Sacro e profano è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ezio Auditore da Firenze, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Ezio Auditore da Firenze e La Volpe si domandano dove sia finito Pietro Rossi, che sanno deve essere ucciso quella sera stessa durante una rappresentazione dal "macellaio" di Cesare Borgia, Micheletto Corella. Nonostante non riesca a trovare Pietro, Ezio individua Micheletto e lo pedina nei vari luoghi dove si ferma a incontrare alcuni suoi uomini per dargli dei costumi da indossare quella sera allo spettacolo in cui Pietro dovrà recitare. Ezio, grazie all'aiuto fornito dai suoi apprendisti, riesce ad uccidere tutti gli uomini di Micheletto e a rubare loro i costumi, con cui infiltrarsi insieme ai suoi Assassini alla rappresentazione.
Dialoghi[]
Ezio Auditore da Firenze e La Volpe raggiungono una delle loro spie.
- Volpe: Dov'è Pietro?
- Spia: Non saprei dirlo. Ma Micheletto aspetta alla porta a est delle Terme di Traiano. Ha in mente di far travestire i suoi uomini per far sembrare il tutto un incidente.
La spia lascia i due da soli.
- Ezio: Sarà lui a condurmi dall'amante di Lucrezia.
- Volpe: Ezio, Machiavelli ci ha tradito. Vorremmo entrambi che non fosse così, ma è evidente. Adesso fa ciò che va fatto.
La Volpe inizia ad allontanarsi da Ezio.
- Volpe: Se non lo fai tu, lo faccio io.
La Volpe lascia Ezio da solo.
- Ezio: Senza i ladri della Volpe, dovrò ricorrere alle mie reclute.
Ezio si dirige allora da solo verso la Porta Nomentana per cercare Micheletto.
Una volta raggiunta la Porta, Ezio vede Micheletto in compagnia di Cesare Borgia e di alcune sue guardie, che tengono in ostaggio il Ciambellano del Papa, Francesco Troche.
- Francesco: Vi prego, non ho fatto nulla.
- Cesare: Francesco Troche, amico mio. Ti mentirei mai? Tu hai rivelato a tuo fratello i miei piani di guerra per la Romagna e lui ha contattato l'ambasciatore di Venezia.
- Francesco: Non è colpa mia. Io sono vostro servitore e alleato.
- Cesare: Pretendi che ignori ciò che hai fatto solo in base alla nostra amicizia?
- Francesco: Lo chiedo... non lo pretendo.
- Cesare: Se vogliamo unificare l'Italia, ogni istituzione deve finire sotto il mio controllo. E se la Chiesa non si mette in riga, non mi resterà che annientarla.
- Francesco: Ma sapete che lavoro per voi, non per il Papa.
- Cesare: Ah. Ne sei sicuro, Troche?
(Mettendo le mani sul viso di Francesco) Ormai ho soltanto un modo per saperlo con certezza. - Francesco: Volete uccidere me? Il vostro amico più fedele?
- Cesare: Naturalmente no.
- Francesco: Mi lasciate andare? Grazie, Cesare. Non ve ne pentire-
Micheletto, prima che Francesco termini la frase, gli avvolge una corda intorno al collo e lo strangola a morte.
- Cesare: (Alle guardie presenti) Guardie! Date a Micheletto i costumi di scena. Lucrezia è mia. E di nessun'altro.
(A Micheletto) Assicurati che non vengano commessi errori.
Cesare inizia ad allontanarsi dalla zona.
- Micheletto: Obbedisco, Cesare.
- Cesare: (Alle guardie) Oh, si. Gettate il cadavere di Francesco nel Tevere.
Cesare lascia la Porta insieme ad i suoi uomini.
Ezio inizia a pedinare Micheletto, che consegna i costumi di scena ai suoi uomini sparsi per Roma.
- Micheletto: Cambiatevi e poi seguitemi alla rappresentazione. Capito? Tieni.
Questo è per te.
Il tuo costume.
Micheletto si dirige al Colosseo, senza sapere che i suoi uomini sono stati uccisi e sostituiti dagli Assassini guidati da Ezio.
Una volta arrivato al Colosseo, Micheletto parla con le guardie che stazionano davanti alla porta.
- Ezio: Il Colosseo.
- Micheletto: Sto cercando Pietro.
- Guardia: Sta recitando sul palco, signore. (Indicando con un gesto della testa gli Assassini travestiti da centurioni) Uno dei miei uomini vi accompagnerà.
- Micheletto: (Agli Assassini travestiti) Ricordate, io indosso la giubba nera. Proteggetemi e attendete il richiamo di Pilato al centurione per colpire.
- Ezio: Devo raggiungere Pietro prima di lui.
Ezio decide di scalare il Colosseo per infiltrarsi con i suoi Assassini alla rappresentazione non visto dalle guardie all'entrata.
Risultato[]
Ezio scopre dove Pietro deve esser ucciso e, grazie all'aiuto dei suoi adepti, assassina tutti gli uomini di Micheletto e ruba loro i costumi di scena, con cui lui e gli Assassini si possono infiltrare nello spettacolo al Colosseo per proteggere Pietro.