Fiducia tradita è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ratonhnhaké:ton, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Connor e Haytham Kenway raggiungono George Washington per metterlo al corrente delle ultime mosse degli inglesi, in marcia verso New York. Tuttavia, Haytham rivela al figlio le azioni che Washington sta compiendo contro il suo villaggio natale. Appreso ciò, l'Assassino rompe i rapporti con entrambi e si dirige a fermare i messaggeri con gli ordini di Washington diretti al campo dei patrioti.
Dialoghi[]
Connor raggiunge Valley Forge, dove trova suo padre, Haytham Kenway.
- Haytham: Dovremmo dire tutto ciò che sappiamo a Lee, non a Washington...
- Connor: Tu pensi che io lo favorisca. Ma il nemico è un'idea, non uno stato. È sbagliato imporre l'obbedienza, che sia la Corona inglese o la croce Templare. E spero che col tempo anche i lealisti lo capiscano, perché anche loro sono vittime.
- Haytham: Combatti la tirannia. L'ingiustizia. Ma questi sono sintomi. La vera causa è la debolezza umana. Perché credi che continui a mostrarti gli errori che commetti?
- Connor: Tu parli molto, sì. Ma non mi hai mostrato nulla.
- Haytham: Allora dovremmo porre rimedio, giusto?
I due raggiungono Washington.
- Connor: Signore.
- Washington: Salve, Connor! Qual buon vento?
- Connor: Gli inglesi hanno richiamato gli uomini da Philadelphia. Marciano su New York.
- Washington: Molto bene. Sposterò le truppe a Monmouth. Se li invieremo là, finalmente avremo la meglio.
Haytham prende una delle lettere di Washington dalla sua scrivania.
- Haytham: E questa che cos'è?
- Washington: Corrispondenza privata!
- Haytham: Ma certo.
(A Connor) Vuoi sapere di che si tratta, Connor? Sembra che il tuo amico qui abbia ordinato di attaccare il tuo villaggio. Anche se la parola attacco è riduttiva.
(A Washington) Diteglielo, comandante. - Washington: Ci hanno riferito che alcuni indiani stanno collaborando con gli inglesi. Ho solo chiesto ai miei di fermarli.
- Haytham: Bruciando i villaggi e spargendo sale sulla terra. Ordinando il loro sterminio. Qui c'è scritto questo. E non è la prima volta. Ditegli che avete fatto quattordici anni fa.
- Washington: Era tanto tempo fa. La guerra dei sette anni.
- Haytham: (A Connor) Ora hai visto che anche il tuo grand'uomo è come tutti gli altri. Accampa scuse, fa lo scarica barile. Davvero qualsiasi cosa, insomma, tranne assumersi la responsabilità.
- Connor: Basta! Ora non conta cosa ha fatto e perché. Ciò che conta è la mia gente.
- Haytham: Allora andiamo.
- Connor: No. Noi due abbiamo chiuso.
- Haytham: Figlio...
- Connor: Mi credi così ingenuo da farmi cambiare idea chiamandomi figlio? Da quanto hai questa informazione? O dovrei credere che l'hai scoperto solo ora? Il sangue di mia madre forse macchia le mani di un'altro, ma Charles Lee è un mostro, e tutto ciò che fa, lo fa su tuo ordine. Vi avverto entrambi. Ucciderò chiunque voglia seguirmi o ostacolarmi.
Connor monta a cavallo e si dirige verso il suo villaggio, assassinando i messaggeri lungo la strada.
- Connor: (Tra sé) Devo accertarmi che il villaggio sia salvo.
Connor raggiunge il suo villaggio, dove trova la Grande Madre.
- Grande Madre: Ratonhnhaké:ton! Sei tornato! Ma perché? Pensavo fossi con quell'altro uomo.
- Connor: Quale altro uomo?
- Grande Madre: Acqua-che-bolle. Lo chiamano Charles Lee. Ha portato Kanen'tó:kon e altri con lui.
- Connor: Cosa? E dove sono andati?
- Grande Madre: A cacciare quelli che vogliono la nostra terra.
- Connor: No. È impossibile...
- Grande Madre: Perché ti preoccupi? Non è ciò che volevi? Che prendessimo posizione?
- Connor: Io... Devo andare. Devo fermarli!
L'Assassino ferma gli altri Kanien'kehá:ka. Infine tenta di fermare anche il suo amico Kanen'tó:kon, che però lo fronteggia brandendo un coltello.
- Connor: Pace, Kanen'tó:kon!
- Kanen'tó:kon: Ratonhnhaké:ton. Sei qui per uccidermi?
- Connor: Cosa?
- Kanen'tó:kon: Charles Lee mi ha detto tutto. I patrioti ci uccideranno. E tu li stai aiutando.
- Connor: Quell'uomo mente!
- Kanen'tó:kon: Ha detto che ti hanno corrotto. E anche che avresti negato. Ma ora loro sono molto, molto vicini. Cos'hai da dire?
- Connor: È una menzogna!
- Kanen'tó:kon: Il vero errore è stato credere che tu ci avresti salvato. Ti hanno comprato. E ora lotti contro il tuo stesso popolo!
Kanen'tó:kon attacca Connor, che schiva il colpo.
- Connor: Taci!
- Kanen'tó:kon: Certo. Quando sarai morto!
Kanen'tó:kon riesce ad atterrare l'Assassino, che è costretto ad ucciderlo con la lama celata per evitare di essere colpito.
- Kanen'tó:kon: La mia morte non ti servirà, Ratonhnhaké:ton. Lee sta andando a Monmouth a svelare i piani dei patrioti. Gli inglesi li uccideranno. La rivoluzione avrà fine. La Corona vincerà. Noi saremo... salvi.
Kanen'tó:kon esala l'ultimo respiro.
- Connor: Temo che la nostra gente non sarà mai salva. Ora riposa in pace, fratello.
Risultato[]
Connor salva il villaggio, ma è costretto ad uccidere Kanen'tó:kon.