- "Donato Mancini è il miglior cavaliere di Cesare, forse addirittura migliore di lui stesso."
- ―Fiora a riguardo di Donato[src]
Donato Mancini (1473 - 1503) è stato un capitano militare dell'esercito dello Stato Pontificio al servizio dei Borgia e, segretamente, un membro del rito italiano dell'Ordine dei Templari. Mentre era alle dirette dipendenze di Cesare Borgia, Donato venne descritto come un cavaliere sicuro e abile.
Nel 2012, le sue memorie genetiche vennero utilizzate dalle Abstergo Industries come avatar per addestrare le proprie reclute durante la prima fase del Programma di Addestramento Animi con il nome di Capitano.
Biografia[]
La gara truccata[]
- "Lo picchiano in modo selvaggio! Umiliante! La folla ride, io no. Donato era veramente il campione, oggi."
- ―Fiora commenta l'esito della gara[src]
Nel 1502, Donato Mancini partecipò ad una corsa di cavalli privata tenuta da Cesare Borgia al Circo Massimo. Nel mentre, Fiora Cavazza venne incaricata di corromperlo o minacciarlo, in caso contrario, per obbligarlo a lasciare vincere Cesare durante la gara. Infatti, Fiora gli fece ricevere il suo dono: un'armatura eccezionale. Donato accettò il dono e se la indossò. Tuttavia, quando Fiora gli riferì la minaccia di Cesare, Donato non ne fu sorpreso e le rispose "che sarà il vincitore a vincere la gara. Né se né ma".[1]
All'inizio della corsa, Donato venne superato da Cesare, ma quando cercò di avanzare venne rallentato da uno degli uomini di Cesare, Teodor Viscardi, il quale tentò di colpirlo con una lama. Fortunatamente, Donato schivò il colpo della lama e, alla fine, spronò il suo cavallo ad andare più veloce, riuscendo a superare sia Viscardi che lo stesso Cesare e a vincere la corsa. Davanti ad una folla di spettattori silenziosi, Donato si accinse a riscuotere il suo premio.[1]
Cesare, adirato per la sconfitta, fece un cenno a Fiora, la quale inviò i suoi uomini a picchiare Donato come ritorsione per non avere lasciato vincere Cesare. Il pestaggio fu molto violento, ma fece divertire ampiamente il pubblico a parte Fiora che ritenne il pestaggio "selvaggio" e che Donato fosse realmente stato il campione della gara.[1]
Morte[]
- Ezio: Chi è stato?
- Uomo: Donato Mancini. Ho gareggiato contro il suo cavallo alle corse e ho commesso l'errore di vincere.
- ―Ezio parla con il mercante[src]
L'anno seguente, Donato partecipò ad una corsa di cavalli contro un mercante di nome Rocco, ma venne sconfitto. Per ricompensarlo per aver vinto la gara, Donato distrusse al mercante la sua bancarella e, alla fine, lo invitò a raggiungerlo da solo qualche tempo dopo al circo Massimo.[2]
Nel mentre, Ezio Auditore da Firenze incontrò Rocco, il quale raccontò all'Assassino cosa era accaduto. Temendo che all'incontro Donato volesse ucciderlo, Rocco chiese ad Ezio se potesse aiutarlo sapendo che quest'ultimo da tempo stava contrastando gli uomini dei Borgia. Ezio accettò di aiutarlo e partì subito per raggiungere le rovine del circo.[2]
Alle rovine del circo, Donato stava praticando equitazione assieme ai suoi uomini. Tuttavia, venne interrotto dall'intervento di Ezio Auditore che lo assassinò.[2]
Curiosità[]
- Nonostante Donato abbia deliberatamente ignorato la minaccia di Cesare e di vincere per merito proprio la corsa, Donato ha agito come Cesare quando ha perso una cora di cavalli contro un'altra persona. Tuttavia, è possibile che le azioni di Cesare durante la corsa abbiano causato un impatto psicologico duraturo su Donato.
Galleria[]
Apparizioni[]
Fonti[]
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