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La Basilica Cattedrale Patriarcale Metropolitana Primaziale di San Marco Evangelista, meglio nota semplicemente come Basilica di San Marco, è la cattedrale e la chiesa più importante della città di Venezia. È inoltre uno degli edifici che si affacciano su piazza San Marco, a cui dà il nome.

Storia[]

La prima chiesa dedicata a San Marco fu costruita nell'828 d.C. accanto al palazzo Ducale per custodire le reliquie di san Marco che, secondo la tradizione, furono trafugate da Alessandria d'Egitto da due mercanti veneziani. Tuttavia, nel corso degli anni, la chiesa dovette affrontare numerose rimaneggiamenti, ma anche delle ricostruzioni. [1]

Nei secoli successivi la chiesa fu distrutta e ricostruita due volte, l'ultima nel 1063, con lo stile architettonico bizantino che porta tuttora. Molte delle decorazioni presenti all'interno della basilica furono donati dai crociati, principalmente della quarta crociata, oppure dai ricchi mercanti. Inoltre, la basilica serviva da cappella per il Doge: un passaggio la collega al vicino palazzo Ducale.[1]

Nel 1485, Ezio Auditore da Firenze e il capo della gilda dei ladri di Venezia Antonio de Magianis scalarono le mura della basilica di San Marco per comprendere se fosse stato possibile passare da lì per entrare a palazzo Ducale in modo tale da salvare la vita al doge Giovanni Mocenigo, minacciato da un tentativo di assassinio ordito dai Templari.[2]

Nello stesso periodo, Ezio Auditore esplorò l'interno della basilica di San Marco, alla ricerca del cenotafio di Amunet, una dei fondatori degli Occulti. Dopo aver sbloccato una scala segreta che lo condusse sotto il pavimento della basilica, Ezio riuscì a raggiungere il cenotafio e a prendere uno dei sigilli degli Assassini utili a sbloccare l'armatura di Altaïr nel Santuario, a Monteriggioni.[3]

Galleria[]

Apparizioni[]

Fonti[]

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