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"Questo paese è la mia occasione. Un paese che si chiama Jackdaw, dove io conosco tutti e tutti conoscono me e si lavora insieme. Non sempre in armonia, ma teniamo tutto a galla."
―Adéwalé sulla Jackdaw ad Edward Kenway, 1717[src]
Jackdaw

La Jackdaw ancorata a Great Inagua.

La Jackdaw, varata con il nome di El Dorado, è stato il brigantino del pirata gallese Edward Kenway, nonché la nave ammiraglia della sua flotta, nel periodo in cui operò come pirata e poi come Assassino nelle Indie Occidentali, dal 1715 al 1723.

Storia[]

Requisizione[]

"Ho deciso, Adé. La chiamerò Jackdaw. È il nome di un uccello che adoravo da ragazzino, a Swansea."
―Edward ad Adéwalé dopo la fuga dalla flotta del tesoro spagnola[src]

Non si hanno notizie riguardanti la Jackdaw prima del 1715, anno in cui divenne parte della flotta del tesoro incaricata di trasportare le ricchezze acquisite dalla Spagna nelle colonie americane fino alla madrepatria. Il 30 luglio del 1715, su una delle navi della flotta del tesoro in partenza dalla città di L'Avana e diretta a Siviglia erano tenuti prigionieri il pirata Edward Kewnay ed il bucaniere Adéwalé. Intenzionati a fuggire, i due si liberarono insieme dalle catene che li tenevano bloccati e misero fuori combattimento le guardie incaricate di controllare i prigionieri.[1]

La flotta del tesoro 9

Edward osserva i danni riportati dalla Jackdaw nella tempesta.

Dopodiché, sfruttando la confusione tra i marinai spagnoli creata dalla tempesta in arrivo sulla flotta, i due uomini liberarono i numerosi pirati tenuti prigionieri sulle diverse navi, radunandosi poi tutti insieme sul brigantino El Dorado. Edward e Adéwalé guidarono i compagni appena radunati nella gestione della nave, che utilizzarono per sfuggire alle navi spagnole della flotta del tesoro, sfruttando anche a loro vantaggio le alte onde provocate dalla tempesta.[1]

Dopo aver condotto la nave fuori dalla tempesta ed aver seminato le navi spagnole inseguitrici, Edward decise di tenerla per sé, ribattezzandola Jackdaw in onore di un uccello che adorava da ragazzo quando viveva a Swansea, e quindi autoproclamandosene capitano. In quella stessa occasione, Adéwalé decise di seguire l'uomo nella sua ricerca di ricchezza e si offrì come suo quartiermastro, consapevole del fatto che il resto della ciurma non lo avrebbe mai accettato come capitano a causa del colore della sua pelle.[1] La Jackdaw fece così tappa su Abaco Island, dove la ciurma ne approfittò per fare provviste e per riparare la nave dai danni subiti durante la rocambolesca fuga dalla flotta del tesoro spagnola. Dopodiché, il brigantino proseguì per la città di Nassau, dove Edward sperava di trovare il necessario per cominciare la sua nuova carriera di pirata.[2]

Pirateria[]

Hornigold: Non male la tabacchiera che hai lì.
Edward: Mi sembri astioso, Hornigold. È invidia? Perché è più grossa della tua?
―Hornigold ed Edward sulla Jackdaw[src]
Sventola la bandiera nera 2

Il Jolly Roger della Jackdaw.

Raggiunta Nassau, Edward ed Adéwalé reclutarono nuovi marinai per ampliare la ciurma della Jackdaw, cercando nella taverne e liberandone alcuni tenuti prigionieri dai soldati inglesi.[3] Dopodiché, grazie all'aiuto di Benjamin Hornigold, capitano pirata amico di Edward, la Jackdaw compì le sue prime scorrerie, abbordando e derubando alcune golette spagnole. Grazie al denaro guadagnato con questi atti di pirateria, Edward poté acquistare nuovi armamenti per la Jackdaw nel porto di Salt Key Bank,[4] dove inoltre l'amico Edward Thatch gli donò il Jolly Roger, la bandiera nera simbolo della libertà dei pirati dai governi delle potenze coloniali europee.[5]

Successivamente, Edward utilizzò la Jackdaw per recarsi a Cat Island, dove lui e la sua ciurma derubarono il magazzino di una piantagione di zucchero appartenente al ricco possidente terriero Peter Beckford.[6] Dopodiché, Edward e Thatch sfruttarono la Jackdaw per pedinare El Arca del Maestro, un grosso galeone spagnolo che avevano intenzione di posizionare nei pressi del porto di Nassau come prima difesa per un eventuale attacco inglese alla città pirata.[7] Una volta raggiunta l'isola di Great Inagua, Edward comprese che la nave apparteneva al Templare Julien DuCasse; decise così di infiltrarsi sull'isola, dove riuscì a raggiungere ed assassinare l'uomo, conquistando così il suo galeone per la repubblica pirata ed il suo covo presente sull'isola, che decise di tenere per sé. Da quel momento, la Jackdaw divenne la nave ammiraglia della flotta pirata di Edward, che sfruttò il rifugio di Great Inagua come basa operativa.[8]

Tempo dopo, nel 1716, Edward utilizzò la Jackdaw per recarsi nell'antica città maya di Tulum, dove era stato invitato dall'amico James Kidd che gli avrebbe fornito preziose informazioni sull'Osservatorio, un misterioso luogo di cui Edward era alla ricerca.[9] Il villaggio degli Assassini di Tulum venne però in quello stesso periodo attaccato dagli uomini dello schiavista olandese Laurens Prins, che fecero prigionieri numerosi membri degli Assassini oltre che quasi tutti i marinai della Jackdaw. Edward, con l'aiuto di Kidd e dell'Assassino Ah Tabai, riuscì tuttavia a liberare i suoi uomini e a riprendere il mare a bordo del suo brigantino.[10]

I forti 7

La Jackdaw assalta il forte di Punta Guarico.

Nel gennaio del 1717, Edward raggiunse a bordo della Jackdaw il forte spagnolo di Punta Guarico dopo aver saputo dai pirati Charles Vane e Jack Rackham che il governatore di Cuba Laureano Torres y Ayala stava per trasferire da lì una grossa quantità di oro. La Jackdaw assediò così il forte, distruggendone le difese e permettendo ad Edward ed al suo equipaggio di prenderne possesso. Il pirata scoprì così da Torres in persona che l'oro era destinato a pagare il riscatto del Saggio noto come Roberts, l'unico a conoscenza della posizione dell'Osservatorio, catturato da Prins.[11] Edward salpò quindi con la Jackdaw per Kingston,[12] dove individuò e successivamente assassinò Prins, senza però riuscire a parlamentare con Roberts sulla posizione dell'Osservatorio.[13]

L'anno successivo, nel 1718, la città di Nassau venne colpita da una grave epidemia, che Edward ed i compagni pirati decisero di debellare. Edward raggiunse così Thatch nel luogo dove tre anni prima era affondata la flotta del tesoro spagnola a bordo della Jackdaw, sperando di trovare dei medicinali per i cittadini di Nassau tra i relitti. Sfruttando la campana subacquea della Jackdaw, Edward esplorò i relitti delle navi sommerse, trovando però solo dei medicinali inutilizzabili.[14] Nei mesi successivi, Edward solcò il mare alla ricerca di medicinali, che intanto Thtach sperava di recuperare abbordando navi mercantili inglesi. Dopo l'ennesimo assalto, Thatch scoprì che le medicine erano preparate nella città di Charles-Towne, che poco tempo dopo assediò con la sua flotta in cambio di cure per Nassau.[15] L'uomo venne raggiunto da Edward, che sfruttò le scarse dimensioni della Jackdaw per pedinare delle piccole imbarcazioni militari tra la vegetazione della palude nei pressi della città assediata. Il pirata riuscì così ad infiltrarsi in città ed a recuperare i medicinali necessari a curare i cittadini malati di Nassau.[16]

Perché andarci piano 12

La Jackdaw abbandona Ocracoke.

Nel luglio del 1718, la marina militare britannica bloccò il porto di Nassau, impedendo così a qualunque imbarcazione di entrarvi o di uscirne, con lo scopo di obbligare i pirati presenti in città a restituire la sovranità della colonia alla madrepatria inglese.[17] Intenzionati a non sottostare alle richieste, Edward, Vane e Rackham sfruttarono il Royal Phoenix di quest'ultimo per sfondare il blocco navale, fuggendo poi da Nassau a bordo della Jackdaw e del Ranger.[18] Gli uomini raggiunsero a bordo dei loro brigantini Ocracoke, dove Thatch aveva deciso di ritirarsi a vita privata. In quel momento, tuttavia, l'insediamento venne attaccato dalla Royal Navy, che affondò tutte le navi pirata ed uccidendo tutti i pirati presenti, compreso Thatch. Solo la Jackdaw ed il Ranger riuscirono a sfuggire al bombardamento inglese.[19]

Rimasti senza una patria da difendere, Edward e Vane decisero di allearsi nella ricerca del Saggio. I due si misero alla caccia della Royal African Pearl per avere notizie della Princess, nave su cui il ricercato Saggio era imbarcato. Dopo aver abbordato il galeone ed aver ricevuto le informazioni necessarie, Rackham annunciò ad Edward e Vane l'ammutinamento dei loro equipaggi; l'uomo prese così possesso della Jackdaw ed abbandonò Edward e Vane a bordo del Ranger pesantemente danneggiato nei pressi di Isla Providencia.[20]

Dopo mesi passati sull'isola, Edward riuscì a fare ritorno a Great Inagua, dove riprese possesso della Jackdaw grazie all'aiuto di Mary Read e di Adéwalé. Il brigantino venne così condotto a Kingston, dove Edward scoprì che i Templari, a cui Hornigold si era unito, avevano individuato il Saggio a Príncipe e che avevano già inviato un paio di uomini a catturarlo.[21] Edward condusse così la Jackdaw a Príncipe, dove riuscì a salvare Roberts dai Templari sulle sue tracce, guadagnandosi la sua fiducia.[22]

Morte e distruzione 1

La Jackdaw a fianco del Royal Fortune di Roberts.

La Jackdaw venne successivamente utilizzata dai due nuovi alleati per infiltrarsi in una flotta portoghese con lo scopo di requisirne la nave ammiraglia, su cui erano caricati dei cubi di cristallo di particolare interesse per Roberts, che successivamente tenne la nave conquistata per sé.[23] Dopodiché, Edward utilizzò la Jackdaw per inseguire ed affondare la goletta di Hornigold, che si era messo sulle sue tracce per conto dei Templari. Dopo aver costretto il suo vecchio amico a naufragare nelle Santanillas, Edward lo raggiunse e lo assassinò, liberando la strada per sé e per Roberts per l'Osservatorio.[24]

Edward si recò a Long Bay insieme a Roberts, che gli mostrò l'Osservatorio. Tuttavia, recuperato il tesoro nascosto al suo interno, il Saggio tradì il suo alleato. Adéwalé guidò così la Jackdaw e la sua ciurma lontano da Long Bay e dagli uomini di Roberts, abbandonando Edward, che venne successivamente venduto alle autorità inglesi e rinchiuso nella prigione di Port Royal.[25] Dopo quasi un anno, Edward, fuggito di prigione, rincontrò a Kingston Adéwalé, che gli restituì il comando della Jackdaw. In quell'occasione però Adéwalé dichiarò la sua intenzione di non voler più essere il quartiermastro di Edward e di volersi unire all'Ordine degli Assassini.[26]

Unione agli Assassini[]

Jennifer: Posso guidare la barca?
Edward: Barca? Non vedo barche qui. E tu?
Jennifer: Uff, la nave, ovviamente!
—Edward e la figlia Jennifer durante il viaggio verso l'Inghilterra[src]

Comprendendo le ragioni dell'amico, Edward raggiunse Tulum, dove chiese perdono ad Ah Tabai per le sue colpe ed il permesso di aiutare l'Ordine degli Assassini.[27] Nel 1721, così, Edward ricevette l'incarico di individuare ed assassinare Rogers, Roberts e Torres. La Jackdaw ricevette inoltre un nuovo Jolly Roger recante lo stemma degli Assassini ed Adéwalé venne sostituito nel ruolo di quartiermastro da Anne Bonny, pirata amica di Edward.[28]

Sfortuna reale 3

La Jackdaw all'inseguimento del Royal Fortune.

Edward condusse il suo brigantino a Kingston, dove ferì gravemente Rogers, che rivelò la posizione di Roberts: l'isola di Príncipe.[28] La Jackdaw fece quindi rotta per l'Africa, dove Edward riuscì ad abbordare il Royal Fortune di Roberts e successivamente ad assassinare l'uomo.[29] L'Assassino si recò quindi a L'Avana, dove scoprì che Torres si era recato all'Osservatorio.[30] La Jackdaw venne quindi condotta nuovamente a Long Bay, dove Edward assassinò Torres, ponendo fine al dominio Templare nelle Indie Occidentali.[31]

Edward utilizzò quindi la Jackdaw per fare ritorno a Great Inagua, dove decise di ritirarsi dalla pirateria, donando il suo covo agli Assassini presenti nelle Indie Occidentali. Lì, nel 1722, accolse inoltre la figlia che aveva appena scoperto di avere, Jennifer Scott, con cui intraprese il viaggio di ritorno verso l'Inghilterra a bordo della Jackdaw.[32] Dopo aver fatto una breve tappa nelle isole Azzorre, la Jackdaw raggiunse il canale di Bristol, dove Edward ammainò il Jolly Roger, che ripose in uno scrigno nella cabina del capitano, ed issò la Red Ensign per poter accedere al porto.[33]

Due giorni dopo, Edward utilizzò la Jackdaw e la sua ciurma come aiuto nel tentativo di assassinare Matthew Hague. L'ex pirata imprigionò l'uomo sulla sua stessa nave, la Charlotte, mentre la ciurma della Jackdaw iniziò a caricarvi sopra barili pieni di catrame che avrebbero poi utilizzato per incendiarla. Edward ed i suoi uomini vennero tuttavia interrotti dal primo ministro Robert Walpole, che tentò di contrattare la pace tra l'Assassino ed il Templare. Al termine della discussione, Edward accettò di liberare Hague in cambio del perdono dei suoi atti di pirateria e del dono di alcune proprietà a Londra.[33]

Non è chiaro cosa accadde alla Jackdaw nel periodo successivo, durante gli ultimi anni di vita di Edward a Londra. Si sa però che fece ritorno prima del 1735 nelle Indie Occidentali, dove affondò per cause sconosciute al largo dell'isola di Hispaniola. Successivamente, Adéwalé, ormai divenuto un Assassino, individuò il relitto della nave di cui era stato quartiermastro diversi anni e ne recuperò la polena.[34]

Conflitti rilevanti[]

Sfortuna reale 4

La Jackdaw abborda il Royal Fortune di Roberts nei pressi di Príncipe.

Tra il 1715 ed il 1721, la Jackdaw prese parte ad alcuni degli scontri navali che segnarono la fine del periodo noto con il nome di età dell'oro della pirateria. Era infatti presente nella baia di Ocracoke il 22 novembre del 1718, il giorno in cui l'accampamento pirata venne attaccato dalla marina militare britannica, provocando la morte del noto pirata Edward Thatch e l'affondamento della sua nave ammiraglia, la Queen Anne's Revenge.[19] Fu inoltre la responsabile del pesante danneggiamento della goletta del noto corsaro poi cacciatore di pirati Benjamin Hornigold, il Benjamin, che fece naufragio nelle isole Santanillas, dove poi l'uomo fu ucciso da Edward Kenway.[24] Infine, la Jackdaw prese parte allo scontro tra il Royal Fortune, il galeone del noto pirata Bartholomew Roberts, e la marina militare spagnola nei pressi dell'isola di Príncipe, dove il pirata perse poi la vita per mano dello stesso Edward.[29]

Durante la sua carriera da pirata, Edward guidò la Jackdaw all'assalto di diverse fortificazioni costiere presenti nelle Indie Occidentali, che i suoi uomini utilizzarono poi come basi operative per assaltare le navi di passaggio. Di particolare nota sono inoltre le vittorie che la Jackdaw riportò contro le più potenti ed armate navi delle marine militari britannica e spagnola presenti nelle Indie Occidentali; il brigantino di Edward Kenway riuscì infatti ad affondare la El Impoluto, La Dama Negra, la HMS Prince e le due navi gemelle Royal Sovereign ed HMS Fearless. La fama di Edward di corsaro spinse quindi alcuni uomini facoltosi, in particolare l'uomo d'affari olandese Milo van der Graaff, ad assoldare lui e la sua Jackdaw per affondare per loro conto numerose navi mercantili concorrenti.[35]

Caratteristiche[]

Medicine sommerse 3

Edward utilizza la campana subacquea.

La Jackdaw era lunga 60 metri, alta 48.5 metri e larga 11.9 metri ed era dotata di ventisei vele. All'apice della sua carriera da pirata, Edward armò la Jackdaw con quarantasei cannoni da bordata, che potevano essere caricati con diverse tipologie di munizioni come palle classiche in lega di ferro, palle incatenate e palle infiammabili, quattro cannoni girevoli e due mortai. Presenti erano anche dei barili infiammabili, utilizzati per rallentare le navi inseguitrici. A completare gli armamenti del brigantino, uno sperone navale in grado di infliggere grandi danni a qualunque imbarcazione. Il possesso di questo vasto arsenale resero la Jackdaw un brigantino dalle caratteristiche uniche nelle Indie Occidentali, in grado di ingaggiare lo scontro contro qualsiasi altra nave.[35]

La Jackdaw era inoltre in possesso di una grande stiva che le permettevano di trasportare una grande quantità di palle di cannone classiche, ben centosessanta barili infiammabili, venticinque palle di cannone infiammabili e venti colpi di mortaio. Oltre a ciò, la Jackdaw era in grado di trasportare merci da scambiare per un totale di duemila unità di zucchero, rum, tessuto, legname e metallo. Il brigantino era inoltre in possesso di una campana subacquea, che Edward utilizzava come fonte di ossigeno per le esplorazioni dei relitti delle navi affondate nelle Indie Occidentali, ancora piene di scrigni contenenti materiali ricchezze. Presente era inoltre una barca a remi, che Edward e la sua ciurma utilizzavano soprattutto per avvicinarsi agilmente agli animali marini da cacciare con l'arpione, come squali, orche e balene. L'albero maestro della Jackdaw era inoltre dotato di un sistema di contrappesi che Edward sfruttava per salirvi e scendervi rapidamente. La ciurma del brigantino era inoltre solito posizionare sugli alberi e sul ponte della funi da sfruttare per raggiungere rapidamente i ponti delle navi abbordate per cogliere gli equipaggi nemici di sorpresa.[35]

Ciurma[]

Un pazzo 1

Edward parla ai suoi uomini.

La Jackdaw aveva ampi alloggi per la ciurma in grado di ospitare un massimo di quaranta uomini. Nel corso della sua carriera da capitano, Edward reclutò diversi uomini in maniera piuttosto varia. La prima ciurma della Jackdaw era infatti costituita da uomini tenuti prigionieri sulle navi della flotta del tesoro spagnola e dai soldati britannici a Nassau. Successivamente, Edward reclutò uomini nelle varie taverne presenti nelle Indie Occidentali e accolse nella sua ciurma i membri degli equipaggi delle navi affondate e catturate.[35] A causa di ciò, gli uomini sotto il comando di Edward a bordo della Jackdaw erano provenienti da diversi parti del mondo, quali Inghilterra, Spagna, Italia, Germania, dall'Africa e dal Sud America.[33]

I membri della ciurma della Jackdaw furono:

  • Edward Kenway - Capitano (30 luglio 1715 - 23 novembre 1718; 1719 - 1723)
  • Jack Rackham - Capitano (23 novembre 1718 - 23 gennaio 1719)
  • Adéwalé - Quartiermastro (30 luglio 1715 - 1721)
  • Anne Bonny - Quartiermastro (1721 - 1722)
  • Hanley - Quartiermastro (1722)
  • Birtwistle - Nocchiere (1722)
  • Numerosi pirati dal nome sconosciuto

Curiosità[]

  • "Jackdaw" è il nome inglese della taccola, un corvide.
    • Come molti altri riferimenti all'Ordine degli Assassini che coinvolgono dei volatili, la taccola è un piccolo volatile appartenente alla famiglia dei corvi. Inoltre, il colore nero delle piume dell'animale può essere un riferimento alla pirateria, associata solitamente a tale colore.
    • La taccola è inoltre l'animale presente sulla polena della nave.
  • Darby McDevitt ha confermato che il nome della nave è un riferimento alla fiaba di Esopo Il corvo che voleva imitare l'aquila, in inglese The eagle and the jackdaw,[36] recitata integralmente all'interno del ricordo "Delirio".
  • Durante il furto della Nosso Senhor de Compreensão è possibile osservare la Jackdaw e scoprire che è di livello 45.
  • Completamente spiegate, le vele della Jackdaw si estendono orizzontalmente molto meno di quelle degli altri brigantini presenti nel gioco, ricordando più il piano velico di una fregata.
  • La Jackdaw presenta cannoni anche sul ponte di coperta, il che non avviene nella realtà in quanto intralcia le manovre e sbilancia la nave durante il rollio; la svista è stata ignorata in quanto espediente per mostrare la progressione degli armamenti. La stessa cosa avviene anche per la Morrigan e l'Aquila.
  • Nella realtà, una nave da 46 cannoni come la Jackdaw sarebbe considerata una fregata di quinta classe secondo la classificazione delle navi della Royal Navy.

Galleria​[]

Note[]

  1. 1,0 1,1 1,2 La flotta del tesoro - Assassin's Creed IV: Black Flag
  2. Capitano alle prime armi - Assassin's Creed IV: Black Flag
  3. Personale cercansi - Assassin's Creed IV: Black Flag
  4. Bottini e saccheggi - Assassin's Creed IV: Black Flag
  5. Sventola la bandiera nera - Assassin's Creed IV: Black Flag
  6. La canna da zucchero e i suoi frutti - Assassin's Creed IV: Black Flag
  7. Difese solide - Assassin's Creed IV: Black Flag
  8. Un pazzo - Assassin's Creed IV: Black Flag
  9. Nulla è reale... - Assassin's Creed IV: Black Flag
  10. Sconfitti e in minoranza - Assassin's Creed IV: Black Flag
  11. I forti - Assassin's Creed IV: Black Flag
  12. Un uomo d'affari - Assassin's Creed IV: Black Flag
  13. Senza uomini - Assassin's Creed IV: Black Flag
  14. Medicine sommerse - Assassin's Creed IV: Black Flag
  15. L'avvocato del diavolo - Assassin's Creed IV: Black Flag
  16. L'assedio di Charles-Towne - Assassin's Creed IV: Black Flag
  17. Chiediamo udienza - Assassin's Creed IV: Black Flag
  18. Il brulotto - Assassin's Creed IV: Black Flag
  19. 19,0 19,1 Perché andarci piano? - Assassin's Creed IV: Black Flag
  20. Bastardi vanagloriosi - Assassin's Creed IV: Black Flag
  21. Pensa che sorpresa - Assassin's Creed IV: Black Flag
  22. La fiducia va meritata - Assassin's Creed IV: Black Flag
  23. La scommessa di Black Bart - Assassin's Creed IV: Black Flag
  24. 24,0 24,1 Morte e distruzione - Assassin's Creed IV: Black Flag
  25. L'Osservatorio - Assassin's Creed IV: Black Flag
  26. Delirio - Assassin's Creed IV: Black Flag
  27. ...Tutto è lecito - Assassin's Creed IV: Black Flag
  28. 28,0 28,1 Non più governatore - Assassin's Creed IV: Black Flag
  29. 29,0 29,1 Sfortuna reale - Assassin's Creed IV: Black Flag
  30. Sangue nero - Assassin's Creed IV: Black Flag
  31. In frantumi - Assassin's Creed IV: Black Flag
  32. La fine - Assassin's Creed IV: Black Flag
  33. 33,0 33,1 33,2 Assassin's Creed: Black Flag
  34. Assassin's Creed IV: Black Flag - Grido di libertà
  35. 35,0 35,1 35,2 35,3 Assassin's Creed IV: Black Flag
  36. Tweet di Darby McDevitt

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