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ACIII DB La prigione di Bridewell

La prigione di Bridewell.

La prigione di Bridewell è stato un luogo di reclusione situato nel distretto nord di New York City, che durante la guerra di indipendenza americana ha ospitato sia detenuti britannici sia americani.

Storia[]

Nel 1773, la popolazione carceraria di New Gaol era talmente numerosa che la città decise che era necessaria una nuova prigione. La costruzione di Bridewell iniziò nel 1773 e terminò nel 1775, ma prima che fosse finita iniziò subito ad ospitare i prigionieri di guerra americani catturati dagli inglesi.[1]

Purtroppo, i prigionieri al suo interno vivevano in condizioni terribili. Il cibo servito era molto scarso e spesso avariato, mentre le finestre erano sprovviste di vetri ma non delle sbarre. Inoltre, una testimonianza scritta lasciataci da un prigioniero sosteneva "che in tre mesi di inverno l'unico fuoco che vide fu quello delle lanterne in strada".[1]

Nel 1776, l'Assassino Connor giunse a New York per fermare il Templare Thomas Hickey, incaricato di pianificare l'assassinio di George Washington. Inoltre, era anche a capo di una banda di falsari. Infatti, le guardie scoprirono gli affari loschi di Hickey e lo arrestarono con l'accusa di contraffazione, tuttavia scambiarono Connor come suo complice e lo arrestarono.[2]

Connor, colpito alla testa prima dell'arresto, si svegliò nella sua cella e sorpreso vide Hickey rinchiuso in quella accanto alla sua. Tuttavia, dovette impotente vedere Haytham Kenway e Charles Lee venuti per liberare il loro compagno Hickey. Quest'ultimo informò i due della presenza dell'Assassino ed Haytham incaricò Charles di occuparsene. Lee ebbe già un'idea, ma prima si occupò di trasferire Hickey in una cella migliore in quanto Benjamin Tallmadge lo aveva accusato di aver tramato l'assassinio di Washington rendendo difficile la sua scarcerazione. Poco dopo, Connor origliò la conversazione di un paio di prigionieri scoprendo che un certo Mason stava forse pianificando un'evasione.[3]

Il giorno dopo, Connor poté raggiungere la sala comune e individuò Wees seduto ad un tavolo con il gioco filotto. Per parlargli, Connor accettò di giocare con Weems e, alla fine, gli rivelò che stava cercando di fermare l'assassinio di Washington. Weems mostrò di essere un forte sostenitore del comandante dell'Esercito Continentale e accettò di aiutare Connor. Weems disse a Connor di recuperare la chiave che aveva creato e che gli era appena stata rubata. L'Assassino obbedì e quando ritornò in cella scoprì che la chiave era finta. Il giorno dopo, parlò con Weems e scoprì che la chiave doveva solamente fungere da copia di una chiave vera e che avrebbe dovuto rubare al guardiano della fossa. Quindi, Connor scatenò una rissa, presto sedata dalle guardie, per farsi rinchiudere nella fossa. Una volta lì, sostituì la chiave di Weems con quella vera e, dopo essersi liberato, si incontrò con Wees mostrandosi debitore per l'aiuto ricevuto.[3]

In seguito, senza farsi individuare dalle guardie, Connor raggiunse la cella di Hickey, trovandolo steso sul letto. Tuttavia, quando si avvicinò scoprì che era il cadavere di una guardia, mentre alle sue spalle apparvero Hickey e Lee, quest'ultimo puntandogli una pistola. Lee espose all'Assassino i motivi per cui i Templari volevano Wahington morto, mentre Hickey gli spiegò che lo avrebbero legato e riportato in cella in attesa di subire un processo con le accuse di aver voluto uccidere Washington e di aver ucciso la guardia. L'Assassino, allora, si gettò su Lee, ma quest'ultimo si difese e riuscì a bloccare Connor al muro tenendogli un braccio sul collo. Il Templare, alla fine, riconobbe nell'Assassino il bambino incontrato nella foresta anni or sono, dopodiché premette il braccio sulla sua gola, facendogli perdere i sensi.[3]

Alla fine della guerra, l'edificio ritornò a svolgere la sua funzione originaria: prigione per criminali e debitori. Nel 1838, la prigione venne abbattuta e le pietre furono riutilizzate per costruire un nuovo carcere soprannominato "Le tombe". Da allora ogni prigione a Manhattan viene chiamata con lo stesso nome.[1]

Galleria[]

Apparizioni[]

Fonti[]

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