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"[...] Dobbiamo garantire al nostro popolo spazio per crescere e prosperare. Questo significa che ci occorre terra. I francesi lo capiscono e cercano di arginare la conquista. Circondano il nostro territorio, erigono forti e stringono alleanze [...]"
―Edward Braddock spiega i motivi della guerra nelle colonie, 1755[src]

La Guerra franco-Indiana è stato un un conflitto militare durato tra il 1754 e il 1763, dove Inghilterra e Francia, insieme ai loro rispettivi alleati, hanno combattuto per avere la supremazia delle colonie oltreoceano.

Fu il teatro su suolo nordamericano di una guerra combattuta sopratutto in Europa nota come Guerra dei sette anni. La Guerra franco-indiana si concluse con la vittoria della Gran Bretagna che assicurò la sopravvivenza delle Tredici Colonie e con la cessione della Francia ottenne la Nuova Francia, comprendente il Canada e tutti i territori francesi a est del Mississipi, mentre quelli oltre il fiume passarono alla Spagna.

Storia[]

Preludio[]

Verso la metà del XVIII secolo sia la Francia sia l'Inghilterra posero le loro mire espansionistiche verso la regione dell'Ohio, che se la contesero. Infatti i francesi costruirono vari forti sul confine mentre gli inglesi optarono per la diplomazia.

Altro territorio conteso fu la regione dell'Acadia, precedentemente francese, ma la sconfitta della Francia nella guerra di Successione Austriaca la portò a diventare una colonia inglese. Quindi, gli inglesi cercarono di colonizzarl. I francesi risposero con la costruzione di forti lungo i confini e supportando le scorribande dei loro alleati indiani su quei territori.

Gli inizi della guerra[]

In Acadia incominciarono dei piccoli scontri tra i franco-indiani e gli inglesi, ma nella valle dell'Ohio, Il colonnello George Washington fu incaricato dal governatore della virginia di porre testa ai distaccamenti francesi. Nel mentre i francesi poco dopo aver terminato la costruzione di Fort Duquesne, fecero partire una piccola spedizione per il governatore della Virginia, che dovevano recargli un messaggio in cui si richiedeva il ritiro delle truppe inglesi dalla regione. Sfortunatamente, la spedizione venne intercettata e annientata da George Washington. Alcuni dei prigionieri vennero liberati e riferirono l'accaduto ai loro superiori. Poco tempo dopo, da Fort Duquesne partì un'altra spedizione che contava varie centinaia di unità tra francesi e indiani. Washington, aspettandosi una forte rappresaglia, costruì un forte (Fort Necessity), rinforzandosi con altri soldati inglesi e indiani. A causa della sua posizione svantaggiosa, i francesi assediarono facilmente il forte, portando alla quasi immediata resa degli inglesi.

Nello stesso anno il Gran Maestro Templare Haytham Kenway prese parte a questo conflitto, aiutando gli indiani. Nel 1755 diede la caccia ad Edward Braddock, ex Templare che era intenzionato a guidare una spedizione per attaccare il Fort Duquesne, insieme anche al giovane George Washington, il quale tentò di salvare la vita del suo generale dal tentativo da parte di Haytham di uccidere Braddock. Quest'ultimo riuscì nell'intento con l'aiuto di una Kanien'kehá:ka, Kaniehti:io, la quale diede la possibilità al Gran Maestro di uccidere Braddock, bloccando Washington.[1]

All'inizio della guerra i francesi riportarono varie vittorie contro gli inglesi, grazie al supporto della Confraternita degli Assassini. Nel 1757, il generale George Monro, un Templare, era di stanza al Forte William Henry e in quello stesso anno venne assediato dai francesi di Louis-Joseph de Montcalm e dagli indigeni sotto il comando dell'Assassino Kesegowaase. George inviò una lettera a Shay Cormac, un ex Assassino, e una ad un generale inglese di un altro forte per chiedere rinforzi. Dato che l'ultima missiva non diede gli esiti sperati, Monro fu costretto ad accettare la resa consegnando il forte a Montcalm pur di salvare la vita dei suoi uomini. Durante il tragitto verso Fort Edward, Monro incontrò il suo amico Shay. Quest'ultimo aiutò Monro e i suoi uomini a neutralizzare gli indiani di Kesegowaase che, scontenti dell'approccio pacifico di Montcalm, decisero di organizzare un'imboscata ai danni degli inglesi. Shay riuscì a scortare Monro e i suoi soldati in salvo nella sua nave, la Morrigan, ma vennero inseguiti da Kesegowaase e i suoi alleati, quindi Jack Weeks lanciò un barile di polvere da sparo mentre Shay sparò ferendo l'indiano.[2]

Tempo dopo, Shay e Gist incontrarono Monro e Weeks vicino ad Albany. Quest'ultimi informarono la coppia che Kesegowaase stava organizzando un attacco contro Albany, alla conquista di Fort Frederick. Quindi, decisero di liberare le poche tribù indiane minacciate dai soldati di Kesegowaase per ottenere eventuali aiuti contro i francesi. Liberati gli indiani, Shay navigò fino ad Albany, assediata dai francesi. Raggiunto Fort Frederick, Shay ordinò a Monro di ritirarsi sulla sua nave mentre lui avrebbe coordinato le difese del forte. Nel mentre alcuni francesi insieme a kesegowaase riuscirono a salire i bastioni incominciando a dare battaglia agli inglesi. Shay ferisce mortalmente l'Assassino, dal quale seppe che Monro era morto per mano dell'Assassino Liam O'Brien. Shay cercò di salvare il colonello, ma senza successo.

L'anno dopo gli inglesi ricevettero nuovi rinforzi e grazie all'abilità di alcuni generali riuscirono a svoltare la guerra volgendola a loro favore ottenendo vittorie contro i francesi. A giugno del 1758 Shay incontrò James Cook, il quale gli offrì di governare la sua nave, la HMS Pembroke, durante la battaglia di Louisbourg. La battaglia fu vinta dagli inglesi nonostante la presenza dell'Assassino Adéwalé e della sua temibile nave Experto Crede dalla parte dei francesi. Ciò permise gli inglesi di avanzare fino al Quebec, dove riuscirono a sconfiggere costantemente i francesi conquistando Quebec e Montréal.

Conclusione[]

La conquista del Canada francese portò all'inevitabile sconfitta della Francia nella guerra franco-indiana che si concluse ufficialmente durante La Pace di Parigi, un trattato firmato tra i partecipanti alla guerra il 10 febbraio 1763. Di conseguenza, la Francia perse la maggior parte di tutti i suoi possedimenti in Nord America, passati tutti sotto il controllo inglese. Tuttavia, i territori francesi a ovest del fiume Mississippi vennero ceduti attraverso il trattato di Fontainebleau del 1762 al regno di Spagna.[3]

Note[]

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