Cenere alla cenere è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ratonhnhaké:ton, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Connor si reca a New York, dove Charles Lee intende celebrare il funerale di Haytham Kenway. Dopo essersi presentato al cospetto di Lee, Connor viene catturato dai mercenari del Templare. Tuttavia, riesce a liberarsi rapidamente ed a recarsi al porto, al cui largo è ancorata una grossa nave, la HMS Jersey. A bordo della nave, l'Assassino scopre di un importante incontro previsto due giorni dopo a Boston.
Dialoghi[]
Connor riflette sugli ultimi avvenimenti mentre si rasa i capelli.
- Connor: Mio padre è morto. Charles Lee guida l'Ordine Templare al suo posto. Ora capisco perché è una guerra eterna. Ogni pezzo eliminato dal gioco viene sostituito da un altro. Uno va, uno viene. In ogni luogo. In ogni epoca. Certi giorni mi sembra di non poter vincere, ma non posso farmi consumare dal dubbio. La gente ha bisogno di me. Ora, più che mai. Devo fermare i Templari. Io ucciderò Charles Lee.
Connor si reca al funerale di suo padre Haytham Kenway, celebrato da Charles Lee a New York.
Mentre si avvicina al luogo dov'è celebrato il funerale, Connor sente l'uomo tenere un discorso ai presenti.
- Charles: Siamo qui riuniti oggi per ricordare un illuminato, un uomo che voleva cambiare il mondo. E davvero ci è riuscito. Guardatevi attorno. Ora gli inglesi preparano la ritirata, gli animi spezzati, l'orgoglio in frantumi. E presto i capi dei patrioti faranno lo stesso: o si uniranno a noi o moriranno. E poi, amici miei, questa terra sarà finalmente nostra! Dobbiamo ringraziare Haytham per questo. Lui, e tutti i nostri fratelli morti per la causa. Ma... ma non gli bastava salvare il popolo americano. No, voleva salvare anche coloro che hanno giurato di ucciderci. Voleva salvare gli Assassini! Già. Sembra una follia ora. E gli è costato la vita. Gli Assassini sono violenti e senza cuore. Conoscono solo la lingua delle armi. Troppo tardi Haytham ha capito la verità: è stato ucciso da suo stesso figlio! Ha dato la vita così come ha vissuto, al servizio del nostro sogno comune. E ora sta a noi continuare! Annienteremo i nostri nemici. Diffonderemo il verbo! E con il tempo, fratelli e sorelle, insieme daremo inizio a un nuovo mondo!
All'arrivo dell'Assassino, molti si fanno da parte impauriti, ma due mercenari lo catturano e lo portano al cospetto di Charles Lee. L'uomo si rivolge poi a Connor, osservando l'amuleto appartenuto ad Haytham.
- Charles: Mi ha mandato via... Quel giorno a Fort George. Temeva per la mia incolumità. Avrei dovuto restare. Disse che non c'era pericolo.
- Connor: Si sbagliava.
- Charles: Ti ucciderò, Connor. Te lo giuro. Non qui, però. Non oggi. No... Prima... prima distruggerò ciò che hai di più caro. Ridurrò in cenere la tua tenuta e arrostirò per bene le teste mozzate dei tuoi "padri fondatori" sul fuoco. E una volta finito con loro, brucerò tutto il resto. I tuoi cari amici Assassini. I rifiuti umani che popolano questa terra. Il tuo villaggio e la tua gente. Moriranno, tutti!
- Connor: Provaci pure, Charles. Ma come tutti i tuoi piani, anche questo finirà per fallire.
- Charles: (Ai mercenari) Mettetelo in piedi. Aspetterà. Osserverà. E poi, quando avrà visto il lavoro di una vita finire in fumo... Solo allora potrà morire. Portatelo via.
I due soldati trascinano Connor dietro un edificio; un terzo uomo lo picchia mentre gli altri due lo tengono fermo.
- Mercenario 1: Cosa ti aspettavi, a entrare così nella tana del lupo?
Peccato non poterti uccidere...
Ora non fai più il duro, eh, ragazzo?
Connor riesce a liberarsi, ed inizia a combattere contro tutti i mercenari che accorrono.
Dopo aver eliminato tutti i mercenari, Connor interroga uno di loro in fin di vita.
- Connor: Dov'è andato Charles Lee?
- Mercenario 2: Al porto... c'è una nave...
Connor si reca immediatamente al porto, da dove vede una grossa nave ancorata poco al largo
L'Assassino si tuffa così in acqua per raggiungere la HMS Jersey, su cui riesce ad infiltrarsi. Dopo aver raggiunto la sala dove si trova il capitano, ascolta una conversazione tra l'uomo e due dei mercenari di Charles Lee.
- Capitano: Credo che questi uomini siano all'altezza.
- Mercenario 3: Vi state sbagliando. Sono malati e deboli. Dobbiamo mettere su un esercito, non un sanatorio.
- Mercenario 4: Ci vorranno mesi perché ritornino in buona forma. Non abbiamo tempo.
- Prigioniero: No. Vi prego. Faremo tutto ciò che volete. Tutto! Portateci con voi!
- Capitano: Taci, bestia!
- Mercenario 3: La tua merce è inutile per noi.
- Capitano: Che ne dite di discuterne nella mia cabina?
Il capitano ed i mercenari si recano nella cabina del capitano, per discutere in privato. Connor li segue, e continua ad origliare la conversazione.
- Capitano: Mi dispiace di avervi deluso.
- Mercenario 3: È il minimo. Farci venire fino a qui per nulla... Ora ditemi perché non dovrei gettarvi in pasto ai pesci.
- Capitano: Non siate impulsivo. Datemi un po' di tempo. Ispezionerò le altre navi se devo. Sono certo che ci sono prigionieri adatti allo scopo.
- Mercenario 4: Sta bene. Avete due giorni.
- Capitano: Grazie.
- Mercenario 3: Recatevi alla taverna Green Dragon a Boston con gli uomini che sceglierete. Ci incontreremo là con il nostro Maestro.
Connor assassina il capitano della Jersey e fugge dalla nave.
Risultato[]
Connor scopre di un incontro previsto due giorni dopo a Boston, dove avraà l'occasione di assassinare Charles Lee.