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Altair punto osservazione Damasco

Altaïr Ibn-La'Ahad su un minareto a Damasco.

I punti d'osservazione erano strutture od elementi naturali abbastanza alti da permettere ad un osservatore posizionato sulla sua sommità di scrutare una vasta area circostante.

Spaziando tra campanili, minareti, torri, travi, scogliere ed alberi, i punti d'osservazione erano essenziali per orientarsi e localizzare gli obiettivi.

Storia[]

Alto Medioevo[]

Diversi punti d'osservazione erano presenti nelle grosse città mediorientali di Damasco, Acri e Gerusalemme, nonché nella vasta zona presente tra queste nota con il nome di regno.[1]

Ognuna di queste città presentava una decina di punti d'osservazione, posizionati sulle sommità degli edifici più alti, come la croce posizionata sulla guglia più alta cattedrale della Santa Croce di Acri o la balconata del minareto della moschea di Sinan Pasha di Damasco. Gli individui particolarmente abili nella corsa acrobatica, come i membri dell'Ordine degli Assassini, scalavano tali edifici per raggiungere i punti d'osservazione con lo scopo di scrutare l'ambiente circostanze ed individuare i propri bersagli e seguirne i movimenti. Alla base degli edifici recanti un punto d'osservazione erano solitamente posizionati dei carri carichi di cumuli di fieno, che gli Assassini sfruttavano come punto di atterraggio del movimento verticale noto con il nome di salto della fede.[1]

Gli edifici adibiti a torri di guardia su cui erano posizionati dei punti d'osservazione erano tuttavia controllati da guardie a terra ed arcieri sui tetti, pronti ad attaccare chiunque tentasse la scalata per raggiungere la loro sommità.[1]

Rinascimento[]

Panorama da Galata 3

Yusuf Tazim mostra Costantinopoli ad Ezio Auditore dalla torre di Galata.

I punti d'osservazione erano posizionati su diversi alti edifici delle città italiane di Firenze, Monteriggioni, San Gimignano, Forlì, Venezia[2] e Roma,[3] così come nella città ottomana di Costantinopoli.[4]

Alcuni degli edifici su cui erano presenti dei punti d'osservazione erano anche importanti punti di riferimento urbani, come la sommità del campanile di Giotto,[2] la balconata più alta del Colosseo[3] o uno dei minareti della Hagia Sophia.[4] Nelle città di Roma e Costantinopoli, inoltre, erano presenti alcune torri di guardia utilizzate dai soldati leali alla famiglia Borgia o dai membri dell'Ordine degli Assassini per mantenere il controllo di determinate aree urbane, che potevano essere sfruttati anche come punti d'osservazione.[3][4] Utilizzati alla stessa maniera di come era consuetudine durante l'Alto Medioevo in Terra Santa, i punti d'osservazione erano sfruttati prevalentemente dagli Assassini per raccogliere informazioni utili a portare a termine i loro incarichi. Al contrario di quanto accadeva secoli prima, tuttavia, gli Assassini erano in grado di effettuare un salto della fede da un punto d'osservazione atterrando in carri carichi non solo di fieno, ma anche di petali di fiori, foglie e spezie, nonché in specchi d'acqua.[2][3][4]

XVIII secolo[]

Senza uomini 1

Edward Kenway e Mary Read osservano Kingston da un mulino.

Durante la prima metà del XVIII secolo, nelle Indie Occidentali erano presenti diversi punti d'osservazione sulle sommità degli edifici più alti delle città di L'Avana, Nassau, Kingston e Port-au-Prince, ma anche in cima a templi maya abbandonati o a scogliere a picco sul mare, di cui la zona era arricchita. Come nei secoli precedenti, i punti d'osservazione erano utilizzati dagli Assassini per osservare l'ambiente circostante, ma anche da alcuni pirati come Edward Kenway.[5]

A metà del secolo, nelle colonie nord americane erano presenti diversi edifici che ospitavano dei punti d'osservazione nelle città di Boston, di New York[6] e di New Orleans.[7] Anche nella grande zona non colonizzata nota con il nome di frontiera erano presenti diverse strutture naturali come alberi o formazioni rocciose potevano essere utilizzate per osservare l'ambiente circostante da coloro che erano in grado di scalarli. Durante questo periodo, gli Assassini come Aveline de Grandpré[7] e Ratonhnhaké:ton utilizzavano questi punti per orientarsi, ma anche alcuni membri del nemico Ordine dei Templari, come il Gran Maestro Haytham Kenway[6] o Shay Cormac.[8] A causa del loro addestramento, Ratonhnhaké:ton ed Haytham Kenway erano inoltre in grado di effettuare la manovra verticale nota come salto della fede da un punto d'osservazione atterrando anche in carri, carichi di un materiale in grado di attutire la caduta, in movimento.[6]

Animus[]

All'interno della simulazione ricreata dall'Animus quando si rivivono i ricordi di un antenato, i punti di osservazione utilizzati nel corso della vita dell'antenato stesso permettono di svelare una porzione della mappa del luogo in cui ci si trova, simulando così l'osservazione dell'ambiente circostante da lui operata nella sua epoca.[1] Oltre alla conformazione del territorio, la mappa ricreata dall'Animus mostra i punti di accesso a particolari ricordi dell'antenato di cui si sta esplorando la memoria.[2]

Tuttavia, a seconda della versione dell'Animus utilizzata e dell'antenato di cui si stanno rivivendo i ricordi, le informazioni fornite dalla sincronizzazione attraverso un punto d'osservazione possono variare. Quando Desmond Miles rivisse i ricordi del suo antenato Altaïr Ibn-La'Ahad attraverso l'Animus 1.28 delle Abstergo Industries era costretto a raggiungere un punto d'osservazione particolare al primo accesso in ogni nuova zona della simulazione prima di poter rivivere ricordi specifici ambientati nella zona stessa. Dopo aver svolto questa operazione, la mappa dell'Animus era in grado di mostrare i punti di accesso ai vari ricordi oltre che le posizioni di altri punti d'osservazione.[1]

Mentre riviveva i ricordi dei suoi antenati Ratonhnhaké:ton ed Haytham Kenway attraverso l'Animus 2.03, Desmond era in grado di svelare solo piccole porzioni delle mappe dei luoghi ricreati dalla simulazione attraverso l'osservazione dai vari punti d'osservazione. Il resto della mappa era quindi necessariamente osservabile solamente attraverso l'esplorazione dei luoghi ricreati dall'Animus.[6]

Rivivendo i ricordi di Edward Kenway attraverso l'Animus Omega, l'impiegato dell'Abstergo Entertainment al lavoro sul Progetto Campione 17 poteva utilizzare i punti d'osservazione come destinazione dei viaggi rapidi in modo da ridurre i tempi di spostamento da una zona all'altra del mondo simulato dal macchinario necessari per rivivere ricordi specifici ambientati in luoghi particolarmente isolati.[5]

Curiosità[]

Galleria[]

Note[]

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