Conoscenza è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Altaïr Ibn-La'Ahad, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Altaïr Ibn-La'Ahad conclude le indagini sul suo bersaglio, Guglielmo del Monferrato, e si dirige alla dimora degli Assassini di Acri. Lì, condivide il suo sapere con il Rafiq Jabal che, appresa la preparazione di Altaïr, dà all'Assassino licenza di uccidere.
Dialoghi[]
Altaïr Ibn-La'Ahad entra nella dimora degli Assassini e si reca dal Rafiq.
- Altaïr: Rafiq.
- Jabal: Si è sparsa voce delle tue gesta, Altaïr. Pare che il tuo desiderio di redimerti sia sincero.
- Altaïr: Faccio ciò che posso.
- Jabal: E talvolta lo fai bene. Suppongo sia il lavoro che ci fa incontrare di nuovo.
- Altaïr: Sì. Guglielmo del Monferrato è la mia preda. Che cosa sai dirmi del mio uomo?
- Jabal: Guglielmo è stato nominato reggente mentre il re guerreggia. Una scelta bizzarra, visti gli attriti fra Riccardo e il figlio di Guglielmo, Corrado. Ma credo che Riccardo sappia il fatto suo.
- Altaïr: In che senso?
- Jabal: Riccardo e Corrado dissentono in molte faccende. Benché in pubblico la loro condotta sia civile si mormora che tramino l'uno contro l'altro. E poi è accaduta quella faccenda dei saraceni catturati qui ad Acri. Di conseguenza, Corrado ha fatto ritorno a Tiro e Riccardo ha costretto Guglielmo a rimanere qui come suo ospite.
- Altaïr: Intendi come ostaggio.
- Jabal: Comunque tu lo chiami, la presenza di Guglielmo qui dovrebbe dissuadere Corrado dall'agire.
- Altaïr: Non mi ha mai interessato la politica.
- Jabal: Ma certo comprenderai che ogni tua azione plasma il futuro di questa terra. Anche tu sei un politico, a tuo modo.
- Altaïr: Sarà. Dove mi suggerisci di iniziare la ricerca?
- Jabal: Alla cittadella di Riccardo, a sud-ovest. Anzi nel mercato antistante. Troverai anche la cattedrale della Santa Croce in quella direzione. È un luogo molto frequentato e sarà pieno di abitanti loquaci. Infine prova al margine ovest, dove si uniscono i distretti della catena e degli Ospitalieri. Tutti posti molto interessanti.
- Altaïr: Molto bene. Non ti disturberò oltre.
- Jabal: Nessun disturbo.
Altaïr, prima di iniziare le sue indagini su Guglielmo del Monferrato, rientra nella stanza del Rafiq.
- Jabal: Già di ritorno?
- Altaïr: Il mio lavoro non è finito, Rafiq. Per ora.
- Jabal: Allora, mettiti all'opera!
Altaïr esce dalla dimora degli Assassini.
Dopo aver svolto diverse indagini, Altaïr ritorna alla dimora per ottenere licenza di uccidere il bersaglio.
- Jabal: Altaïr! Cosa ti conduce qui così presto?
- Altaïr: Ho fatto quanto mi è stato chiesto e allargato la mia conoscenza.
- Jabal: Parla e giudicherò.
- Altaïr: L'armata di Guglielmo è grande e molti lo chiamano signore. Ma non è privo di nemici. Lui e re Riccardo non si vedono di buon occhio.
- Jabal: Vero, non si sono mai intesi.
- Altaïr: Questo gioca a mio favore. La visita di Riccardo l'ha inquietato. Dopo che il re se ne sarà andato Guglielmo si rintanerà nella sua fortezza a covare. Sarà distratto. Colpirò allora.
- Jabal: Ne sei certo?
- Altaïr: Sono più che certo. E se le cose cambiassero, improvviserò.
- Jabal: Allora ti concedo di andare. Togli la vita a Monferrato perché questa città possa dirsi libera.
Il Rafiq appoggia una piuma sul bancone ed Altaïr la prende.
- Altaïr: Sarò di ritorno a cose fatte.
Risultato[]
Altaïr condivide ciò che sa su Guglielmo del Monferrato con il Rafiq, che infine gli dà licenza di uccidere il bersaglio.
Curiosità[]
- Per accedere a questo ricordo, sono necessarie solo tre indagini sparse per la città di Acri.