- "Ho vissuto come una donna libera: da regina. Da regina dei pirati!"
- ―Jing Lang[src]
Jing Lang (1686 - 1717) è stata un consigliere diplomatico e una Templare cinese agli inizi del XVIII secolo. Un intrigo politico nel suo paese la portò a divenire una piratessa, acquisendo una notevole fama in questo ruolo.
Nel 2013, le sue memorie genetiche vennero utilizzate da una società sussidiaria delle Abstergo Industries come avatar per influenzare l'opinione pubblica attraverso la versione console dell'Animus con il nome di Orchidea.
Biografia[]
Giovinezza[]
Figlia di una coppia di ribelli, Jing Lang veniva descritta come una combattente nata. Fin da giovane iniziò a sviluppare un certo talento per la diplomazia e per le lingue, così come il gusto della scoperta e dell'avventura. I legami con la sua famiglia si rovinarono quando decise di sposare un uomo non approvato dal padre, il figlio di un generale della dinastia Qing, ma fu la sua adesione all'Ordine dei Templari che ruppe definitivamente i rapporti.[1]
Ricevette una posizione come consigliere diplomatico che svolse per qualche tempo finché non fu costretta a fuggire dalla Cina e a darsi alla pirateria a causa di un intrigo politico. Nel decennio successivo, viaggiò per il mondo, solcandone tutti i mari, e si creò una fama di donna brutale e crudele.[1] Nel frattempo, Jing continuò con le sue attività politiche, che la aiutavano a perseguire gli obiettivi dei Templari. Inoltre, i suoi viaggi la portarono a rapportarsi con i diversi riti dell'Ordine dei Templari, specificatamente quella presente nelle Indie occidentali. Quest'ultimo, infatti, ripagò la dedizione di Jing Lang affidandole la custodia di una delle cinque chiavi Templari.[2]
Il tesoro dei fratelli Travers[]
- Vance: Tesoro mio, è quasi fatta. Ho pagato un uomo. A breve la vita di Upton finirà e la mappa sarà nostra.
- Jing: Hai pagato un uomo? Nella vostra Bibbia, Caino paga un uomo' No! Caino ERA un uomo! "Viene nel campo." disse ad Abele, e poi lo uccise. Non chiese ad un altro di brandire l'ascia al suo posto!
- ―Jing critica la vigliaccheria di Vance, 1717[src]
Nel luglio del 1715, il Gran Maestro Laureano Torres y Ayala ricevette una mappa, consegnatagli da Edward Kenway, che descriveva nel dettaglio i vari rifugi degli Assassini presenti nelle Indie occidentali.[3] A Jing, insieme ad altri agenti Templari, fu assegnato il compito di localizzare i capi dei rifugi ed eliminarli. Nel 1717, Jing individuò i capi del rifugio di Nassau, i fratelli Upton e Vance Travers, ma si lasciò distrarre dalla mappa del tesoro che i due fratelli si erano divisa e nascosta.[4]
Successivamente, Jing entrò in contatto con i due fratelli attraverso la loro impresa di contrabbando e sedusse Vance, facendogli credere che fosse innamorata di lui. Quindi, convinse l'Assassino ad uccidere il fratello Upton, tradendo la sua Confraternita, e di impossessarsi della sua metà della mappa del tesoro.[5]
Tuttavia, Jing divenne impaziente a causa del fatto che Vance non riuscisse ad uccidere il fratello. Durante uno dei loro incontri a Nassau, lei lo ammonì per questo affermando che la sua lealtà lo stava rendendo debole. Vance cercò di incontrare il suo favore informandola che aveva appena pagato un uomo per uccidere Upton, ma lei si mostrò comunque contrariata ritenendo fosse migliore che lui uccidesse il fratello di persona e citò per l'occasione Caino e Abele. Alla fine, l'uomo pagato da Vance stava già agendo e solamente il tempestivo intervento di Edward Kenway, che avendo origliato la conversazione, assassinò l'uomo, salvò la vita ad Upton.[4]
Morte[]
- "Impossibile! La regina dei pirati, Jing Lang, uccisa da una falsa mappa. Sono stata arrogante."
- ―Jing commenta le sue azioni, 1717[src]
Jing e Vance decisero successivamente di riorganizzarsi in una palude alla periferia di Nassau. Purtroppo, i due non erano al sicuro e Jing fu testimone dell'omicidio di Vance da parte di Edward Kenway, che agiva per ordine del fratello. Non volendo fare la stessa fine di Vance, Jing cercò la fuga, ma venne comunque raggiunta da Kenway che la assassinò.[6]
Nei suoi ultimi momenti di vita, Jing rivelò ad Edward che era morta per la propria arroganza. Prima di esalare l'ultimo respiro, sostenne, che era già riuscita a rubare entrambe le metà della mappa del tesoro e che le aveva consegnate a suo marito.[6]
Ultime parole[]
- Jing: Impossibile! La regina dei pirati, Jing Lang, uccisa da una falsa mappa. Sono stata arrogante.
- Edward: Davvero?
- Jing: Sì, ho rubato quella vera. Le due metà. Ce l'ha mio marito.
- Edward: Tuo marito?
- Jing: Un uomo migliore di tutti loro.
Curiosità[]
- Secondo il concept artist Johan Grenier, Jing è ispirato alla figura di Ching Shih, una famigerato piratessa cinese che terrorizzava il mar Cinese Meridionale con la sua armata di pirati all'inizio del XIX secolo.
- Jing è la traslitterazione pinyin di più cognomi cinesi, il cognome esatto in questo caso è sconosciuto. Allo stesso modo, Lang è una traslitterazione di varie parole omofoniche del mandarino. Tuttavia, il titolo del suo Avatar Animi indica che il suo nome potrebbe forse essere 蘭, che significa "orchidea", sebbene sia correttamente traslitterato come Lán.
Galleria[]
Apparizioni[]
Fonti[]
- ↑ 1,0 1,1 Assassin's Creed IV: Black Flag - Database: Jing Lang
- ↑ Assassin's Creed IV: Black Flag
- ↑ Assassin's Creed IV: Black Flag - Il signor Walpole, giusto?
- ↑ 4,0 4,1 Assassin's Creed IV: Black Flag - L'altro fratello
- ↑ Assassin's Creed IV: Black Flag - Fratello, dove sei?
- ↑ 6,0 6,1 Assassin's Creed IV: Black Flag - Regina dei pirati, re degli sciocchi