roberts, Adéwalé divenne temporaneamente il capitano della nave, facendo vela verso Tulum in cerca degli Assassini. Lì, incontrò il loro Mentore, Ah Tabai, con cui parlò a lungo del loro credo, in cui trovò molte analogie con i suoi ideali. Spinto dal desiderio di lottare per la libertà, Adéwalé si unì alla loro causa. Addestrato dallo stesso Ah Tabai, iniziò ad adoperarsi per rintracciare Edward, scoprendo un anno dopo che era stato rinchiuso a Port Royal insieme ad Anne Bonny e James Kidd, in realtà una donna di nome Mary Read.[1]

Delirio 11

Adéwalé consiglia ad Edward di raggiungerlo a Tulum.

Nel tentativo di liberarli, Ah Tabai si infiltrò nella prigione giamaicana durante la notte, riuscendo però a salvare solo Anne ed Edward; Mary morì a causa di un infezione contratta durante il parto del figlio. Venutone a conoscenza, Adéwalé rintracciò il suo capitano a Kingston, dove gli riconsegnò la Jackdaw e ufficializzò il suo licenziamento dall'equipaggio. Prima di abbandonare nuovamente l'amico, Adéwalé gli consigliò di far visita agli Assassini una volta che si fosse ripreso dai suoi deliri.[25]

Con suo compiacimento, Edward lo raggiunse a Tulum qualche tempo dopo, desideroso di rimediare ai suoi errori e di unirsi agli Assassini come Mary gli aveva consigliato di fare prima di morire. Dopo un breve incontro con Ah Tabai, il pirata si alleò con gli Assassini, che aiutò a respingere un attacco spagnolo di Tulum, ormai attaccata regolarmente. Infine, Adéwalé lasciò il posto di quartiermastro ad Anne Bonny, felice di ricominciare una nuova vita avventurosa al fianco dell'amico Edward.[26]

Nell'ottobre del 1722, Adéwalé accompagnò il Mentore all'Osservatorio, dove Edward aveva appena ucciso Laureano Torres y Ayala. Lì, gli Assassini riposero il Teschio di Cristallo in loro possesso nella sfera armillare del tempio, mettendo quest'ultimo sotto la loro protezione.[27] Inoltre, Edward donò agli Assassini il suo covo di Great Inagua, poiché aveva l'intenzione di fare ritorno in Inghilterra per ricominciare una nuova vita con la figlia.[28]

Naufragio a Saint-Domingue[]

"Il pacco è meno importante del suo destinatario. Eliminiamo quest'ammiraglio fattorino e scopriamo la vera minaccia dei Templari."
―Adéwalé riguardo alla missione affidatagli[src]

Quindici anni dopo la partenza di Edward per la madrepatria, Adéwalé era ormai diventato un esperto Assassino, nonché uno dei più abili membri del ramo caraibico della Confraternita ed il capitano di un brigantino noto come Victoire.[29] Un giorno, venne incaricato di eliminare l'ammiraglio Templare di una flotta francese nei pressi di Saint-Domingue. In particolare, avrebbe dovuto recuperare un pacco destinato ad una delle ultime basi dei Templari nelle Indie Occidentali.[30]

La quiete prima della tempesta 7

Adéwalé osserva il pacco destinato a Bastienne Josèphe.

Adempì al suo dovere con successo, scoprendo che la missiva era destinata a Bastienne Josèphe, una donna risiedente a Port-au-Prince. Le sue riflessioni vennero tuttavia interrotte da tre brigantini francesi venuti in soccorso dei loro alleati caduti. In un disperato tentativo di fuga, Adéwalé tentò di attraversare una tempesta per seminare i suoi inseguitori, ma senza ottennero successo; nonostante i suoi sforzi, la Victoire venne colpita da un'onda anomale ed affondò. Adéwalé si risvegliò pochi giorni dopo sulla spiaggia di Port-au-Prince.[30]

Risvegliatosi, Adéwalé decise di mettersi alla ricerca di Bastienne Josèphe, la donna cui era indirizzata l'epistola Templare recuperata il giorno prima. Dopo aver salvato una schiava dal suo persecutore francese, Adéwalé scoprì da questa dove avrebbe potuto trovare Bastienne Josèphe. Scoperto che la donna era la matrona del noto bordello La Dame en Rose, nonché un'assidua confidente del governatore di Saint-Domingue, Pierre de Fayet, l'Assassino tentò di presentarsi come l'emissario Templare, caduto per mano sua, non riuscendo però ad ingannare l'esperta cortigiana. Assicurandogli che avrebbe potuto fornirgli un aiuto per lasciare l'isola, Bastienne incaricò Adéwalé di consegnare per lei una lettera ad Augustine Dieufort, il leader dei Maroon che si nascondevano sulle montagne nei pressi di Port-au-Prince.[31]

Appoggio ai maroon[]

Adéwalé: Potremmo allearci per un po' di tempo. Che ti serve?
Augustine: Reclute. Schiavi liberati. I guerrieri possono unirsi a me, mentre gli altri danno vita ad una vera e propria comunità. Poco a poco l'uccello costruisce il nido.
Adéwalé: Credo di poterti aiutare, per un po'.
—Adéwalé si allea con i Maroon[src]
Una nave tutta sua 2

Adéwalé discute con Augustine.

Seguendo le indicazioni degli schiavi di una piantagione, Adéwalé scoprì la posizione del covo dei ribelli maroon, costantemente attaccato dagli schiavisti. Dopo averli aiutati a respingere l'ennesimo assalto, Adéwalé consegnò a Dieufort la lettera di Bastienne, rifiutata con sgarbo dal maroon, convinto che la loro indipendenza fosse ancora molto lontana a causa della spietatezza del governatore de Fayet. Infine, i due strinsero un'alleanza per cui Adéwalé avrebbe ricevuto tutto l'aiuto necessario per lasciare l'isola in cambio del reclutamento di nuovi guerrieri per Augustine e la causa dei Maroon.[32] Grazie all'aiuto dei ribelli, Adéwalé riuscì a rubare un brigantino francese noto come Experto Crede, di cui divenne il capitano. Deciso a continuare ad aiutare la causa dei Maroon, invece di lasciare Port-au-Prince, l'Assassino utilizzò la nuova nave per attaccare le molte navi di schiavi operanti per il sostentamento della colonia francese.[33]

Successivamente, Adéwalé tornò a La Dame en Rose, dove Bastienne pretese il pacco che le aveva promesso in cambio della sua assistenza. L'Assassino rifiutò però di consegnarle l'epistola, sostenendo di non potersi fidare di lei senza conoscerla a fondo. La cortigiana gli chiese così di indagare sui nuovi piani del governatore de Fayet, che nell'ultimo periodo aveva applicato con maggiore pressione il Code Noir degli schiavi e che era soggetto a diverse preoccupazioni riguardanti il versamento di grosse somme di denaro. Travestendosi da schiavo, Adéwalé si infiltrò nella tenuta governativa, dove spiò un incontro che de Fayet stava tenendo con il rinomato astronomo francese Louis Godin. Quest'ultimo richiedette al governatore un nuovo capitale di denaro per sostenere le sue ricerche in collaborazione con il regno di Spagna. La stessa notte, l'Assassino riferì quanto appreso a Bastienne, che, non soddisfatta, gli chiese di indagare ancora.[34]

Piantare semi 3

Adéwalé ringrazia Bastienne per il suo aiuto.

Quindi attraverso ulteriori approfondimenti, Adéwalé scoprì che Godin intendeva tracciare la mappa geodetica del pianeta insieme al collega spagnolo Antonio de Ulloa; era chiaro che il risultato della ricerca sarebbe stato un grande miglioramento delle tecniche di navigazione.[35] L'Assassino scoprì inoltre che, per raccogliere i dati, erano stati richiesti tre schiavi letterati. Cogliendo al volo l'occasione per avvantaggiare i Maroon, Adéwalé e Bastienne imbarcarono tre dei loro schiavi più colti sul Vautour, una delle navi di Godin. Nonostante l'intervento dei pirati, che vennero sconfitti dall'Experto Crede guidata da Adéwalé, l'operazione ebbe successo ed le navi di Godin lasciarono la colonia per la loro spedizione.[36]

Assassinio di de Fayet[]

Adéwalé: Ho già ucciso per principio, ma non ho mai inflitto dolore a nessuno, prima d'ora. Ma tu scoprirai cosa si prova a soffocare come gli innocenti che che hai annegato.
de Fayet: Ti riferisci a quegli schiavi? Sulla nave? Ma non sono umani! Senza la frusta e la guida dei padroni, diventano ribelli e uccidono, come te.
Adéwalé: Vorrei che fosse vero.
—Adéwalé ed il governatore de Fayet[src]
A fondo con la nave 2

Adéwalé discute con Bastienne della sofferenza degli schiavi.

Due anni dopo, il governo francese di Saint-Domingue iniziò a retrocedere di fronte alla potenza della resistenza maroon, rinforzata grazie alla grande quantità di schiavi che Adéwalé e Augustin avevano liberato ed addestrato. Di fronte al decadimento della fruttuosa pratica della schiavitù, il governatore Pierre de Fayet ordinò un applicazione maggiormente dura del Code Noir. Nonostante la grande preoccupazione di Bastienne a riguardo, Adéwalé le ricordò come la sofferenza di alcuni schiavi fosse solo un piccolo prezzo da pagare per la loro finale indipendenza.[37]

Poco dopo, l'Assassino salpò a bordo dell'Experto Crede per liberare un nuovo gruppo di schiavi da una grossa nave da carico. Quest'ultima venne tuttavia distrutta da una delle sue navi di scorta, causando la morte di decine di innocenti. Adéwalé salì a bordo della nave danneggiata con l'intenzione di liberare quanti più schiavi potesse prima che questa affondasse definitivamente. Più tardi, Adéwalé accompagnò Bastienne e Augustin su una spiaggia presente nella baia di Cumberland, dove seppellirono i corpi degli schiavi annegati. Bastienne capì finalmente la spietatezza del governatore ed Adéwalé le promise che questo avrebbe pagato con la vita.[37]

La fine di de Fayet 6

Adéwalé di fronte al morente de Fayet.

Quindi, tornò insieme a Dieufort al covo, dove gli diede l'ultimo saluto e la promessa che sarebbe tornato per celebrare l'indipendenza dei Maroon insieme a lui. Adéwalé raggiunse così la residenza del governatore de Fayet, dove l'uomo era occupato a torturare personalmente degli schiavi per estorcergli l'ubicazione della base dei Maroon. Nonostante il suo tentativo di fuga, Adéwalé riuscì a raggiungere e ad assassinare il governatore, torturandolo con il marchio che l'uomo stava utilizzando sugli schiavi poco prima. Quindi l'Assassino tornò da Bastienne, a cui rivelò l'intenzione di tornare dagli Assassini, promettendole però che un giorno sarebbe tornato. Inoltre, le donò il pacco dei Templari che le era destinato, che la donna affermò di voler tenere come ricordo dell'Assassino.[38]

Ultimi anni e morte[]

"Nel nome del mio padre Yoruba, della mia madre Edo, della mia cara defunta nonna, e nel tuo, mio nonno assassinato, creerò una nuova Confraternita a Saint-Domingue."
―Eseosa, nipote di Adéwalé, in una delle sue lettere a quest'ultimo[src]

Anni dopo, Adéwalé tornò a Saint-Domingue, dove passò una notte insieme a Bastienne. Quest'ultima rimase incinta e nove mesi dopo partorì l'unigenito di Adéwalé, Babatunde Josèphe. Tuttavia, Adéwalé lo incontrò per la prima volta solamente dopo il grande terremoto di Port-au-Prince del 1751. Dunque, come da tradizione della Confraternita, iniziò ad addestrare suo figlio al fine di renderlo un Assassino.[39]

Lezioni e rivelazioni 7

Adéwalé saluta Achille Davenport.

Nel marzo 1752, Adéwalé fece visita al Mentore degli Assassini coloniali, Achille Davenport, presso la sua tenuta allo scopo di chiedergli dei rifornimenti per aiutare la popolazione di Port-au-Prince duramente colpita dal terremoto dell'anno precedente. Spiegò inoltre all'amico che, sfruttando la confusione causata dal disastro, i Templari erano riusciti a sottrarre alla Confraternita il manoscritto Voynich e il Frutto dell'Eden noto come Scatola dei Precursori. Durante la sua permanenza alla tenuta, Adéwalé conobbe il giovane Assassino Shay Cormac, a cui Achille affidò il compito di trovare e recuperare i due manufatti.[40]

Durante la guerra dei sette anni, Adéwalé aiutò spesso le truppe francesi nelle loro battaglie contro l'esercito britannico segretamente aiutato dall'Ordine dei Templari. Nel giugno del 1758, Adéwalé supportò la Marine nationale nell'attacco alla città inglese di Louisbourg a bordo dell'Experto Crede. Tuttavia, i rinforzi inviati alla città dalla Royal Navy guidati dalla HMS Pembroke di James Cook, e comandata per l'occasione da Shay Cormac, schieratosi con i Templari, costrinsero i francesi ed Adéwalé alla ritirata.[41]

Spavalderia 7

Adéwalé viene assassinato da Shay Cormac.

Pochi mesi dopo, James Cook scoprì che Adéwalé si era rifugiato a Île Des Pins e ne informò i Templari. Raggiunto nel suo nascondiglio da Shay Cormac, Adéwalé fuggì a bordo dell'Experto Crede, ma venne inseguito dalla Morrigan comandata dallo stesso Templare. Adéwalé tentò di ingaggiare uno scontro navale contro la nave nemica, ma il suo brigantino venne pesantemente danneggiato, costringendo l'Assassino a farlo arenare a Vieille Carrière. Lì, Adéwalé venne assediato insieme ai suoi uomini dagli attacchi del Gran Maestro Templare Haytham Kenway; sfruttando il diversivo, Shay Cormac riuscì a raggiungere Adéwalé e ad assassinarlo.[42]

Caratteristiche e personalità[]

Edward: Allora, cosa farai con la fetta del bottino rubato al governatore Torres? Tornerai in Africa? Diventerai un principe?
Adéwalé: Non posso tornare in un posto che non conosco. Sono nato a Trinidad, schiavo dal mio primo respiro. [...] Con questa pelle e questa voce, dove posso sentirmi a casa in questo mondo? Questo paese è la mia occasione. Un paese che si chiama Jackdaw, dove io conosco tutti e tutti conoscono me e si lavora insieme. Non sempre in armonia, ma teniamo tutto a galla.
―Adéwalé parla del suo posto nel mondo con Edward[src]

Costretto a sopportare il peso della schiavitù sin da quando era giovane, Adéwalé crebbe gravato dal disprezzo che i bianchi nutrivano nella gente come lui. Non essendo disposto a vivere a tali condizioni, Adéwalé iniziò a desiderare la libertà e l'indipendenza, pur sapendo che avrebbe dovuto pagare col sangue. Proprio la libertà per se stesso e per gli altri, sarebbe poi divenuta la sua principale motivazione di vita. Attraverso la pirateria conobbe una vera e propria autonomia, cercando di lasciarsi il suo passato alle spalle.[1]

I bucanieri furono i primi ad accettarlo per come era, e grazie a loro Adéwalé diventò un marinaio di grande abilità, imparando ogni segreto della navigazione. La nuova vita che si era conquistato, rese Adéwalé più sereno e mite di natura, anche se emanava pur sempre una certa serietà. Divenuto il quartiermastro di Edward Kenway dimostrò di possedere il carisma per poter comandare, anteponendo i desideri della ciurma ai suoi.[1]

Pensa che sorpresa 2

Adéwalé discute con Edward.

Proprio la scarsa attenzione che Edward provava nei confronti della ciurma fu spesso oggetto di discussione tra lui e Adéwalé, il quale sostenne che lui e la ciurma si stavano stancando di seguire le sue smanie di fama e ricchezza. Dopo il declino morale di Edward, Adéwalé decise di abbandonare la pirateria in nome di una causa più nobile: combattere per la libertà a fianco dell'Ordine degli Assassini, poiché il Credo di quest'ultimi aveva da sempre affascinato il maroon, votato alla causa del libero arbitrio sin da adolescente. Da Assassino, Adéwalé divenne più saggio, perdendo in parte il suo carattere serio e compassato, assumendone uno più riflessivo e talvolta bellicoso.[1]

Il nuovo confronto con la schiavitù a Saint-Domingue, gli fece riscoprire l'amore per le sue origini, aiutando centinaia di schiavi ad ottenere la libertà. Sebbene avesse un cuore nobile e generoso, Adéwalé aveva anche un lato spietato e vendicativo: svariate volte confidò ad Edward di voler vedere gli inglesi marcire all'inferno; si dimostrò feroce anche durante l'assassinio di de Fayet, quando fece patire al governatore lunghi minuti di agonia a causa della ferita all'addome che gli aveva inferto.[29] Le sue gesta lo resero la più nota figura della Confraternita durante il XVIII secolo, tanto da essere considerato dai suoi confratelli l'incarnazione vivente del Credo. [43]

Equipaggiamento ed abilità[]

"Hai il marchio dello schiavo. L'eloquenza di un dotto. Le mani da marinaio. E una cappa da Assassino."
―Bastienne Joséphe parla di Adéwalé[src]

Gli anni passati ad allenarsi con Ah Tabai resero Adéwalé uno degli Assassini più abili della confraternita caraibica. In termini di corsa acrobatica era in grado di destreggiarsi sia in ambienti urbani che naturali, riducendo al minimo la fatica grazie al suo fisico possente temprato da un costante allenamento. Come tutti gli Assassini era in grado di eseguire una manovra ascensionale noto come salto della fede. Mentre quando correva mantenesse un'elevata velocità, era in grado di superare con tempismo ogni genere di ostacolo gli si ponesse davanti.[29]

Il primo passo 5

Adéwalé affronta gli schiavisti.

Era anche un abile combattente, caratterizzato da uno stile sviluppato nel corso dei saccheggi compiuti durante la sua carriera da pirata. Era equipaggiato di machete, spingarda, dardo da corda, bombe fumogene, cerbottana dai dardi multipli, petardi e una doppia lama celata, arma canonica di ogni Assassino. Il suo corpo massiccio gli consentiva di affrontare più avversari contemporaneamente, combinando con caparbietà le componenti del suo arsenale in devastanti composizioni di armi.[29]

Il suo stile di combattimento era molto rude e selvaggio, questa aggressività mirava soprattutto a lacerare il corpo del nemico ed a fratturarne le ossa. Pur essendo minuto di un equipaggiamento predefinito, Adéwalé era in grado di maneggiare con abilità armi di diversa foggia. Grazie alla sua appartenenza all'Ordine degli Assassini era anche addestrato in borseggi, pedinamenti e manovre di scasso. Una delle sue più grandi capacità era l'occhio dell'aquila, un sesto senso comune ad alcune linee dinastiche di Assassini che permetteva aumentare la percezione del mondo circostante e coglierne anche il più piccolo dettaglio.[29]

Durante il periodo in cui servì l'Ordine degli Assassini, Adéwalé indossava solitamente una veste nera esternamente e dorata internamente, l'esterno mostrava anche delle rifiniture bronzee e melaniche. Alla vita indossava foderi in cuoio e una fascia rosso cremisi.[29]

Ultime parole[]

Adéwalé si inginocchia, ferito mortalmente da Shay.

Spavalderia 8

Gli ultimi momenti di Adéwalé.

  • Shay: Perdonami, Adéwalé.
  • Adéwalé: Osi chiedere perdono, ragazzo? L'inferno ti sta aspettando.
  • Shay: Si, ma ci andrò con orgoglio. E sicuro delle mie scelte.
  • Adéwalé: Non fa niente, Achille ha già quello che gli serve.
  • Shay: Ucciderò chiunque lo proteggerà, se sarà necessario. Non lo glielo permetterò!
  • Adéwalé: Sei diventato un mostro, Shay.

Shay spinge per terra Adéwalé, che muore.

  • Shay: Forse sì.

Haytham raggiunge Shay.

  • Haytham: Vieni...

I due Templari si allontanano dal corpo di Adéwalé.

Curiosità[]

  • Il nome Adéwalé è di origine Yoruba e significa "il re è tornato in patria".
  • Nella versione italiana di Assassin's Creed IV: Black Flag, Adéwalé è archiviato nel database dell'Animus con il nome di "Adewalé".

Galleria[]

Apparizioni[]

Fonti[]

  1. 1,0 1,1 1,2 1,3 1,4 1,5 1,6 Assassin's Creed IV: Black Flag
  2. 2,0 2,1 La flotta del tesoro - Assassin's Creed IV: Black Flag
  3. Capitano alle prime armi - Assassin's Creed IV: Black Flag
  4. Personale cercansi - Assassin's Creed IV: Black Flag
  5. Bottini e saccheggi - Assassin's Creed IV: Black Flag
  6. 6,0 6,1 Sventola la bandiera nera - Assassin's Creed IV: Black Flag
  7. La canna da zucchero e i suoi frutti - Assassin's Creed IV: Black Flag
  8. 8,0 8,1 Difese solide - Assassin's Creed IV: Black Flag
  9. Il vecchio covo - Assassin's Creed IV: Black Flag
  10. Sconfitti e in minoranza - Assassin's Creed IV: Black Flag
  11. 11,0 11,1 I forti - Assassin's Creed IV: Black Flag
  12. Un uomo d'affari - Assassin's Creed IV: Black Flag
  13. Medicine sommerse - Assassin's Creed IV: Black Flag
  14. L'avvocato del diavolo - Assassin's Creed IV: Black Flag
  15. L'assedio di Charles-Towne - Assassin's Creed IV: Black Flag
  16. Chiediamo udienza - Assassin's Creed IV: Black Flag
  17. Chi obbedisce al commodoro? - Assassin's Creed IV: Black Flag
  18. Il brulotto - Assassin's Creed IV: Black Flag
  19. Perché andarci piano? - Assassin's Creed IV: Black Flag
  20. 20,0 20,1 Alla deriva - Assassin's Creed IV: Black Flag
  21. Pensa che sorpresa - Assassin's Creed IV: Black Flag
  22. La fiducia va meritata - Assassin's Creed IV: Black Flag
  23. La scommessa di Black Bart - Assassin's Creed IV: Black Flag
  24. L'Osservatorio - Assassin's Creed IV: Black Flag
  25. Soffrire senza morire - Assassin's Creed IV: Black Flag
  26. ...Tutto è lecito - Assassin's Creed IV: Black Flag
  27. In frantumi - Assassin's Creed IV: Black Flag
  28. La fine - Assassin's Creed IV: Black Flag
  29. 29,0 29,1 29,2 29,3 29,4 29,5 Assassin's Creed IV: Black Flag - Grido di libertà
  30. 30,0 30,1 La quiete prima della tempesta - Assassin's Creed IV: Black Flag - Grido di libertà
  31. Un nemico comune - Assassin's Creed IV: Black Flag - Grido di libertà
  32. Il primo passo - Assassin's Creed IV: Black Flag - Grido di libertà
  33. Una nave tutta sua - Assassin's Creed IV: Black Flag - Grido di libertà
  34. Il velo squarciato - Assassin's Creed IV: Black Flag - Grido di libertà
  35. Una ricerca scientifica - Assassin's Creed IV: Black Flag - Grido di libertà
  36. Piantare semi - Assassin's Creed IV: Black Flag - Grido di libertà
  37. 37,0 37,1 A fondo con la nave - Assassin's Creed IV: Black Flag - Grido di libertà
  38. La fine di de Fayet - Assassin's Creed IV: Black Flag - Grido di libertà
  39. Assassin's Creed: Initiates
  40. Lezioni e rivelazioni - Assassin's Creed: Rogue
  41. Vascello - Assassin's Creed: Rogue
  42. Spavalderia - Assassin's Creed: Rogue
  43. Assassin's Creed: Rogue

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