- "Di recente abbiamo preso a spostarci attraverso le gallerie. [...] Tramite esse, giungiamo rapidamente a destinazione senza incontrare resistenza."
- ―Niccolò Machiavelli ad Ezio Auditore[src]
Le gallerie costituivano un mezzo per spostarsi velocemente a Roma, Costantinopoli, Boston e New York. Sono costituite da un insieme di gallerie sotterranee, i cui ingressi erano sparsi per la città. Niccolò Machiavelli le descrisse come un metodo per viaggiare in città senza doversi imbattere nelle guardie.
Ingressi a Roma[]
Giovanni Auditore da Firenze scoprì i tunnel a Roma,[1] e nel 1500 suo figlio Ezio Auditore da Firenze ne venne a conoscenza grazie a Niccolò Machiavelli.[2]
A Roma erano presenti diciannove ingressi distribuiti tra il distretto del centro, il distretto del foro e il distretto rurale. Nel 1500 solo due entrate erano aperte: fu Ezio che nei tre anni seguenti, durante la liberazione di Roma, fece restaurare gli ingressi. Le tre entrate nei pressi della Rosa in Fiore, della Caserma di Bartolomeo d'Alviano e della Volpe Addormentata vennero rinnovate insieme agli edifici stessi nel 1500.[2]
Ogni distretto di Roma poteva esser raggiunto facilmente tramite le gallerie, tranne il distretto Vaticano. Ogni ingresso alle gallerie era identico agli altri, con l'acronimo SPQR (Senatus Populusque Romanus), inciso sull'entrata.[2]
Distretto del centro[]
- Covo Isola Tiberina
- Piazza del Popolo
- Mausoleo di Augusto
- Pantheon
- Campidoglio
- Rosa in Fiore
- Porto Fluviale
Distretto del foro[]
- Colosseo
- Porta Nomentana
- Palazzo Laterano
- Terme di Caracalla
- Gilda dei ladri
- Foro Romano
Distretto Rurale[]
- Caserma
- Campagna settentrionale
- Campagna meridionale
- Castro Pretorio
- Terme di Diocleziano
- Viminale
Ingressi a Costantinopoli[]
A Costantinopoli erano presenti 13 ingressi ristrutturati dagli Assassini turchi, che quindi Ezio poteva usare liberamente.[3] Erano distribuiti per tutti i distretti della città:
- Fatih Camii
- Foro di Arcadio
- Galata
- Base degli Assassini
- Moschea di Galata
- Bayezid Camii
- Gul Camii
- Arsenale
- Hagia Sophia
- Ippodromo
- Gran Bazaar
- Porto
- Base Commerciale dei Polo
America coloniale[]
Le gallerie in America furono utilizzate inizialmente dai Massoni. Haytham Kenway esplorò le gallerie di Boston al suo arrivo in città nel 1754 e nel 1770 Samuel Adams le mostrò all'Assassino Connor per passare inosservato e fuggire da Boston. L'Assassino nel corso della sua vita esplorò le gallerie di Boston e New York, e, per trovare nuovi ingressi, utilizzava una lanterna per illuminare il cammino. Impiegava le sue abilità nella corsa acrobatica per scalare o raggiungere i punti più ripidi. Inoltre, per sbloccare i passaggi delle gallerie, Connor dovette risolvere alcuni rompicapi, come inserire nel giusto ordine delle chiavi o mettere dei simboli proiettati dalla lanterna nel verso giusto, seguendo alcuni indizi.[4]
Il 16 settembre 1781, Connor utilizzò le gallerie per raggiungere un uscita situata in un pozzo del distretto militare di New York durante la sua infiltrazione a Fort George.[4]
Curiosità[]
- In Assassin's Creed: Brotherhood, esiste un bug che impedisce al giocatore di poter continuare la storia se si utilizzano le gallerie prima ancora che esse vengano rese utilizzabili.
- In Assassin's Creed: Brotherhood, c'è un ingresso nell'acqua vicino al Covo, anche se non si può scegliere la destinazione.
- In Assassin's Creed: Revelations c'è un errore. Secondo la posizione degli ingressi nel Distretto di Galata, le gallerie dovrebbero passare sotto la grande massa d'acqua per collegarsi con il resto della città, cosa altamente improbabile per l'ingegneria di quei secoli.
- Assassin's Creed III è l'unico gioco della serie dove le gallerie devono essere percorse dall'interno per raggiungere la propria destinazione. Infatti, quest'ultime costituiscono un intero percorso sotterraneo da scoprire.
- Appena vengono scoperte le nuove uscite, esse appaiono sulla mappa.
Note[]
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