La spada di Vlad l'Impalatore è stata una spada appartenuta al nobile valacco Vlad Tepes. Dopo aver ucciso il suo proprietario, Ishak Pasha la nascose nelle prigioni, sotto Costantinopoli, dove anni dopo, venne recuperata dal Mentore degli Assassini italiani, Ezio Auditore da Firenze.
Secondo la leggenda, questa spada era in grado di uccidere qualsiasi uomo, rendendo invincibile colui che la impugnasse. Chiunque la nominasse, incuteva timore ai suoi circostanti.
Si trattava di una spada in stile persiano, con delle modifiche apportate da un armaiolo valacco. Il manico sembrava raffigurare la testa di un apparente demone, e la lama era intarsiata di ottone decorato con alcuni filamenti, probabilmente eseguiti con uno scalpello. La particolare forma della lama, le concedeva di lacerare facilmente buona parte del corpo avversario. Nonostante il grosso quantitativo di metallo, la spada sembrava essere molto leggera.
Statistiche[]
Danno | Velocità | Deviazione | Prezzo | Ottenibile |
---|---|---|---|---|
4 | 4 | 4 | N/A | La tomba dell'Impalatore |
Curiosità[]
- Il design e la struttura della spada è stata modellata da un kijil, anche se con il bordo anteriore un po' appesantito per una potenza di taglio ottimale.
- La spada di Vlad l'Impalatore, come la Daga di Bruto, se brandita riduce il morale nemico del 15%.
- Le animazioni delle uccisioni sono uniche, e si differenziano dalle altre spade che usa Ezio.
Galleria[]