Albany è la capitale dello stato di New York, negli Stati Uniti d'America. Inoltre, Albany è la seconda città più antica degli Stati Uniti ad essere capitale e fu anche una delle più grandi costruite nella valle del fiume Hudson durante il XVIII secolo.
Storia[]
Prima dell'arrivo degli europei, il territorio di Albany era inizialmente abitato dalle tribù algonchine, in particolare da mohicani e irochesi, finché non venne reclamato e occupato dall'esploratore olandese Henry Hudson nel 1609 e vi fondò una colonia intorno il 1614 e diverse stazioni commerciali chiamata Beverwijck. Nel 1664, gli inglesi presero il controllo dell'area e ribattezzarono l'insediamento con il nome di Albany.[1]
Tuttavia, nei decenni successivi, le colonie britanniche si ritrovarono coinvolte più volte in conflitti armati contro le colonie francesi. Quindi, anche nei periodi di relativa pace e tranquillità vi erano sempre delle tensioni ai confini delle colonie dei due regni. Infine, intorno la metà del XVIII secolo, queste tensioni ritornarono a intensificarsi e gli inglesi decisero di dislocare diverse truppe in preparazione di un attacco alle colonie francesi a nord. Inoltre, William Johnson incontrò in città i rappresentanti della confederazione irochesi in modo tale che dichiarassero insieme la guerra alla Francia, dando inizio alla guerra franco-indiana.[1]
Nel 1754, al municipio di Albany si incontrarono diversi rappresentanti di sette delle tredici colonie per discutere di alcune misure di difesa comuni contro le minacce esterne oltre al miglioramento delle relazioni delle colonie con i nativi americani. Tale incontro, noto come congresso di Albany, venne proposto dal Board of Trade alle colonie e in tale occasione Benjamin Franklin introdusse per la prima volta un piano che prevedeva una maggiore unità tra le colonie attraverso un governo unificato.[1]
Poco dopo il suo discorso al congresso, Franklin venne avvicinato da William Johnson, il quale lo aveva appena reclutato per lavorare sulla scatola dei Precursori e il manoscritto Voynich. Purtroppo, il Templare James Wardrop riteneva troppo pericoloso lasciare il manoscritto a Franklin, soprattutto dopo la perdita della scatola ad opera degli Assassini, e diede ordine ad una guardia di avvisare Johnson della sua decisione. Al contempo, gli Assassini si erano già organizzati per trovare Wardrop e il manoscritto. Infatti, Shay Cormac era riuscito ad entrare al congresso e stava origliando la conversazione che Franklin ebbe con Johnson e poi la conversazione che quest'ultimo ebbe con la guardia. Quindi, Shay inseguì e uccise la guardia prima che raggiungesse Wardrop, rifugiatosi a fort Frederick. Dopodiché, Shay si infiltrò nel forte e assassinò in volo James Wardrop, recuperando così anche il manoscritto Voynich.[2]
Qualche anno più tardi, nel 1757, al colonello George Monro gli fu affidato il comando di fort Frederick dopo che perse fort William Henry qualche mese prima nell'assedio condotto dal generale francese Louis-Joseph de Montcalm.[3] Il 3 novembre del medesimo anno, fort Frederick subì un attacco da forze preponderanti francesi e indiane guidate dall'Assassino Kesegowaase, il cui obiettivo era assassinare Monro e recuperare il manoscritto in suo possesso.[4]
Shay Cormac, ex Assassino e alleato dei Templari, giunse ad Albany e corse subito in aiuto delle forze assediate. Una volta dentro al forte, Shay aiutò gli inglesi a respingere gli aggressori. Dopodiché, Shay ordinò a Monro di portare il manoscritto sulla Morrigan, attraccata al porto di Albany, mentre lui avrebbe pensato alla difesa del forte fino al suo ritorno. Quindi, Shay combatté contro gli assalitori finché non individuò Kesegowaase combattere sulle mura del forte. Shay, di conseguenza, sparò con uno dei cannoni Puckle installati sulle mura ferendo mortalmente Kesegowaase. Quest'ultimo venne affrontato dal suo ex confratello e nei suoi ultimi attimi gli rivelò che sarebbe morto per mano degli Assassini così come il colonello Monro sarebbe morto per mano di Liam O'Brien. Shay lasciò Kesegowaase, ormai morto, e il forte per giungere in soccorso di Monro. Purtroppo, Shay arrivò troppo tardi. Monro era già stato ferito gravemente da Liam, che gli rubò il manoscritto, e lasciato morire in una casa in fiamme. Shay poté solamente portare il suo amico fuori dalla casa e assistere ai suoi ultimi attimi, in cui ricevette in eredità il suo anello Templare.[4]
Albany ebbe un rapido sviluppo sotto il dominio inglese, rendendolo uno degli insediamenti più grandi e importanti della River Valley. L'insediamento ospitava al suo interno il negozio di un portuale, un emporio e anche una taverna. Data l'importanza che rivestiva sia dal punto di vista strategico che militare, il suo insediamento fu caratterizzato dalla presenza di un forte, costruito dagli inglesi per proteggere l'insediamento da eventuali attacchi dei francesi e degli indiani, i cui rapporti erano costantemente tesi. Tuttavia, gli inglesi non furono gli unici a comprendere l'importanza di Albany, ma anche gli Assassini che stabilirono nella parte meridionale dell'insediamento il loro quartier generale per controllare meglio la regione. Successivamente, quando Shay si unì ai Templari, conquistò il quartier generale per loro consegnandolo agli inglesi.[5]
Curiosità[]
- Mentre in Assassin's Creed: Rogue Albany viene attaccata dai francesi, storicamente quest'ultimi si sono astenuti dall'attaccare la città durante la guerra franco-indiana a causa delle sue pesanti fortificazioni.
- In realtà Albany era caratterizzata da case a schiera secondo lo stile architettonico olandese sin dal XVII secolo. Tuttavia, la rappresentazione di Albany nel gioco è assente di tali edifici, mentre la città di New York del gioco ha i modelli appropriati.
Galleria[]
Apparizioni[]
Fonti[]
- ↑ 1,0 1,1 1,2 Assassin's Creed: Rogue - Database: Albany
- ↑ Assassin's Creed: Rogue - Noi, il popolo
- ↑ Assassin's Creed: Rogue - Onore e lealtà
- ↑ 4,0 4,1 Assassin's Creed: Rogue - Cicatrici
- ↑ Assassin's Creed: Rogue