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Dilara è stata una spia ottomana che operò a Derinkuyu, in Cappadocia, all'inizio del XVI secolo.

Comandava un piccolo gruppo di spie ottomane. Nel 1512, collaborò con l'Assassino Ezio Auditore da Firenze.

Biografia[]

Primi anni[]

Dilara nacque nell'Haremi del Palazzo Topkapi a Costantinopoli. Fin dalla più tenera età è stata allevata per onorare il sultano e imparare le usanze del loro popolo. Inoltre veniva addestrata per imparare a difendersi.

Tuttavia, Dilara divenne maleducata e aggressiva facendo attirare l'attenzione del capo dei Giannizzeri, Tarik Barleti che decise di lasciarla libera dal palazzo e decide di farla diventare una spia ottomana. Tarik era affascinato dalla forza di volontà di Dilara per quest'ultima rimaneva impassibile davanti al corteggiamento di Tarik.

Spia ottomana[]

Nel 1511, Tarik si guadagnò la fiducia di Manuele Paleologo, nipote dell'ultimo imperatore Bizantino. Dilara divenne così il capo delle spie ottomane, anche se era l'unica donna. Tarik le mandò a seguire Manuele per scoprire dove si trovava il loro nascondiglio segreto.

Giunte in Cappadocia, tutte le spie ottomane vennero catturate tranne Dilara, che riuscì a nascondersi per aspettare l'arrivo di altre truppe.

Collaborazione con Ezio[]

Nel marzo del 1512, l'Assassino Ezio Auditore si recò in Cappadocia per cercare Manuele. Dilara attirò l'attenzione di Ezio in un luogo appartatato e subito dopo lo interrogò con un pugnale, ma l'Assassino, mentendo, disse che era stato mandato da Tarik.

Dilara spiegò all'Assassino che era l'unica spia rimasta e che tutte le altre erano state catturate. Poco dopo Dilara venne catturata e portata in prigione ma venne liberata dall'Assassino. Uscita dalla gabbia vide i corpi dei suoi compagni morti e capì che solo una persona poteva aver fatto una cosa simile, il braccio destro di Manuele: Shahkulu.

Furibonda, Dilara si recò alla ricerca di Shahkulu e scoprì che era nel piazzale ad uccidere un'altra spia ottomana in pubblico: Janos. Ezio, avvisato da Dilara, quindi uccise Shahkulu e l'aiutò a liberare Janos e tutte le altre spie ancora vive. Subito dopo Ezio disse che voleva incendiare la zona per trovare Manuele, nonostante la contraria idea di Dilara.

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