Il bastone e la carota è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ratonhnhaké:ton, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Connor raggiunge suo padre, Haytham Kenway, e insieme a lui decide di trovare i comandanti inglesi per scoprire i piani dell'esercito britannico. Dopo essere giunti alla Trinity Church, origliano la conversazione di alcuni comandanti inglesi. Haytham, tuttavia, decide di catturarli e li attacca. Uno di loro fugge, ma l'Assassino lo insegue e lo cattura, per poi portarlo a Fort George, il quartier generale dei Templari.
Dialoghi[]
Tornato alla tenuta, Connor riflette tra se e sè riguardo all'esperienza vissuta con suo padre.
- Connor: Ho ritrovato mio padre, ma ancora non so se questo sia un bene o un male. I nostri scopi coincidono, almeno per quanto riguardo l'indipendenza. Ma lui continua a difendere Charles Lee, l'uomo che ha ucciso mia madre e bruciato il mio villaggio... Eppure non ha torto su Washington e chi lo appoggia. Sento molto parlare di libertà e uguaglianza, ma sembra che solo i ricchi possidenti bianchi ne beneficino. E quelli come me? O Surry? Qual è il nostro ruolo in questo nuovo mondo? Che mio padre abbia ragione? Ho tante cose a cui pensare, ma poco tempo per farlo.
Connor si confronta con Achille Davenport nello studio.
- Achille: Bentornato. Com'era la Martinica?
- Connor: Achille io... ti domando scusa... Ho sbagliato a dire quelle cose...
- Achille: Sei stato molto duro, Connor, ma in parte avevi ragione. Ho deluso l'Ordine. Ho lasciato che i Templari trionfassero...
- Connor: Ma hanno allentato la presa, il che mi fa credere che la pace sia possibile. Immagina cosa possiamo ottenere se fossimo tutti uniti.
- Achille: Perché hai cambiato idea? Che cosa è successo? Hai incontrato tuo padre, è così?
- Connor: Non dico di fidarmi di lui, nemmeno mi piace. Ma sarei sciocco a ignorare questa occasione.
- Achille: Haytham potrebbe ascoltarti. Ma capirebbe? E se così fosse, accetterebbe?
- Connor: Anche lui deve ammettere che si ottiene di più insieme che da soli.
- Achille: Suppongo che andrai da lui?
- Connor: Sì. Andrò a New York a cercare di convincerlo.
Connor raggiunge Haytham a New York, dove lo vede parlare con uno dei suoi informatori, Twitch.
- Haytham: Dobbiamo sapere cos'hanno in mente i lealisti, se vogliamo farla finita.
- Twitch: Ho provato! Ma nemmeno i soldati dicono niente ora. Aspettano gli ordini dall'alto.
- Haytham: Continua a indagare. Torna da me quando avrai scoperto qualcosa.
Twitch si allontana, lasciando Haytham da solo con Connor.
- Haytham: Manca tanto così alla vittoria. Qualche attacco mirato e la guerra civile terminerà liberandoci dalla Corona.
- Connor: Che cosa vuoi dire?
- Haytham: Beh, niente al momento, per ora brancoliamo nel buio.
- Connor: I Templari non avevano occhi e orecchie ovunque?
- Haytham: Oh, certo. Questo finché non sei arrivato tu.
- Connor: Il tuo uomo ha detto ordini dall'alto. Ecco quindi cosa dobbiamo fare: trovare i comandanti inglesi.
Connor segue suo padre fino alle rovine della Trinity Church, dove origliano una conversazione tra gli ufficiali inglesi.
- Ufficiale 1: Avete considerato la proposta?
- Ufficiale 2: Non sono convinto. Mandare rinforzi vuol dire lasciare New York sguarnita. È già difficile mantenere l'ordine adesso. Se restiamo la metà...
- Ufficiale 3: Ma se non ci uniamo a loro, potrebbero perdere. E a quel punto?
- Ufficiale 2: Dovevano arrivare via mare...
- Haytham: Non arrivano a niente. E non sapremo nulla, guardando da qui.
- Connor: (Sarcasticamente) E allora cosa proponi? Entrare là dentro e chiedere risposte?
- Haytham: Beh, sì.
Haytham assassina in volo due guardie con le sue lame celate.
- Ufficiale 3: (Ai presenti) Attenti!
- Haytham: Connor! Mi serve aiuto qui.
Connor ed Haytham affrontano i soldati inglesi.
- Haytham: Non uccidere i comandanti, Connor. Dobbiamo interrogarli.
Dopo aver eliminato i soldati, Connor ed Haytham catturano gli ufficiali.
- Haytham: Li porteremo ai miei alloggi a Fort George per scoprire quali segreti custodiscono.
Un ufficiale riesce a liberarsi le mani e a fuggire.
- Haytham: Ah. Ti pareva.
(Al figlio) Sarà il caso che tu lo insegua. - Connor: Vai tu. Io penso ai prigionieri.
- Haytham: No, vai tu.
- Connor: E perché?
- Haytham: Perché lo dico io! Ora vai!
Connor insegue l'ufficiale in fuga e lo atterra.
- Connor: (Sollevandolo) Vai.
- Ufficiale 2: Al diavolo.
- Connor: (Spingendolo) Ho detto vai.
Connor arriva con il prigioniero a Fort George.
- Ufficiale 2: Un momento! Ti dirò tutto ciò che vuoi. Tutto quanto! Ma non farmi entrare lì dentro!
- Connor: Vogliamo solo interrogarti.
- Ufficiale 2: Se entro là dentro, sono un uomo morto!
Haytham raggiunge i due.
- Haytham: Eccoti qui, Connor! Temevo ormai che ti fossi perso...
(All'ufficiale) Vieni avanti, su!
Connor scorta l'ufficiale verso all'interno il forte, seguendo il padre. Dopo aver raggiunto gli alloggi del forte, Haytham fa sedere l'ufficiale e lo lega ad una sedia prima di iniziare ad interrogarlo.
- Haytham: Cos'hanno in mente gli inglesi?
- Ufficiale 2: Di andarsene da Philadelphia. La città è perduta. New York è la chiave. Raddoppiano le truppe per cacciare i ribelli.
- Haytham: Quando inizieranno?
- Ufficale 2: A due giorni da ora.
- Connor: Il 18 giugno? Devo avvisare Washington.
- Haytham: Visto? Non è stato poi così difficile, giusto?
- Ufficiale 2: Vi-vi ho detto tutto! Ora lasciatemi!
- Haytham: Ma certo.
Haytham si avvicina all'ufficiale e gli taglia la gola con la lama celata.
- Haytham: Gli altri due dicevano lo stesso. Sarà vero.
- Connor: L'hai ucciso... Li hai uccisi tutti. Perché?
- Haytham: Avrebbero avvisato gli inglesi.
- Connor: Potevi trattenerli fino a dopo lo scontro.
- Haytham: Per cosa? Per sprecare tempo e soldi preziosi? E a quale scopo? Ormai avevano spiattellato tutto quanto.
Haytham lascia la stanza.
- Haytham: Ci vediamo a Valley Forge.
Risultato[]
Connor apprende che gli inglesi voglio ritirarsi a New York.
Curiosità[]
- In Assassin's Creed: Forsaken, Haytham e Connor scoprono il luogo della riunione strappando una lettera da un jäger dopo aver attirato la sua attenzione.