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L'incidente ferroviario di Borki si verificò il 29 ottobre 1888 nel Governatorato di Char'kov, nell'Impero Russo. Il treno imperiale russo che trasportava lo Zar Alessandro III e famiglia deragliò nei pressi della stazione, causando 21 morti e molti feriti.

Storia[]

Infiltrazione[]

Nell'ottobre del 1888, l'Assassino Nikolai Orelov venne incaricato direttamente dal Mentore di infiltrarsi nel treno imperiale diretto a San Pietroburgo per uccidere lo Zar Alessandro III e reclamare così lo Scettro Imperiale.[1]

Nikolai, appresa la missione, raggiunse il treno grazie ad un cavallo, e avvicinatosi ad uno dei vagoni riuscì a saltare sul treno in corsa. Una volta all'interno, egli si liberò facilmente delle guardie dello Zar, utilizzando un pugnale ed un fucile, e da una di esse apprese la posizione del suo obiettivo. Percorse tutto il treno in lungo uccidendo ogni guardia gli si parasse davanti, benché la sua doveva essere una missione senza spargimenti di sangue. Raggiunse la carrozza ristorante, dove secondo una delle guardie vi era Alessandro. Tuttavia, appena irruppe nel vagone a fucile spianato, ebbe una spiacevole sorpresa; lo Zar non era presente nella carrozza e non viaggiava da solo, aveva portato con sé tutta la famiglia.[1]

Deragliamento[]

"Come osi...? Come osi puntare un'arma contro la mia famiglia?"
―Alessandro III a Nikolai Orelov[src]
Alessandro III salva la sua famiglia

Alessandro III salva la sua famiglia dalle macerie.

Distratto da ciò che accadde, Nikolai si fece prendere alle spalle da Alessandro, che cercò di bloccare l'Assassino alzandolo di peso. Quest'ultimo riuscì comunque a estrarre la lama celata e a pugnalare Alessandro al fianco. Pieno di rabbia, lo Zar sbatté la nuca di Nikolai sulla tavola imbandita, dinanzi a tutta la famiglia, e poi lo lanciò addosso alla parete della carrozza. Improvvisamente, il treno divenne instabile, e deragliò.[1]

Nikolai rimase frastornato a causa delle forti lesioni riportate a seguito del deragliamento, mentre Alessandro riuscì a rimanere lucido, grazie alla sua imponenza fisica, e a salvare i suoi figli, tenendo a mani nude i detriti del treno.[1]

Battaglia[]

"La fortuna oggi è con te, Assassino. Se non ci fossero stati i miei bambini qui a vedere la scena, ti avrei schiacciato la gola con lo stivale, come farei con una formica. Ora vattene, e dì al tuo maestro che hai fallito."
―Alessandro III risparmia la vita a Nikolai Orelov[src]
Alessandro III lancia il bastone dell'Eden a Nikolai

Alessandro III lancia a Nikolai il suo Scettro.

Dopo aver salvato la propria famiglia, Alessandro s'impegnò a recuperare un baule tra le macerie del treno contenente lo Scettro Imperiale, cioè il Bastone dell'Eden. Armato, si avvicinò minacciosamente a Nikolai, che nel frattempo si era rimesso in piedi. Inaspettatamente Alessandro lanciò lo Scettro all'Assassino, intimandolo di attaccare. Si scatenò una battaglia che tuttavia venne consumata immediatamente, poiché Alessandro riuscì facilmente a disarmare Nikolai, riprendersi lo Scettro ed atterrare l'Assassino.[1]

In quel preciso istante un soldato avvisò Alessandro che la sua famiglia lo stava aspettando. Udendo queste parole, egli decise di risparmiare Nikolai, permettendogli di fuggire indisturbato.[1]

Galleria[]

Note[]

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