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"Pistole, spade, cannoni, granate. Tutto ciò che può uccidere, è la mia specialità!"
―Julien DuCasse riguardo alla sua carriera da trafficante d'armi, luglio 1715[src]

Julien DuCasse (1682 - Settembre 1715) è stato un trafficante d’armi francese e, in segreto, un membro del rito caraibico dell'Ordine dei Templari. Possedeva un nascondiglio segreto a Great Inagua, che usava per portare avanti i suoi traffici commerciali e Templari.

Corsaro e mercenario esperto, DuCasse venne introdotto nell'Ordine da Laureano Torres y Ayala, Gran Maestro del rito caraibico. Dimostrandosi ben presto una risorsa, DuCasse divenne il braccio destro di Torres nonché il principale fornitore di armi e munizioni dei Templari.

Biografia[]

Primi anni di vita[]

Julien DuCasse è nato a Montpellier, in Francia, nel 1682. Julien prese il mare in giovane età per seguire le orme dello zio, Jean-Baptiste du Casse, insieme al quale partecipò alla guerra di successione spagnola. Nonostante combattesse per i francesi e, quindi, anche per il re Filippo V di Spagna e gli spagnoli che favorivano la sua incoronazione, Julien sviluppò un senso di disgusto per il malcostume vigente all'epoca in cui l'appartenenza a una famiglia contava molto più del merito. Durante questo periodo, Julien diventò anche un ottimo tiratore.[1]

Nel 1704, DuCasse decise di disertare dalla Marine nationale prima che quest'ultima si impegnasse nella battaglia di Vélez-Málaga e, in cerca di fortuna, viaggiò verso il Nuovo Mondo. Inizialmente si unì ad alcuni mercanti di schiavi in Africa, dove poté trarre un modesto guadagno. Purtroppo, non riuscì a sviluppare la crudeltà e il distacco necessari per continuare con questo lavoro. Quindi un anno dopo partì per le Indie occidentali alla ricerca di una nuova attività.[1]

Nei successivi dieci anni, DuCasse fece fortuna come mercenario, lavorando per chiunque fosse disposto a pagarlo. In questo modo entrò in contatto con il governatore di Cuba, Laureano Torres y Ayala, in cui trovò un amico e confidente.[1]

Membro dei Templari[]

"Finalmente riuniti. E che compagine europea... Inghilterra, Francia, Spagna... Cittadini di imperi tristi e corrotti."
―Torres a DuCasse, Rogers e Kenway, luglio 1715[src]

Nel luglio 1715 a Cuba, DuCasse, Woodes Rogers e Duncan Walpole organizzarono un incontro con Torres, durante il quale sarebbero stati introdotti ufficialmente nell'Ordine. Du Casse e Rogers, quindi, soggiornarono nella dimora del governatore all'Avana in attesa dell'arrivo di Duncan Walpole. Purtroppo si ritrovarono ad aspettare più del previsto, poiché l'uomo che credevano fosse Duncan Walpole giunse con una settima di ritardo. In realtà, l'uomo che si unì a loro era il pirata Edward Kenway che aveva assunto l'identità di Duncan dopo averlo ucciso, per poi reclamare la ricompensa a lui promessa.[2]

Il signor Walpole, giusto 3

DuCasse si presenta ad Edward Kenway.

Dopo le presentazioni, DuCasse, Rogers e Kenway, in attesa che Torres li ricevesse, decisero di trascorrere un po' di tempo in una sessione di tiro al bersaglio. Dopo che Kenway completò la sfida lanciatagli da Rogers, DuCasse notò l'assenza delle lame celate di "Duncan", quindi Edward spiegò che le precedenti in suo possesso erano state distrutte. DuCasse, allora, gentilmente mostrò a "Duncan" uno scrigno contenente la sua piccola collezione di lame celate ottenuta dagli Assassini morti, dando all'ospite la possibilità di sceglierle. Di conseguenza, Edward ne equipaggiò due.[2]

Subito dopo, DuCasse e Rogers invitarono "Duncan" a mostrare le sue abilità nelle tecniche di assassinio; grazie alle proprie abilità di corsa acrobatica, Kenway riuscì in qualche modo ad imitare queste tecniche con facilità. Successivamente, i tre si incontrarono con Torres, il quale si mise ad esaminare le fiale di sangue ricevute da "Duncan". Poi, Torres accompagnò i tre ospiti ad un gazebo, dove consegnò ai presenti gli anelli Templari introducendoli ufficialmente all'interno dell'Ordine.[2]

Il signor Walpole, giusto 9

DuCasse e gli altri vengono introdotti nell'Ordine.

Dopodiché, Torres spiegò ai neo Templari dei suoi piani per localizzare l'Osservatorio, aiutati in questo dal Saggio John Roberts, un sito della Prima Civilizzazione il cui potere avrebbe favorito gli obiettivi dei Templari per il Nuovo Ordine Mondiale. DuCasse mostrò comunque il suo scetticismo a proposito del Saggio, sottolineando che era da quarantacinque anni che nessuno vedeva un Saggio, anche se Torres lo rassicurò dichiarando fossero certi. Alla fine, i Templari brindarono ai loro piani per poi mettersi d'accordo per riunirsi il giorno successivo al Castillo San Salvador de la Punta e ritirarsi per la notte.[2]

La mattina dopo, DuCasse e gli altri Templari, andarono al porto per prendere in custodia il Saggio mentre menzionarono che per entrare nell'Osservatorio era necessario il suo sangue. Purtroppo, mentre scortavano il prigioniero alla villa di Torres, il gruppo venne attaccato dagli Assassini, ma riuscirono a respingerli. Mentre Kenway catturò nuovamente il Saggio, che aveva tentato la fuga dopo essere stato liberato dagli Assassini. Con Rogers in partenza per l'Inghilterra, gli altri Templari decisero di imprigionare Roberts e interrogarlo il giorno dopo.[3]

Tuttavia, Roberts riuscì a scappare più tardi quella notte, lasciando dietro di sé una scia di corpi. Quando i Templari arrivarono alla prigione, trovarono invece "Duncan", che era appena arrivato con l'intenzione di liberare Roberts. Rendendosi conto che era un impostore, i Templari catturarono Kenway e lo imprigionarono in una delle navi della flotta spagnola del tesoro per spedirlo a Siviglia.[4]

Morte[]

" Rubare è il massimo della tua ambizione? Non riesci a capire il nostro obiettivo? Tutti gli imperi della terra, aboliti! Un mondo libero e puro, un mondo senza parassiti come te!"
―Le ultime parole di DuCasse, settembre 1715[src]

A seguito di questi eventi, DuCasse, guadagnatosi la fiducia di Torres, fu incaricato di garantire un flusso costante di armi, munizioni e oro nelle casse dei Templari. Oltre a questo fu nominato da Torres comandante di uno dei suoi galeoni più grandi, El Arca del Maestro, che DuCasse avrebbe frequentemente fatto attraccare nella baia dell'isola di Great Inagua, il suo rifugio.[5]

All'insaputa di DuCasse, tuttavia, Edward Kenway era riuscito a fuggire dalla nave della flotta del tesoro e inseguito cercò di requisire El Arca del Maestro, in modo che potesse essere utilizzato dai pirati a difesa di Nassau, sede della repubblica dei pirati. Per raggiungere questo obiettivo e, allo stesso tempo, impedire che i Templari venissero a sapere che fosse sopravvissuto al naufragio della flotta del tesoro, Kenway si infiltrò nell'isola e aggirò le guardie di DuCasse. Mentre DuCasse era impegnato nei preparativi di un altro viaggio, Kenway si arrampicò sul sartiame della nave, da dove assassinò dall'alto il Templare.[5]

Un pazzo 8

Gli ultimi momenti di DuCasse.

In fin di vita, DuCasse rimproverò l'ambizione e l'ignoranza mostrata dal pirata e lo definì un "parassita". Tuttavia, Kenway ignorò gli insulti del Templare e gli prese una chiave dal collo. Rifiutandosi di rispondere al suo assassino sulla funzione di quella chiave, DuCasse morì maledicendo Kenway.[5]

Successivamente, Kenway si appropriò del rifugio di DuCasse, rinnovando il villaggio e la villa. Inoltre, riuscì a raccogliere altre quattro chiavi Templari, le quali assieme a quella di DuCasse, permise a Kenway di ottenere una speciale armatura Templare.[6]

Ultime parole[]

Edward raggiunge Julien e lo ferisce mortalmente.

  • Edward: (Mostrandogli la lama celata) Ricordate il dono che mi faceste? Ecco, funziona benissimo.
  • DuCasse: Fils de putain! (Figlio di puttana!) Così audace e spavaldo, ma povero di spirito!

Edward spinge DuCasse, stendendolo sul ponte della nave.

  • Edward: Mi spiace tanto, amico, ma non posso rischiare che i Templari sappiano che sono ancora in giro.
  • DuCasse: Misérable boucanier! (Miserabile pirata!) Con quanto avete visto, con quello che sapete del mio Ordine... Ancora, scegliete la via dell'ignoranza e della ribalderia.

Edward prende una chiave dal collo di DuCasse.

  • Edward: Che cos'è?
  • DuCasse: Rubare è il massimo della tua ambizione? Non riesci a capire il nostro obiettivo? Tutti gli imperi della terra, aboliti! Un mondo libero e puro, un mondo senza parassiti come te! Que l'enfer que tu trouveras soit le fruit de ton insouciance. (Possa l'inferno che troverai essere il frutto della tua noncuranza.)

Curiosità[]

  • Julien è la variante francese del nome Giuliano, che continua il cognomen romano Julianus a sua volta derivato sul gentilizio Julius, che significa quindi "appartenente a Giulio", "discendente di Giulio", "relativo a Giulio".
  • Nel romanzo, il modo in cui DuCasse impreca nei suoi ultimi momenti di vita contro Edward sono inglese e non in francese come nel gioco.
  • La sua morte non è aggiornata nel database.
  • Stranamente, DuCasse non si riprende le lame celate che ha regalato ad Edward dopo che la sua vera identità è stata scoperta. Nel romanzo, invece, DuCasse tolse le lame celate ad Edward e le gettò a terra.

Galleria[]

Apparizioni[]

Fonti[]

  1. 1,0 1,1 1,2 Assassin's Creed IV: Black Flag - Database: Julien DuCasse
  2. 2,0 2,1 2,2 2,3 Assassin's Creed IV: Black Flag - Il signor Walpole, giusto?
  3. Assassin's Creed IV: Black Flag - Un uomo chiamato Saggio
  4. Assassin's Creed IV: Black Flag - Quel che mi spetta
  5. 5,0 5,1 5,2 Assassin's Creed IV: Black Flag - Un pazzo
  6. Assassin's Creed IV: Black Flag

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