- Questo è l'articolo inerente al ricordo. Potresti aver cercato la battaglia da cui prende il nome.
Battaglia di Chesapeake è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ratonhnhaké:ton, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Connor pensa al modo per entrare a Fort George per uccidere Charles Lee. Visto che il suo piano prevede di distrarre i soldati inglesi con un bombardamento navale, l'Assassino chiede così l'aiuto a Gilbert du Motier, Marchese de Lafayette, che contatta l'ammiraglio François Joseph Paul de Grasse, il comandante della flotta francese. Questi accetta tuttavia di aiutare Connor se l'Assassino lo aiuterà a proteggere la baia Chesapeake dall'attacco della flotta inglese.
Dialoghi[]
Prologo[]
Connor riflette sugli ultimi avvenimenti.
- Connor: I venti di guerra cambiano. I lealisti arretrano di fronte all'avanzata dei patrioti, e la loro morsa su questa terra si indebolisce ogni giorno. Ma i Templari diventano sempre più forti. Saranno anche pochi, ma la loro minaccia non accenna a calare. A peggiorare le cose, Washington ha deciso di risparmiare Charles Lee. Mi dicono che si sia rifugiato a Fort George, così passo i miei giorni a cercare un modo per entrare là dentro. Di mio padre, nessuna traccia. Ed è meglio così. Una volta sistemato Lee, ci sarà ancora la possibilità di riconciliarci, e forse di fare pace.
Diana raggiunge Connor nella stanza segreta della tenuta di Davenport.
- Diana: Connor? Ha chiesto di te.
Connor annuisce e raggiunge la stanza da letto di Achille Davenport. Prima di entrare in camera, bussa adagio alla porta spalancata. Achille, sdraiato sul suo letto, accoglie Connor.
- Achille: Ciao, Connor.
Connor entra in camera, mentre Achille prova a prendere una posizione più comoda sul letto, senza riuscirvi.
- Achille: Oh, andiamo. La tua tristezza non mi aiuta più delle amare pozioni di quella sciocca donna... Raccontami che cosa stai combinando.
Connor prende una sedia e si siede a fianco del letto.
- Connor: Charles Lee è stato scoperto e finalmente allontanato dai patrioti. Ora marciano per prendere le altre città e rendere questo paese finalmente libero.
- Achille: Quindi tu hai vinto. La terra e il villaggio sono salvi. Ma sembri turbato...
- Connor: Washington ha risparmiato Lee.
- Achille: Finché lui è vivo, siamo in pericolo. E lo stesso vale per tuo padre. La prima volta che venisti da me, sapevi cosa ti aspettava. E hai giurato di farlo. Se non per la Confraternita, per la tua gente, e per chiunque subisca la minaccia dei Templari.
- Connor: Ma senza più Lee, mio padre forse...
Achille afferra e stringe le mani di Connor.
- Achille: Ascoltami. Non sei arrivato fin qui per poi farti sconfiggere dal sentimentalismo. Tutti e due devono morire.
- Connor: Achille...
- Achille: Non c'è altro da dire.
Achille si sdraia, e, tossendo, cerca di risposare. Connor si alza dalla sedia e esce dalla stanza. Nel corridoio della tenuta incontra Gilbert du Motier, il marchese de La Fayette, in compagnia di Diana.
- La Fayette: Connor! Ho fatto il prima possibile.
- Connor: Avete qualche buona notizia?
- La Fayette: Il conte de Grasse ha detto sì. Dovete unirvi alla sua flotta alla baia di Chesapeake e faranno come richiesto. Ma cosa avete in mente di fare?
- Connor: Meglio che ve lo mostri.
Connor precede il marchese nella stanza segreta, e si avvicina ad un modellino di Fort George.
- Connor: Charles Lee ormai sarà in disgrazia, ma ancora non siamo al sicuro.
- La Fayette: Ma il comandante-
- Connor: (Interrompendolo) Il comandante sottovaluta la minaccia ed è inutile perdere tempo cercando il modo di convincerlo. Devo pensarci io.
- La Fayette: Cosa intendete dire?
- Connor: Uccidere Charles Lee. Si nasconde a Fort George, un posto circondato da molti militari. Impossibile entrare dalla porta-
Connor rovescia la piattaforma su cui si trova il modello, svelando quello dei sotterranei che si trovano sotto il forte.
- Connor: -quindi passerò da sotto.
- La Fayette: Incroyable. (Incredibile.)
- Connor: I tunnel che portano al forte sono stati bloccati. Mentre penso alle navi dell'ammiraglio, voi dovrete liberarli per me.
- La Fayette: E le navi?
- Connor: Al mio segnale, bombarderanno il forte.
- La Fayette: Distruggendo le mura e creando un diversivo. Certo!
- Connor: Entrerò approfittando del caos, troverò Charles Lee, e la faremo finita.
Ricordo[]
Connor si reca al molo della tenuta, dov'è attraccata l'Aquila.
- Connor: Ciurma a bordo, signor Faulkner. Si salpa per Chesapeake Bay.
L'Aquila salpa in direzione della baia di Chesapeake. Raggiunto il luogo, Connor incontra l'ammiraglio François Joseph Paul de Grasse.
- Ammiraglio: La Fayette mi ha promesso un'intera flotta, e un capitano senza pari! Invece mi ritrovo soltanto con una bagnarola e un ragazzino al timone!
- Connor: Noi non vi deluderemo, ammiraglio.
- Ammiraglio: Ne dubito assai. Ma che alternative ho, hmm?
- Connor: E le navi che ho chiesto?
- Ammiraglio: Sono vostre... a patto che sopravviviamo.
- Connor: E cosa volete che faccia?
- Ammiraglio: Tenete la baia mentre attacco la flotta. Se le navi inglesi osano avvicinarsi, affondatele! Dobbiamo proteggere Yorktown.
Connor annuisce e si allontana dall'ammiraglio. Di nuovo sull'Aquila, Connor avanza insieme alle navi alleate, la Saint Esprit e la Marseillois, verso la battaglia. Durante l'avanzamento, Faulkner nota molte navi distrutte e affondate.
- Faulkner: In nome del cielo! C'è l'inferno su questo mare. Quante ne hai contate?
- Connor: Troppe.
- Faulkner: Se qualcuno può resistere, siamo noi. Spero solo che l'ammiraglio torni presto.
L'Aquila ingaggia battaglia contro le navi lealiste. Dopo un primo scontro che porta alla vittoria l'Aquila e gli alleati, arrivano i rinforzi inglesi che riescono ad affondare la Marseillois.
- Faulkner: Sta affondando! Ne abbiamo una in meno. Fa' attenzione...
Segue un nuovo scontro, in cui l'Aquila e la Saint Esprit escono vittoriose.
Poco dopo, tuttavia, la Saint Esprit viene attaccata ed affondata.
- Faulkner: La scorta è affondata. Siamo rimasti soli...
Proseguendo la navigazione, l'Aquila si fa largo attraverso un vero e proprio cimitero di relitti.
- Faulkner: Santo cielo... Dove sono i rinforzi, maledizione?
- Connor: Arriveranno. Dobbiamo tenere la baia fino ad allora.
- Faulkne: Ma è assurdo! Sei da solo e noi non abbiamo rinforzi!
L'Aquila avanza attraverso una fitta nebbia. Quando David Clutterbuck si accorge della presenza di un vascello inglese, oramai è troppo tardi. La nave di Connor viene presa di mira dal vascello.
- Faulkner: Siamo senza cannoni. Non possiamo più difenderci ora! Quell'affare ci affonderà se non stiamo attenti.
Mentre Connor vira la nave puntando direttamente contro il vascello lealista, la ciurma mugugna.
- Marinaio: Non vorrà davvero abbordarla, giusto?
- Marinaio 2: Cos'è? Uscito di senno?
- Marinaio 3: Vuole farci uccidere tutti...
L'Aquila sperona il vascello. Connor lascia il comando della nave a Faulkner.
- Connor: La nave è vostra, signor Faulkner.
Faulkner prende immediatamente il timone, mentre Connor abborda in solitaria il vascello nemico. Salito a bordo, si ritrova dinanzi al capitano della nave, che fugge. Dopo aver ucciso alcuni marinai nemici, Connor raggiunge il capitano e lo assassina. Per fuggire dal vascello, Connor spara alla santa barbara, che esplode. Connor abbandona la nave inglese e riesce infine a tornare nuovamente a bordo dell'Aquila, per riprendere il comando della nave.
- Faulkner: Pazzo furioso.
Subito dopo, dalla nebbia che li circonda, sbucano le navi alleate della flotta francese.
Poco dopo, Connor incontra nuovamente l'ammiraglio de Grasse.
- Ammiraglio: Dicono che avete distrutto quel vascello da solo. Forse La Fayette non esagerava elogiando le vostre abilità. Come promesso, le mie navi sono ai vostri ordini. Come le userete?
- Connor: Cinque di loro entreranno in porto a New York con bandiera inglese.
- Ammiraglio: Un momento. Pensavo doveste uccidere dei pirati o trasportare merci e invece... cosa vorreste fare, eh, attaccare New York?
- Connor: No. Certo che no.
- Ammiraglio: Ah...
- Connor: Solo una parte.
- Ammiraglio: Spiegatevi meglio.
- Connor: Devo infiltrarmi a Fort George. Ma è ben sorvegliato. I cannoni faranno breccia nelle mura e scateneranno il panico.
- Ammiraglio: Ma le navi battenti bandiera francese non potrebbero mai avvicinarsi...
- Connor: Ora capite?
- Ammiraglio: Temo di no. Ma ogni promessa è debito, anche se è fatta a un pazzo.
- Connor: Accenderò un fuoco quando dovrete attaccare.
L'ammiraglio annuisce e inizia a dar ordini ai suoi uomini.
- Ammiraglio: Vous l'ávez entendu! Récupérez leurs drapeaux qu'on les accrocher. Allez! Vite! (Lo avete sentito! Prendete le loro bandiere e poi issatele. Su! Sbrigatevi!)
Risultato[]
Connor, al comando dell'Aquila, protegge la baia di Chesapeake dalle navi inglesi ed ottiene l'aiuto della flotta francese per infiltrarsi a Fort George.