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Assassin's Creed: Revelations è un libro scritto da Oliver Bowden, basato sul videogioco omonimo, con protagonista Ezio Auditore da Firenze. Il libro è stato rilasciato il 24 novembre nel Regno Unito, il 29 novembre negli USA, e il 31 gennaio in Italia.

Trama[]

Ezio è catturato dai Templari Bizantini, ma riesce a fuggire. Successivamente scopre che servono cinque Chiavi di Masyaf per entrare nella biblioteca di Altaïr Ibn-La'Ahad. Dopo aver ucciso Leandros, il capitano Templare, e recuperato il diario di Niccolò Polo, scopre che i Templari hanno già recuperato una chiave e che le altre sono nascoste a Costantinopoli.

Ezio, dopo aver reclutato nuovi membri della confraternita e appreso a fabbricare bombe, si mette alla ricerca delle chiavi di Masyaf. Su suggerimento di Piri Reis, ammiraglio della marina ottomana membro degli Assassini, comincia la sua ricerca dall'antica stazione commerciale dei Polo, che è diventata una libreria gestita da una donna di origine veneziana, Sofia Sartor. Ezio trova nel retro della bottega un passaggio che lo porta a una delle numerose cisterne sotterranee, la Cisterna di Yerebatan. Malgrado la presenza di numerosi bizantini, Ezio esplora la cisterna e trova la prima delle chiavi nascoste dai fratelli Polo, insieme a una mappa che mostra l'ubicazione di alcuni libri rari che contengono indizi per trovare le altre chiavi. Dopo aver chiesto a Sofia di aiutarlo a decifrare la mappa per ritrovare i libri, Ezio rivive il primo ricordo registrato da Altaïr nel sigillo: la difesa di Masyaf durante un attacco crociato nel 1189. Dopo esser giunto a Costantinopoli, Ezio è accolto dal Maestro Assassino Yusuf Tazim, capo della locale gilda dell'Ordine. Yusuf gli dona una Lama Uncinata e gli insegna a usarla. In seguito, gli spiega in che modo riescono ad arginare l'influenza templare, affidando ad Ezio il compito di difendere e conquistare dei covi.

Ezio, in seguito, aiuta le gilde alleate degli Assassini e contribuisce alla difesa del covo di Galata, durante il quale un suo apprendista uccide l'agente templare Vali cel Tradat. Altaïr, dopo essere tornato nella roccaforte degli Assassini, viene a sapere che un apprendista Assassino li ha traditi e che Al Mualim è prigioniero nella fortezza. Dopo aver salvato i cittadini sotto attacco, Altaïr raggiunge la fortezza e assassina Haras, il traditore. In questo modo il giovane si guadagna il rango di Maestro Assassino.

Ezio, in seguito, aiuta gli Assassini locali a proteggere il principe Solimano da un attacco bizantino. Viene poi a conoscenza dei dissidi tra il principe Ahmet, zio di Solimano ed erede del trono ottomano, e Tarik Barleti, capo dei Giannizzeri. Solimano, successivamente, chiede ad Ezio di tenere d'occhio Tarik, in quanto sospetta che abbia rapporti con i Bizantini. Il Mentore degli Assassini accetta in quanto i loro obiettivi coincidono.

Ezio decide quindi di cominciare a indagare su Tarik Barleti, scoprendo che il capitano dei Giannizzeri sta concludendo un affare con un certo Manuele. Dopo aver fomentato una rivolta popolare che gli permette di entrare nell'Arsenale, Ezio scopre che l'uomo con cui parlava Tarik è il Templare Manuele Paleologo, nipote dell'ultimo imperatore bizantino. Manuele ha comprato abbastanza fucili per armare un esercito, nel tentativo di prendere il potere.Dopo che Sofia gli ha comunicato in che zona della città cercare, Ezio recupera il primo libro nascosto dai Polo e scopre che una chiave è nascosta sotto alla torre di Galata. Ezio, quindi, rivive i momenti della vita di Altaïr immediatamente successivi alla morte di Al Mualim, che lo portarono a diventare Mentore a soli ventisei anni, nel settembre 1191.

Il fiorentino in seguito apprende da Sofia dove si trova un altro dei libri dei Polo, e riesce così a recuperare la Chiave nascosta nel foro del bue. Grazie al sigillo, rivive quindi un altro ricordo di Altaïr, ambientato nel 1228: dopo essere tornato a Masyaf da un viaggio in Mongolia durato dieci anni, scopre che il figlio Sef è morto e che Abbas Sofian ha preso il potere. Altaïr e la moglie Maria chiedono chiarimenti ad Abbas, che non risponde alle loro domande e pretende che Altaïr gli consegni la Mela. Dopo la morte di Maria, Altaïr fugge col figlio Darim e Abbas diventa de facto Mentore degli Assassini nel Levante.

Ezio, successivamente, incontra Solimano, che gli chiede di indagare ancora sul rapporto tra i Giannizzeri e i Templari Bizantini ed eventualmente di uccidere Tarik. Ezio accetta e dopo essersi infiltrato nel campo dei Giannizzeri uccide Tarik. Quest'ultimo in punto di morte rivela all'Assassino che intendeva colpire i Bizantini dove si sentivano più sicuri: in Cappadocia, dove Manuele sta addestrando un esercito. L'Assassino informa Solimano degli ultimi avvenimenti e gli chiede di fornirgli una nave per la Cappadocia.

Dopo aver saputo da Sofia la posizione dell'ultimo libro, Ezio recupera la chiave nascosta sotto la torre della Fanciulla e rivive il ritorno di Altaïr a Masyaf nel 1247, dopo diciannove anni di esilio. Altaïr uccide Abbas con una nuova arma, la pistola celata, e diventa nuovamente Mentore. Successivamente Ezio incontra Yusuf, che lo informa del fatto che i Giannizzeri hanno teso la grande catena. Yusuf regala al fiorentino una bomba che ha cinquanta volte la potenze delle bombe che usano solitamente. Ezio chiede poi all'amico di prendersi cura di Sofia durante la sua assenza. Mentre Yusuf raduna gli altri Assassini, Ezio usa la bomba per distruggere la catena. Successivamente, mentre gli Assassini uccidono le guardie sui moli, Ezio usa un cannone che spara fuoco greco per distruggere le navi del blocco navale posto dai Giannizzeri, prima di raggiungere la sua nave, che scopre essere capitanata da Piri.

Ezio giunge quindi a Derinkuyu, una città sotterranea della Cappadocia, dove incontra Dilara, una delle spie ottomane inviate da Tarik. Dopo aver ucciso Shahkulu, il braccio destro di Manuele, e salvato le spie ottomane catturate, Ezio decide di far esplodere il deposito dove è conservata la polvere da sparo, in modo da gettare la città nel caos e attirare all'esterno Manuele Paleologo.

Dopo essere tornato a Costantinopoli, Ezio si reca alla bottega di Sofia. All'interno trova molti cadaveri di Bizantini e quello di Yusuf Tazim. Ezio e gli Assassini successivamente assaltano l'Arsenale, ma Ezio non uccide Ahmet perché vuole sapere dov'è Sofia. Il principe gli propone di liberare Sofia se gli verranno consegnate le chiavi. Ezio si reca quindi al covo di Galata per recuperare le altre chiavi e raggiunge il principe alla base della torre di Galata. Dopo aver ricevuto le chiavi, Ahmet indica all'Assassino la cima della Torre di Galata, dove una guardia tiene in ostaggio una donna. Ezio scala la torre e una volta in cima scopre che la donna non è Sofia. La vera Sofia sta per essere impiccata poco distante, ma viene salvata da Ezio.Dopo aver fatto saltare il deposito ed individuato Manuele, Ezio insegue ed uccide il Templare, che in punto di morte gli consegna l'ultima Chiave. Subito dopo arriva il principe Ahmet, che si rivela essere il capo dei Templari. Ahmet minaccia di far del male a Sofia se non gli verranno consegnate le chiavi di Masyaf, prima di allontanarsi. Ezio fugge dalla città sotterranea e raggiunge la sua nave. Durante il viaggio di ritorno Ezio rivive l'ultimo ricordo di Altaïr, ambientato nel 1257. Il Mentore, ormai anziano, scorta i fratelli Niccolò e Maffeo Polo sino alle porte di Masyaf, assediata dai Mongoli, e affida loro il Codice e le chiavi della sua biblioteca.

Ezio e Sofia inseguono Ahmet, che sta fuggendo da Costantinopoli. Dopo averlo raggiunto, Ezio e Ahmet cadono giù da un precipizio. Dopo un breve scontro aereo, Ezio apre un paracadute, permettendo ad entrambi di toccare terra senza morire. Ezio recupera le chiavi, ma prima che possa affrontare Ahmet i due vengono raggiunti da Selim, fratello di Ahmet e padre di Solimano, che guida un gruppo di Giannizzeri. Selim rivela ai due di essere il nuovo sultano ed uccide il fratello, prima di intimare all'Assassino di non tornare più a Costantinopoli. Ezio alza la spada per minacciare il sultano, ma viene fermato da Sofia. Selim si allontana coi Giannizzeri, mentre Ezio e Sofia partono per Masyaf.

Ezio e Sofia, dopo essere giunti a Masyaf, entrano nel castello, ormai abbandonato dai Bizantini, e trovano l'ingresso della biblioteca. Ezio, usando le chiavi, riesce ad aprirne la porta, che varca da solo.

All'interno, al contrario delle sue aspettative, trova solo il cadavere di Altaïr, che tiene un mano un sigillo della memoria. Grazie ad esso, Ezio rivive gli ultimi momenti di vita di Altaïr: dopo essersi assicurato che la fortezza sia ormai deserta ed aver salutato per l'ultima volta il figlio Darim, l'anziano Assassino si chiude nella biblioteca con la Mela che ha posseduto quasi tutta la vita, che nasconde nella biblioteca. Infine si siede sulla sua poltrona e, dopo aver impresso i suoi ultimi ricordi in un sigillo, muore. Ezio si avvicina alla Mela, ma decide di non toccarla, in quanto ha "visto abbastanza per una vita". Il manufatto tuttavia si attiva, permettendo in seguito di accedere al Nexus: Ezio ascolta il messaggio di Giove rivolto, nel quale il membro della Prima Civilizzazione spiega che tentarono di salvare il mondo ma fallirono. Giove successivamente mostra le immagini della tempesta solare e dice  che deve recarsi nel luogo in cui sperimentarono le diverse soluzioni per salvare il mondo per provare ad evitare la catastrofe.

Differenze con il videogioco[]

  • Né Desmond Miles né alcuno dei moderni Assassini sono menzionati.
  • Giove è indicato come Tinia.
  • Invece di uccidere Leandros con la lama celata, Ezio gli spara al ginocchio sinistro facendolo morire dissanguato.
  • Ezio e Niccolò Machiavelli vanno a fare visita a Leonardo da Vinci.
  • Invece di unirsi ad un gruppo di giannizzeri per infiltrarsi nel campo, Ezio va da Tarik Barleti in una zona appartata. Egli affronta il capitano direttamente invece di eseguire un assassinio aereo.
  • Invece di utilizzare la Mela dell'Eden per proteggere Niccolò e Maffeo Polo, Altaïr Ibn-La'Ahad cavalca a cavallo fino al cancello principale di Masyaf.
  • La lavorazione con le bombe viene insegnata ad Ezio da Piri Reis, invece che da Yusuf Tazim.
  • Ci sono dei dettagli della storia di Ezio dopo Masyaf; ritornato a Costantinopoli, viaggia poi per Venezia e scende in Toscana.
  • Il viaggio di Ezio a Masyaf è descritto in modo più dettagliato.
  • Quando Ezio vede il cadavere di Yusuf, legge il messaggio scritto sul foglio del pugnale, mentre nel gioco Ezio rimuove il pugnale e lascia il messaggio dove si trova il corpo di Yusuf.

Curiosità[]

  • Mentre per Rinascimento e Fratellanza sono stati tradotti i titoli, per il romanzo di Revelations il titolo è rimasto invariato.

Galleria[]

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