L'argentiere è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Arno Dorian, rivissuta da un Iniziato nel 2014 attraverso il sistema Helix dell'Animus.
Descrizione[]
Il Consiglio degli Assassini incarica Arno Dorian di investigare sull'argentiere François-Thomas Germain.
Dialoghi[]
Arno giunge alla sede del Consiglio, dove incontra Mirabeau.
- Arno: Sembri stanco.
- Mirabeau: Da mesi sto discutendo con Confraternita, Assemblea Nazionale e con il re. Tutti insieme non hanno l'acume politico del consiglio di uno stupido villaggio di campagna. Questo spiega il mio aspetto, ragazzo.
- Arno: Non fraintendermi, Mentore. Sono solo preoccupato.
- Mirabeau: Scusami, Arno. Piango la Francia. Basta politica! Spero tu abbia buone notizie. Gli assassini del signor de la Serre?
- Arno: Il re dei mendicanti è morto. Aveva questa.
Arno estrae la pistola di Brasseur, che attira l'attenzione di Beylier, appena giunto nella stanza. L'Assassino prende in mano la pistola e la esamina.
- Beylier: Riposi in pace.
Guillaume si rivolge ad Arno.
- Beylier: Tienila tu. Non servirebbe a niente dimenticata in qualche cripta. Portala con onore.
- Arno: Grazie. Lo farò.
Arno rinfodera l'arma e volge il suo sguardo a Mirabeau.
- Mirabeau: La missione?
- Arno: Il re dei mendicanti e Sivert erano solo le pedine di un gioco più grande. Qualcun'altro li ha mandati da de la Serre.
- Mirabeau: I Templari complicano tutto, eh? E hai qualche indizio su chi dirige questo gioco?
- Arno: L'unica traccia che ho è l'oggetto che ha ucciso de la Serre. Uno spillone, opera di un argentiere, Germain. Se sia coinvolto, questo non lo so.
- Mirabeau: Il piano mi sembra chiaro. Trova l'argentiere, scopri quale ruolo riveste.
Arno annuisce e si allontana dal Consiglio, dirigendosi a Les Halles, di fronte dal posto di lavoro di Germain. Lì, nota numerose guardie.
- Arno: Beh, non mi sembrava così complicato.
Dopo essersi infiltrato nel palazzo, Arno inizia a farsi strada tra alcune guardie, due delle quali intrattengono una discussione.
- Guardia 1: Ehi, il papa ci ha condannati.
- Guardia 2: Che cosa?
- Guardia 1: Lo stanno dicendo ovunque. Il papa ha condannato la Costituzione civile, la Rivoluzione, tutto.
- Guardia 2: E questo cosa vuole dire?
- Guardia 1: Arresteremo i preti ora. Non basterà, ma è un inizio.
- Guardia 3: È ancora qui?
- Guardia 4: Sto qui da tre settimane e non l'ho mai visto lasciare la stanza, figurati scendere le scale.
- Guardia 3: Un lavoratore indefesso, eh?
- Guardia 4: Ossessionato, direi. Non credo che sappia che siamo qui.
Arno riesce ad entrare nella stanza nella quale Germain sta lavorando.
- Arno: Signor Germain? L'argentiere?
- Germain: Grazie a Dio! Mi tengono qui ormai da mesi! Ti prego, portami via!
Arno estrae lo spillone.
- Arno: Prima voglio sapere di questo.
- Germain: Non c'è tempo! Ti dirò tutto una volta fuori, ma ora andiamo, o torneranno le guardie!
- Arno: Bene. Andiamo.
Arno si dirige verso la porta principale.
- Germain: No! Controllano l'entrata principale. Dovremmo... scendere di sotto per evitarli.
- Arno: Seguimi, allora. In silenzio.
Arno allora uccide vari gruppi di guardie di guardia nelle varie stanze nel palazzo.
- Arno: Andiamo!
Di qua!
Stai qui.
Seguimi.
Resta lì!
Meglio muoversi.
Un attimo.
Muoviamoci! - Germain: Come vuoi.
Molto bene.
Sì.
Un momento.
Sì, certo.
Ma certo. - Guardia 5: Sei messo male.
- Guardia 6: Questo posto di merda puzza di acido borico. Dice che non è tossico, ma...
- Guardia 5: Apri la finestra di sopra invece di lamentarti.
Arno si dirige all'esterno dell'edificio.
- Germain: Tieni d'occhio i tetti. Ci sono sentinelle anche lassù.
- Arno: Sei un prigioniero così importante?
Arno uccide tutte le sentinelle appostate sui tetti, ma quando ritorna da Germain vi trova tre guardie, di cui una blocca l'argentiere al collo.
- Germain: Presto! Vi prego, aiuto!
- Arno: Germain! Cambio di piani...
Arno uccide le due guardie e poi parla alla terza che blocca al collo Germain.
- Arno: Non fare niente di stupido. Ora lascialo andare.
- Guardia 7: Indietro!
Germain uccide la guardia con uno dei suoi attrezzi da argentiere.
- Germain: Dio del cielo... Cos'ho fatto?
- Arno: Quello che dovevi. Vieni, andiamo.
- Germain: Sì, sì, certo.
Arno segue Germain in un luogo sicuro.
- Germain: Grazie, amico mio. Mi hai reso un grande servizio oggi.
- Arno: Forse puoi rendermi il favore.
Arno estrae lo spillone.
- Germain: Sì, ma certo.
Germain prende in mano il manufatto d'argento.
- Germain: Ho realizzato il primo anni fa, per conto di un cliente di nome Lafrenière. Era una commessa insolita. e in effetti mi ha incuriosito. Di recente ho indagato sul conto di Lafrenière, e ho scoperto una cosa... incredibile!
- Arno: È un Templare. È questa la verità?
- Germain: Sì, io... credo di sì. Sono rimasto basito. In ogni caso, alla fine Lafrèniere ha saputo delle mie indagini. Mi ha tenuto in bottega da allora. Lavoravo per lui. Armi, ovvio.
- Arno: Dove lo trovo?
- Germain: Beh, Lafrenière è un tipo difficile da individuare. Di recente ho sentito che parlava di "consegne da proteggere" a La Halle aux blés. Qualcosa di losco, ma non so cosa. Se posso, perché ti interessi a lui?
- Arno: Ha ucciso una persona a me cara. Voglio sapere perché.
- Germain: Capisco. Mi dispiace molto.
- Arno: Presto torneranno a cercarti. Ti conviene sparire.
- Germain: Sì, suppongo di sì.
Arno lascia Germain ed inizia ad indagare su Lafrèniere.
Risultato[]
Arno scopre da Germain il nome del primo possessore dello spillone, Chrétien Lafrèniere.