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Ezio: Mia sorella sa come si impugna un coltello.
Claudia: E sono pronta a rifarlo, se serve.
―Claudia ed Ezio dopo l'attacco di alcune guardie dei Borgia[src]

Claudia Auditore da Firenze (Firenze, 2 gennaio 1461 - ?) è stata una nobildonna fiorentina e membro dell'Ordine degli Assassini durante il Rinascimento. Era la sorella del noto Assassino Ezio Auditore da Firenze, che ricoprì la carica di Mentore degli Assassini italiani all'inizio del XVI secolo.

Dopo l'esecuzione del padre e di due dei suoi fratelli, nel 1476, Claudia lasciò Firenze insieme ad Ezio ed alla madre e si stabilì a Monteriggioni, guidata dallo zio Mario Auditore, di cui divenne la tesoriera. Grazie all'abilità organizzativa e finanziaria di Claudia, il borgo di Monteriggioni rifiorì, tornando allo splendore di un tempo, ormai perduto.

Nel 1500, Monteriggioni fu assediata e distrutta dall'esercito papale guidato da Cesare Borgia, lasciando la famiglia Auditore senza una dimora. Contro il volere di Ezio, che voleva che lei e la madre cercassero rifugio a Firenze, le due donne seguirono l'uomo a Roma, dove Claudia divenne la matrona del noto bordello La Rosa in Fiore.

Dopo aver provato al fratello, scettico sulle abilità della sorella, di essere in grado di difendersi e combattere, Claudia venne introdotta nell'Ordine degli Assassini. Successivamente, dopo la caduta della famiglia Borgia, Claudia venne catturata da alcuni uomini a loro ancora fedeli, ma salvata dal fratello e da Niccolò Machiavelli. Dopo la traumatica esperienza, Claudia decise di lasciare temporaneamente il ruolo di matrona de La Rosa in Fiore e di ritirarsi a Firenze presso l'amica Paola, in attesa di riprendersi completamente.

Nel 1510, dopo la partenza di Ezio per il Medio Oriente alla ricerca della biblioteca segreta di Altaïr Ibn-La'Ahad, Claudia prese temporaneamente il controllo del ramo italiano dell'Ordine degli Assassini. La donna mantenne la carica fino al 1512, anno in cui Ezio fece ritorno in Italia e scelse il suo successore prima di ritirarsi a vita privata.

Biografia[]

Giovinezza[]

"Non volevano lasciarci andare. E nostra madre... Oh! Non ha detto una sola parola da quando abbiamo lasciato casa."
―Claudia ad Ezio prima di scoprire della morte dei familiari[src]

Claudia Auditore da Firenze nacque a Firenze il 2 gennaio 1461 dal banchiere Giovanni Auditore da Firenze e da sua moglie Maria Mozzi. Terzogenita della coppia ed unica figlia femmina, ebbe due fratelli maggiori, Ezio e Federico, ed un fratello minore, Petruccio.[1]

Nel 1476, Claudia era promessa in sposa a Duccio de Luca, membro di un'altra nobile e ricca famiglia della città di Firenze. Tuttavia, alla giovane giunsero presto delle voci sulla infedeltà del futuro sposo, che la resero triste e pensierosa. Notando il disagio della sorella, Ezio si recò per lei a verificare che le notizie che le erano giunte riguardo Duccio fossero vere o meno. Dopo aver visto con i propri occhi Duccio fare la corte ad una ragazza, Ezio lo sfidò in un combattimento a mani nude, che vinse facilmente. Dopo questo episodio, la relazione tra Claudia e Duccio terminò ufficialmente.[2]

Pochi giorni dopo, Palazzo Auditore venne attaccato da un gruppo di guardie fedeli alla famiglia Pazzi, intenzionate ad arrestare tutta la famiglia. Nonostante la loro azione, le guardie riuscirono ad arrestare solamente Giovanni, Federico e Petruccio, poiché la domestica di casa Auditore, Annetta, riuscì a nascondere se stessa, Claudia e Maria, che tuttavia subì un forte shock da quella esperienza. Al suo ritorno, Ezio, che si trovava fuori casa per conto del padre, chiese ad Annetta di trovare un posto sicuro per la sorella e la madre, mentre lui avrebbe raggiunto Palazzo della Signoria per cercare il padre ed i fratelli.[3]

Arrivederci 3

Claudia piange la morte dei familiari.

Nonostante gli sforzi di Ezio, Giovanni, Federico e Petruccio vennero giustiziati in piazza della Signoria su false accuse di tradimento mosse dal Gonfaloniere di Giustizia Uberto Alberti, alleato di Rodrigo Borgia, Gran Maestro dell'Ordine dei Templari.[4] Nel periodo in cui Ezio si mosse per vendicarsi di Uberto, Claudia e la madre risiedettero al sicuro al bordello La Rosa Colta, guidato dalla cortigiana Paola, la sorella di Annetta.[5][6] La ricerca di vendetta per la morte dei propri familiari fu il primo passo di Ezio verso l'introduzione nell'Ordine degli Assassini, di cui il padre era segretamente un membro.[1]

Vita a Monteriggioni[]

"Visto che qualcuno ha deciso che staremo qui, lo zio ha suggerito che cercassimo di racimolare i soldi per ristrutturare la Villa."
―Claudia ad Ezio riguardo il suo lavoro a Monteriggioni[src]

Dopo aver assassinato Uberto Alberti ed essere di conseguenza ricercato in tutta Firenze, Ezio decise di fuggire dalla città insieme alla sorella e alla madre e di cercare rifugio a Monteriggioni, un borgo nel senese in cui lo zio Mario Auditore aveva una villa.[7]

Lasciata Firenze, i tre attraversarono la campagna toscana fino a Monteriggioni, nei cui pressi Vieri de' Pazzi gli tese un'imboscata con alcuni suoi uomini. Ezio, grazie all'aiuto dello zio e dei suoi mercenari, riuscì a difendere Claudia e la madre e a mettere in fuga Vieri ed i suoi uomini. Dopodiché, Mario mostrò ad i familiari il borgo, invitandoli a sistemarsi nella villa di famiglia.[8] Tuttavia, Ezio era intenzionato a rimanere a Monteriggioni solo temporaneamente per poi fuggire insieme a Claudia ed alla madre in Spagna.[9][10]

Cambiamento Di Piani 10

Claudia al lavoro a Villa Auditore.

Nonostante le sue intenzioni iniziali, Ezio fu persuaso dallo zio a rimanere a Villa Auditore per continuare il lavoro iniziato dal padre nell'Ordine degli Assassini, per il dispiacere di Claudia, contraria all'idea. Così, poco tempo dopo, Mario, intenzionato a restaurare il borgo, affidò a Claudia il compito di tenere traccia delle finanze di Monteriggioni su un libro contabile. Claudia, abituata ad un tenore di vita più lussuoso nel loro palazzo di Firenze, si mostrò subito contraria allo svolgimento di un compito che, a suo dire, non rientrava nelle sue mansioni.[11] Tuttavia, con il tempo Claudia si abituò al suo lavoro e alla nuova residenza, in cui rimase per più di venti anni, perdendo però i contatti con il fratello, in giro per l'Italia nella sua caccia ai Templari.[1]

Durante i suoi viaggi, Ezio fece occasionalmente ritorno a Monteriggioni per consegnare alla sorella il denaro necessario a restaurare il borgo. Grazie alla grande abilità di Claudia, Monteriggioni tornò ai fasti del passato negli anni successivi.[1]

Ritorno A Casa 4

Claudia abbraccia Ezio al suo ritorno.

L'1 gennaio 1500, Ezio e Mario fecero ritorno a Monteriggioni dal loro viaggio a Roma, finalizzato all'assassinio di Rodrigo Borgia, salito al soglio pontificio con il nome di Alessandro VI. Accolti da Claudia che chiese loro se la missione avesse avuto buon fine, Ezio si rifiutò di risponderle subito, aggiungendo che avrebbe raccontato tutto in seguito a lei e agli altri Assassini.[12]

Lo stesso giorno, il borgo di Monteriggioni era in fermento per la festa per il compleanno di Claudia, che si sarebbe dovuta tenere il giorno successivo e che avrebbe dovuto essere una sorpresa per Ezio.[13] Quella sera stessa, Claudia si unì a Mario, Niccolò Machiavelli, Maria e Caterina Sforza nello studio di Mario, dove Ezio raccontò di aver risparmiato la vita a Rodrigo Borgia e della sua visione di Minerva, un membro della Prima Civilizzazione che gli ha parlato dell'inizio e della fine del mondo.[14]

Uscita D'Emergenza 6

Claudia con la madre ed il fratello nel Santuario di Monteriggioni.

Il giorno successivo, il compleanno di Claudia, Monteriggioni venne assediata dall'esercito papale guidato da Cesare Borgia.[15] Claudia riuscì a mettere al sicuro la madre ed alcuni cittadini del borgo nascondendoli nel Santuario segreto presente sotto la villa. Tuttavia, durante le sue azioni, venne attaccata da alcuni soldati dei Borgia penetrati in città, ma salvata da Ezio, gravemente ferito. Dopo aver sconfitto i soldati, Claudia ed Ezio raggiunsero la madre e gli abitanti di Monteriggioni nel Santuario, e li guidarono fuori dalla città attraverso dei tunnel segreti. Fuori da Monteriggioni e al sicuro, Ezio informò Claudia e Maria del fatto che Mario era stato ucciso da Cesare Borgia e della sua intenzione di tornare a Roma; poi ordinò alle due donne di fuggire a Firenze. Nonostante il volere di Ezio, Claudia e Maria lo seguirono a Roma, intenzionate ad aiutarlo nella lotta contro i Borgia.[16]

Guida de La Rosa in Fiore[]

Ezio: Se lo fai, Claudia, dovrai cavartela da sola.
Claudia: Per vent'anni me la sono cavata da sola.
―Claudia ed Ezio riguardo la guida delle cortigiane di Roma[src]

Giunte a Roma, Claudia e Maria si recarono al covo degli Assassini presente sull'Isola Tiberina, in cui trovarono solo Niccolò Machiavelli. L'uomo, credendo che Ezio si sarebbe diretto al noto bordello La Rosa in Fiore per chiedere l'aiuto delle cortigiane di Roma, invitò le due donne a recarsi lì per incontrarlo.[17]

Il Prezzo Del Riscatto 11

Claudia ed Ezio discutono sulla guida del bordello.

Mentre erano intente a parlare con le cortigiane del bordello, le donne vennero raggiunte da Ezio, appena tornato dal tentativo fallito di salvare la proprietaria del locale, Madonna Solari, da un gruppo di mercanti di schiavi. Rimaste le cortigiane senza una guida, Claudia si offrì di prendere il controllo del bordello, malgrado il parere contrario di Ezio.[17]

Tuttavia, grazie all'intercessione della madre, Ezio permise a Claudia di aiutarlo; così, la donna e le sue cortigiane iniziarono a cercare informazioni utili all'Ordine degli Assassini, a cominciare dalla posizione di Caterina Sforza, catturata durante l'assedio di Monteriggioni e tenuta prigioniera dai Borgia.[17] Dopo aver raccolto sufficienti informazioni, in qualità di guida delle cortigiane di Roma, Claudia incontrò Ezio ed i leader delle altre fazioni della città, che decisero ufficialmente di porre termine al dominio dei Borgia uccidendone i maggiori esponenti, Rodrigo e Cesare.[18]

Documenti Preziosi 2

Claudia circondata da guardie dei Borgia senza vita.

Claudia continuò a guidare le cortigiane della città negli anni a seguire;[19] poi, nel 1503, si recò al covo degli Assassini per riferire ad Ezio che il senatore Egidio Troche aveva dei frequenti contatti con il "Banchiere" di Cesare Borgia, uno dei bersagli dell'uomo.[20] Dopo aver indicato ad Ezio dove trovare il senatore, Claudia ordinò ad alcune sue cortigiane di seguire Ezio nel momento in cui avrebbe assassinato il Banchiere, in modo che potessero rubare il suo denaro e portarlo poi al bordello.[21]

Tuttavia, durante la loro operazione, le ragazze furono seguite da alcune guardie fedeli alla famiglia Borgia, che si introdussero nel bordello per uccidere loro e le loro compagne. Intenzionata a proteggere le cortigiane, Claudia brandì un pugnale ed assassinò tutte le guardie. Raggiunto il bordello, Ezio, preoccupato per le sorti della sorella, rimase piacevolmente sorpreso di vedere che Claudia era stata in grado di difendersi da sola.[22] Soddisfatto del lavoro della sorella, Ezio convocò Claudia al covo degli Assassini nell'agosto del 1503.[23]

All'interno della sala delle cerimonie del covo dell'Isola Tiberina, in presenza degli altri Assassini di Roma, Claudia fu introdotta nell'Ordine degli Assassini, mentre Ezio venne ufficialmente nominato Mentore degli Assassini italiani da Niccolò Machiavelli. Dopodiché, come parte integrante della sua iniziazione, Claudia effettuò il suo primo salto della fede, tuffandosi nel Tevere dalla cima della torre del covo.[23]

Tutte Le Strade Portano A..

Claudia e gli altri Assassini prima dello scontro con Cesare Borgia.

Poco tempo dopo, Ezio si infiltrò a Castel Sant'Angelo con lo scopo di assassinare Rodrigo e Cesare Borgia;[24] tuttavia, raggiunti gli appartamenti papali, Ezio vide Cesare uccidere il padre con una mela avvelenata.[25] Così, senza l'influenza del padre sulla Chiesa, il potere della famiglia Borgia su Roma iniziò a farsi sempre più debole.[19] Nel tentativo di cercare dei nuovi alleati, Cesare decise di incontrare alcuni cardinali che avrebbero dovuto prendere parte all'imminente Conclave. Tuttavia, Claudia scoprì l'identità di uno dei cardinali, il francese Georges d'Amboise, che rivelò al fratello, che si recò all'incontro con lo scopo di interromperlo.[26] Poco tempo dopo, Claudia si unì ad Ezio, Machiavelli, La Volpe, Bartolomeo d'Alviano e gli altri Assassini romani per combattere contro Cesare ed i suoi ultimi sostenitori presso la porta settentrionale di Roma. Prima del termine dello scontro, Cesare fu tuttavia arrestato da Fabio Orsini e dalle sue guardie papali per ordine del nuovo pontefice Giulio II.[27]

L'anno seguente, Maria iniziò ad indebolirsi sempre di più, riprendendo a parlare dei familiari defunti anni prima, morendo di malattia qualche tempo dopo. Rimasta sola alla guida delle cortigiane di Roma, Claudia venne rapita lo stesso anno da alcuni uomini rimasti fedeli alla famiglia Borgia, guidati da una spia Templare doppiogiochista di nome Bruno.[28]

Bruno, al soldo di Niccolò Machiavelli in qualità di spia, condusse l'uomo ed Ezio nel luogo dove Claudia era tenuta prigioniera, dicendogli che si trattava di un nascondiglio Templare segreto. I due Assassini raggiunsero Claudia prima che gli uomini dei Borgia potessero farle del male e, nonostante l'inferiorità numerica e il tradimento di Bruno, riuscirono a liberarla e a condurla in salvo. Tuttavia, Claudia decise di lasciare temporaneamente il ruolo di matrona del bordello La Rosa in Fiore e si ritirò a Firenze, dove risiedette presso l'amica Paola durante la convalescenza. Essendo le cortigiane di nuovo senza una guida, La Volpe chiese all'amico Antonio de Magianis, leader della gilda dei ladri di Venezia, di inviare Rosa per sostituire temporaneamente Claudia nel ruolo di matrona de La Rosa in Fiore.[28]

Nel 1506, Claudia aveva ormai fatto ritorno a Roma,[29] avendo maturato un amore per la città maggiore di quello per Firenze,[28] ed era tornata ad occuparsi della gestione de La Rosa In Fiore. In quell'anno, Ezio fece visita al bordello in cerca di informazioni riguardanti un'esposizione privata di quadri che si sarebbe tenuta a Castel Sant'Angelo. Sebbene conoscesse il motivo della visita del fratello, legato all'utilità delle abilità delle sue cortigiane, Claudia non si arrabbiò con lui e si dimostrò felice di vederlo e di aiutarlo. Infatti, dopo averlo accolto, rivelò ad Ezio dove avrebbe potuto trovare l'invito necessario per partecipare all'esposizione a Castel Sant'Angelo.[29] Inoltre, offrì al fratello l'aiuto delle sue cortigiane per sottrarre all'esposizione due dipinti di Leonardo da Vinci, necessari per salvare l'amico in mano agli Ermetisti.[30]

Al servizio degli Assassini[]

"Questo lavoro sfinisce. La madre benedetta lo sa, ho fatto le tue veci solo per due brevi anni, ma ho capito cosa hai portato sulle spalle per così tanto tempo."
―Claudia ad Ezio riguardo il ruolo di Mentore[src]

Fuggito di prigione, Cesare Borgia lasciò l'Italia; così Ezio iniziò a cercarlo per l'Europa, fino a che non riuscì a trovarlo nel 1507 a Viana, dove lo assassinò mentre tentava di assediare la città per conto di Giovanni III d'Albret.[31]

Negli anni seguenti, Claudia servì l'Ordine degli Assassini come consigliere del fratello. Nel 1510, Ezio trovò una lettera in cui il padre parlava di una biblioteca segreta in cui Altaïr Ibn-La'Ahad, antico Mentore degli Assassini nel Levante, aveva custodito grandi segreti. Senza mostrargli la lettera, Ezio confidò alla sorella il desiderio di partire per Masyaf intenzionato a trovare la biblioteca. Così, dopo aver salutato il fratello ed avergli chiesto di scriverle riguardo i suoi progressi nella ricerca, Claudia prese temporaneamente il controllo degli Assassini italiani in assenza di Ezio.[32]

Come richiesto, Ezio inviò delle lettere alla sorella per aggiornarla sui progressi del suo viaggio a Costantinopoli. Inoltre, attraverso di esse, le rivelò i sentimenti che iniziò a provare per una donna veneziana di nome Sofia Sartor, conosciuta a Costantinopoli.[33]

Durante l'assenza di Ezio, Claudia affrontò il lento declino della salute di Giulio II, che era stato il loro protettore durante il suo pontificato. Inoltre, nello stesso periodo, ricevette una lettera da Erasmo da Rotterdam, in cui l'uomo la avvertiva del possibile pericolo derivante dalle idee teologiche di Martin Lutero.[32]

Nel 1512, Ezio fece ritorno a Roma con Sofia, divenuta sua moglie dopo la loro tappa a Venezia. Claudia lo informò che, alla morte di Giulio II, era stato eletto papa, Giovanni di Lorenzo de' Medici, figlio del vecchio amico ed alleato di Ezio, Lorenzo de' Medici. Inoltre, gli mostrò la lettera inviatagli da Erasmo da Rotterdam.[32]

Claudia entrò subito in simpatia con Sofia, approvando così il matrimonio del fratello. Tuttavia, quando Ezio le confidò di aver deciso di lasciare l'Ordine degli Assassini per dedicarsi alla scrittura, Claudia si arrabbiò con lui. Motivo di scontro fu anche la scelta del suo successore nel ruolo di Mentore: Claudia non credeva infatti appropriata la scelta di Ludovico Ariosto a causa dei suoi rapporti con Alfonso d'Este e sua moglie Lucrezia Borgia.[32]

Ultimi anni[]

Claudia si sposò e decise di rimanere a vivere a Roma con il marito. Sebbene fosse inizialmente ancora arrabbiata con Ezio, a Claudia faceva sempre piacere fare visita al fratello e a Sofia nella loro villa in Toscana, accrescendo il suo amore per i nipoti, Flavia e Marcello.[32]

Nonostante le grande differenza di età, nacque un buon rapporto di amicizia tra Claudia e Sofia, che portò infatti spesso i figli a Roma per fare visita alla zia.[32]

Caratteristiche e personalità[]

"Mi sta facendo lavorare! Se il babbo fosse qui non starei certo marcendo dietro a uno scrittoio."
―Claudia ad Ezio sul lavoro affidatagli da Mario[src]

Unica figlia femmina di Giovanni Auditore, è evidente che fin dalla giovane età Claudia fu viziata dal padre, che dovette alzare l'ammontare della sua dote di mille fiorini a causa del temperamento della giovane, che aveva ormai spaventato tutti i pretendenti. Mostrò più volte anche la sua immaturità durante la permanenza a Monteriggioni; nonostante le difficoltà attraversate dalla sua famiglia, infatti si lamentò più volte di Villa Auditore e del lavoro affidatogli da suo zio Mario.[1]

Claudia: [...] Ti servirà un invito. Fortunatamente so dove puoi procurartene uno.
Ezio: Sapevo di poter contare su di te.
Claudia: Sì, sì. Ti faccio accompagnare dalle ragazze. Buona fortuna e non farti acciuffare.
—Claudia ed Ezio riguardo l'esposizione d'arte a Castel Sant'Angelo[src]
Invito In Extremis 1

Claudia informa Ezio riguardo le scoperte delle sue cortigiane.

Tuttavia, con il tempo, Claudia maturò e si dimostrò molto abile nel gestire gli affari economici di Monteriggioni, che grazie a lei tornò al suo antico splendore.[1] Questa sua abilità si rivelò molto utile al fratello anche durante la loro permanenza a Roma. Infatti, nonostante il parere contrario di Ezio, dopo che Claudia si offrì di gestire La Rosa in Fiore, il locale si trasformò nel bordello più famoso e frequentato di Roma, nonché una buona fonte di informazioni utili all'Ordine degli Assassini.[19]

Claudia era una persona dotata di una forte empatia; grazie a ciò, riuscì a gestire nel migliore dei modi il trauma che la madre subì dopo la morte degli altri membri della famiglia Auditore.[1] Nonostante i molti litigi avuti con il fratello, Claudia era molto legata ad Ezio, che aiutò e a cui rimase vicina per tutta la vita.[32]

Curiosità[]

Assassin's Creed II
  • Il nome Claudia è di origine discussa. Potrebbe derivare dal latino "claudius", che significa "zoppo", oppure dal latino "clausus", che significa "chiuso".
  • Come la maggior parte dei personaggi, Claudia non cambia aspetto nel corso del gioco e rimane seduta alla scrivania a Villa Auditore per ventitré anni. Dopo essersi lamentata con Ezio per essere stata messa al lavoro da Mario, la sua unica interazione con il fratello si ha quando lui le chiede di poter guardare il registro finanziario di Monteriggioni.
  • Quando Ezio inizia a restaurare il borgo di Monteriggioni e a farlo fruttare, Claudia rivela al fratello la sua intenzione di tenere per sé il denaro che non entra nello scrigno in cui vengono conservate le entrate, senza però spiegare che cosa voglia fare con quei fiorini.
  • In Assassin's Creed: Rinascimento, Mario dice che Claudia e Maria vivono in un convento dopo l'esecuzione della famiglia Auditore fino al 1480 circa, quando si trasferiscono a Monteriggioni.
    • In quello stesso periodo, Claudia sposa uno dei mercenari di Mario e ha da lui un figlio. Tuttavia, non vengono mai menzionati i loro nomi.
Assassin's Creed: Brotherhood

Galleria[]

Note[]

  1. 1,0 1,1 1,2 1,3 1,4 1,5 1,6 Assassin's Creed II
  2. Pesta il traditore - Assassin's Creed II
  3. Uccellino in gabbia - Assassin's Creed II
  4. L'ultimo rimasto - Assassin's Creed II
  5. Sopravvivenza - Assassin's Creed II
  6. Arrivederci - Assassin's Creed II
  7. Latitanza - Assassin's Creed II
  8. Assistenza stradale - Assassin's Creed II
  9. Casa dolce casa - Assassin's Creed II
  10. La pratica rende perfetti - Assassin's Creed II
  11. Cambiamento di piani - Assassin's Creed II
  12. Ritorno a casa - Assassin's Creed: Brotherhood
  13. Libera Uscita - Assassin's Creed: Brotherhood
  14. Riunificazione - Assassin's Creed: Brotherhood
  15. Calunnia - Assassin's Creed: Brotherhood
  16. Uscita d'emergenza - Assassin's Creed: Brotherhood
  17. 17,0 17,1 17,2 Il prezzo del riscatto - Assassin's Creed: Brotherhood
  18. Intelligenza collettiva - Assassin's Creed: Brotherhood
  19. 19,0 19,1 19,2 Assassin's Creed: Brotherhood
  20. Il piano - Assassin's Creed: Brotherhood
  21. In fuga dai debiti - Assassin's Creed: Brotherhood
  22. Documenti preziosi - Assassin's Creed: Brotherhood
  23. 23,0 23,1 Ascensione - Assassin's Creed: Brotherhood
  24. Requiem - Assassin's Creed: Brotherhood
  25. Una mela al giorno... - Assassin's Creed: Brotherhood
  26. Vedo rosso - Assassin's Creed: Brotherhood
  27. Tutte le strade portano a... - Assassin's Creed: Brotherhood
  28. 28,0 28,1 28,2 Assassin's Creed: Fratellanza
  29. 29,0 29,1 Invito in extremis - Assassin's Creed: Brotherhood - La Scomparsa di Da Vinci
  30. Intenditore d'arte - Assassin's Creed: Brotherhood - La Scomparsa di Da Vinci
  31. Pax romana - Assassin's Creed: Brotherhood
  32. 32,0 32,1 32,2 32,3 32,4 32,5 32,6 Assassin's Creed: Revelations (romanzo)
  33. Assassin's Creed: Revelations

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