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"Quell'uomo ha "amici molto in alto". È intoccabile."
―Napoleone parla di Rouille, 1792.[src]


Frédéric Rouille (? - 1792) è stato un capitano dell'Armée française e, segretamente, un membro dell'Ordine dei Templari durante la rivoluzione francese.

Venne personalmente reclutato all'interno dell'Ordine da François-Thomas Germain e per ringraziarlo lo sostenne nella sua causa all'interno dell'Ordine. Dopo che il complotto ai danni di François de la Serre ebbe successo, Rouille sostenne il suo Gran Maestro nella rivoluzione francese e partecipò personalmente all'assalto del palazzo delle Tuileries e ai massacri di settembre.

Biografia[]

Unione ai Templari[]

Frédéric Rouille fu il figlio di un umile calzolaio e le sue umili origini non gli permisero di avere un'istruzione, in quanto la mancanza di qualsiasi documento scritto da lui lasci pensare che egli fosse analfabeta. Comunque, Rouille si unì nel 1789 tra le fila delle guardie francesi, nonostante le sue umili origini lo avrebbero difficilitato se non impossibilitato ad avere una carriera all'interno dell'aristocratico corpo delle Guardie. Fortunatamente, in questo periodo Rouille iniziò ad interessarsi agli ideali illuministiche e assistette allo scoppio della rivoluzione francese, portatrice degli ideali illuministiche, del quale ne divenne un fervente sostenitore.[1]

Facente parte di un corpo militare a protezione del re, Rouille era presente durante gli stati generali del 1789 tenutasi alla Reggia di Versailles, a Versailles. Inoltre, era presente anche durante il giuramento sala della pallacorda dove assistette al discorso di Honoré Gabriel Riqueti de Mirabeau. Colpito dalla determinazione del politico, Rouille voleva stringergli la mano in segno di ammirazione a termine dell'incontro, ma venne ignorato. In quello stesso momento, incontrò François-Thomas Germain che si offrì di aiutarlo e lo reclutò nella sua fazione radicale dell'Ordine dei Templari. Proposta che Rouille accettò.[2]

Spinto dagli ideali rivoluzionari e seguendo le altre guardie francesi, Rouille disertò dal suo corpo per unirsi, successivamente, tra le fila della guardia nazionale, dove senza venire ostacolato dai pregiudizi aristocratici riuscì a fare una rapida carriera ed ottenere il titolo di capitano.[1] Il 31 marzo del 1791, Rouille dovette presenziare ad un incontro all'Hôtel de Beauvais con i suoi compagni Templari. Comunque, doveva anche portare a termine un compito, quindi, entrò in una stanza dove nessuno lo avrebbe potuto sentire e fece trasportare dai suoi uomini un prigioniero. Lì, lo interrogò e per ottenere delle risposte torturò il prigioniero. Dopo essere stato chiamato da Aloys la Touche per l'incontro, Rouille riuscì a far parlare il prigioniero. Dopo aver ottenuto le informazioni, Rouille lo getta dalla finestra, sicuro che i suoi uomini che controllavano il perimetro del palazzo avrebbero fermato i curiosi.[2]

Riunitosi con gli altri, Rouille e i suoi compagni Templari si chiudono in una stanza, dove incontrano il loro Gran Maestro Germain. Rouille li informa delle sue scoperte, rivelando che re Luigi stava segretamente complottando contro la rivoluzione. Suggerì anche di far uccidere il re da uno dei suoi uomini, ma Germain rispose che voleva un capro espiatorio e non un martire. Inoltre Rouille espose le sue preoccupazioni su Élise de la Serre, in quanto figlia del precedente Gran Maestro, godeva ancora della fedeltà dei membri della fazione conservatrice dell'Ordine opposta a quella di Germain. Nonostante ciò, venne rassicurato da Germain che gli disse che la situazione sarebbe stata risolta a breve. Poco prima della fine dell'incontro, Rouille affermò che Germain fosse stato fortunato nel suo incontro con l'Assassino Arno Dorian di quella mattina stessa, dato che l'Assassino non era a conoscenza della reale identità di Germain. Quest'ultimo affermò la preoccupazione di Rouille e decise di nascondersi al Tempio, dove Rouille avrebbe rafforzato la sicurezza triplicando le guardie.[2]

10 agosto[]

"Cercate dappertutto! Voglio quei documenti!"
―Frédéric Rouille ai suoi uomini, 1792.[src]

Il 10 agosto 1792, Frédéric Rouille e Antoine Joseph Santerre guidarono l'insurrezione contro il re, assaltando il palazzo delle Tuileries con almeno ventimila estremisti rivoluzionari armati.[1]Rouille venne incaricato di catturare il re e trovare la corrispondenza di quest'ultimo avuta con Mirabeau, dando l'opportunità all'Ordine di esporre ed eliminare i membri della Confraternita in tutta la Francia.[2]

La corrispondenza del re 13

Rouille entra nello studio del re con i suoi uomini.

Tuttavia, il re e la sua famiglia erano già fuggiti mettendosi nelle mani dell'Assemblea legislativa. Dopo che i rivoluzionari riuscirono ad entrare nel palazzo, sconfiggendo la guardia svizzera e i nobili, Rouille e i suoi uomini raggiunsero l'ufficio del re, dove cercarono inutilmente le lettere, ignari del fatto che fossero stati preceduti da Arno che li aveva bruciati. In seguito a tale evento, Napoleone Bonaparte, dopo aver aperto una chiara alleanza con Arno, cercò di far assegnare Rouille in una guarnigione fuori mano, ma l'influenza che i Templari godevano all'interno del governo, permise al capitano di rimanere a Parigi.[2]

Morte[]

"Allons, enfants de la Patrie, le jour de gloire est arrivé!"
―Rouille canta un pezzo della Marsigliese, 1792[src]

Il 2 settembre 1792, Rouille guidò i suoi uomini all'assalto della prigione del Grand Châtelet, a massacrare le guardie e i prigionieri con la sola presunzione che fossero controrivoluzionari.[1]Il Templare decise di catturare il guardiano della prigione, risparmiandolo dalla morte, per divertirsi con la tortura. Infatti, lo schernì più e più volte con la testa decapitata del fratello del guardiano infilzata sulla sua lancia. Tuttavia, la crudeltà di Rouille terminò poco dopo con la sua morte, assassinato dall'Assassino Arno Dorian. Attraverso i ricordi di Rouille, Arno scoprì il coinvolgimento della Templare Marie Lévesque, incaricata di accaparrare il grano in arrivo in città per far morire di fame i cittadini.[2]

Caratteristiche e personalità[]

"Posso continuare tutto il giorno. Ma a te... resta sì e no un'ora. Due al massimo. O mezz'ora, se ci vado pesante. Quindi perché non andiamo dritto al sodo?"
―Rouille tortura un prigioniero, 1791.[src]
Massacri settembrini 4

Rouille applaude al discorso di Mirabeau.

A causa dei suoi umili origini, Rouille fu attratto dagli ideali su cui la rivoluzione fu costruita. Questo lo portò ad ammirare alcuni oratori politici come Mirabeau. Tuttavia, come molti altri cittadini, si lasciò trasportare dal fervore rivoluzionario lasciando che agisse la violenza e la crudeltà al posto della ragione e della diplomazia nel massacro dei nemici della rivoluzione.[2]

Inoltre provò piacere nel torturare le persone e nessuna pietà, mostrandolo durante l'interrogatorio con un prigioniero che dopo aver finito lo lancia giù da una finestra. La sua natura violenta e crudele raggiunse il suo apice durante i massacri di settembre ordinando ai suoi uomini i prigionieri e i carcerieri che li proteggevano dal massacro e provocando il guardiano della prigione del Grand Châtelet.[2]

Curiosità[]

  • La variante francese Frédéric deriva dal germanico Frithurik, composto dai termini frid (o fried, frithu) che significa "pace" e ric (o rik, rikja) che sta per "sovrano", "re", "signore", "potente". Il cognome Rouille, in francese, significa ruggine.
  • Il database dell'Abstergo Industries della voce di Rouille afferma che egli è morto alla prigione della Conciergerie, al posto del Gran Châtelet.
  • Rouille è l'unico membro della fazione Templare di Germain a non essere menzionato nel romanzo di Assassin's Creed: Unity.

Galleria[]

Note[]

  1. 1,0 1,1 1,2 1,3 Assassin's Creed: Unity - Database: Frédéric Rouille
  2. 2,0 2,1 2,2 2,3 2,4 2,5 2,6 2,7 Assassin's Creed: Unity

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