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"Non possiamo opporci ai capi tribù. Ma [...] hai ragione. Non dobbiamo arrenderci così."
―Kanen'tò:kon[src]

Kanen'tò:kon (1756 - 17 giugno 1778) è stato un membro della tribù dei Kanien'kehá:ka e amico d'infanzia dell'Assassino Ratonhnhaké:ton. Anche se all'inizio della guerra d'indipendenza americana decise di non schierarsi per nessuna fazione, in seguito, assieme ad altri Mohawk, si alleò con gli inglesi.

Biografia[]

Primi anni[]

"Ratonhnhaké:ton, vieni a giocare con noi! Gli altri sono a caccia e ci annoiamo."
―Kanen'tó:kon, bambino, chiede di giocare[src]

Kanen'tó:kon nacque e crebbe a Kanatahséton, nella Valle Mohawk. Nel 1760, all'età di quattro anni, insieme al suo amico Ratonhnhaké:ton e ad altri bambini, si avventurò nella foresta fuori dal loro villaggio per giocare a nascondino. Quello stesso giorno, Kanatahsèton venne raso al suolo da George Washington, impegnato nella Guerra franco-indiana. Nell'incendio rimase uccisa la madre di Ratonhnhakè:ton, Kaniehti:io, mentre Kanen'tò:kon era al sicuro fuori dal villaggio.[1] Kanatahsèton venne in seguito ricostruito.

Nel 1769, si incontrò con Ratonhnhakè:ton fuori dal villaggio. Grazie agli insegnamenti di quest'ultimo, imparò a praticare la corsa acrobatica fra gli alberi, ritrovare oggetti come le piume e a cacciare.[2][3]

Nello stesso anno, Ratonhnhakè:ton decise di unirsi agli Assassini per proteggere il villaggio, quindi partì verso la tenuta di Davenport, dove si sarebbe addestrato. Kanen'tò:kon rimase a Kanatahsèton per assicurarsi che la zona rimanesse neutrale nel conflitto fra i patrioti e la Corona.

Conflitto con Johnson[]

"Degli uomini sono venuti a scacciarci. Dicono che la terra è venduta e che la Confederazione è d'accordo. Abbiamo protestato, ma non ci danno retta."
―Kanen'tó:kon dice a Ratonhnhakè:ton quello che sta succedendo[src]

Nel 1773, Kanen'tó:kon andò a cercare Ratonhnhakè:ton, ormai diventato un Assassino e noto anche come "Connor", alla tenuta di Davenport. Una volta incontrato l'amico in compagnia del proprio Mentore Achille Davenport, Kanen'tò:kon spiegò che il Templare William Johnson aveva ottenuto il permesso dalla confederazione irochese ad acquistare la loro terra. Rendendosi conto che una soluzione diplomatica non era possibile, Connor decise di fermare il Templare. Quindi, Kanen'tò:kon diede a quest'ultimo un tomahawk, che piantò nella colonna della casa di Achille, il maestro di Connor, per segnare l'inizio di una sua personale guerra contro i Templari, per poi estrarla alla fine di essa, secondo le loro usanze.[4]

Sei mesi più tardi il Boston Tea Party, Kanen'tó:kon fece nuovamente ritorno alla tenuta per chiedere aiuto a Connor e avvisarlo della minaccia che causava Johnson per l'acquisizione delle loro terre. L'Assassino così si convinse che l'unico modo per fermare il Templare era assassinarlo, quindi Kanen'tò:kon accompagnò l'amico al Johnson Hall, dove William stava tentando di acquistare le terre dei Kanien'kehá:ka, assistendo all'uccisione di quest'ultimo.[5]

Schieramento con gli inglesi e morte[]

"Charles Lee mi ha detto tutto. I patrioti ci uccideranno. E tu li stai aiutando."
―Il pensiero di Kanen'tó:kon sulla guerra[src]

Mentre la Guerra di indipendenza Americana infuriava, Kanen'tò:kon era sempre più preoccupato per quello che l'Esercito Continentale avrebbe fatto alla sua gente, mentre i lealisti offrirono loro protezione in cambio di aiuto.[6]

Nel 1778, Kanen'tò:kon incontrò il Templare Charles Lee. Costui lo informò che l'Esercito Continentale guidato da George Washington stava progettando di devastare nuovamente Kanatahséton, e fece credere inoltre al Mohawk che Connor aveva tradito i Kanien'kehá:ka per allearsi con i patrioti. Quindi, egli decise di schierarsi con gli inglesi.[6]

Di conseguenza, provò a condurre alcuni guerrieri Kanien'kehá:ka fuori dal villaggio, al fine di attaccare l'Esercito Continentale per difendere il proprio villaggio. Connor, avendo saputo di questo fatto prima dal padre Haytham, poi dalla Grande Madre, provò ad intervenire per evitare di far entrare in conflitto le due fazioni.[6]

Durante gli scontri, Connor incontrò Kanen'tò:kon nella foresta. Dopo però aver accusato l'Assassino di aver tradito i Kanien'kehá:ka per allearsi con i patrioti, Kanen'tò:kon si lanciò contro Connor, senza permettere a quest'ultimo di spiegargli la verità, gettandolo a terra.[6]

Connor così fu costretto, per legittima difesa, a pugnalare il suo amico con la lama celata alla gola. In punto di morte, Kanen'tò:kon spiegò che i patrioti sarebbero stati sconfitti a Monmouth. Dopo aver pronunciato le sue ultime parole, morì.[6]

Realtà alternativa[]

"Washington cattura la gente e non fa che saccheggiare. Porta gli schiavi e le ricchezze a New York per costruirsi un palazzo. Noi ribelli volevamo liberare degli schiavi, ma ci hanno attaccato, e io sono stato preso."
―Kanen'tó:kon descrive a Ratonhnhaké:ton la situazione[src]
Evasione (Tradimento) 6

Kanen'tò:kon incontra Ratonhnhakè:ton nella prigione di Boston.

In una realtà alternativa proiettata agli occhi di Ratonhnhaké:ton e George Washington da una Mela dell'Eden, il comandante in capo dell'Esercito Continentale era stata accecato dal potere e si era autoproclamato re degli Stati Uniti d'America, che governava con il pugno di ferro grazie al potere dello stesso Frutto dell'Eden. In questa stessa realtà alternativa, Kanen'tó:kon si unì ai ribelli di Boston guidati da Samuel Adams, che si battevano per neutralizzare re Washington. Durante una delle sue missioni, il nativo venne catturato dalle guardie di Benjamin Franklin, per poi venire rinchiuso nella prigione di Boston, in attesa della sua esecuzione.[7]

Tuttavia, venne rinchiuso successivamente anche Ratonhnhakè:ton, il quale riuscì ad evadere e liberare Kanen'tò:kon grazie ai poteri mistici acquisiti dall'infuso dell'Albero sacro.[8]

Dopo aver ucciso alcune guardie, Ratonhnhakè:ton rivelò a Kanen'tò:kon l'origine dei suoi poteri mistici. Tirò fuori una bottiglia contenente l'infuso e Kanen'tò:kon si offrì volontario per berlo, affinché potessero tenere testa all'esercito di re Washington. Tuttavia, Ratonhnhakè:ton riteneva ciò rischioso e finì l'infuso.[8]

Restituisci Al Mittente 1

Kanent'ó:kon, Ratonhnhaké:ton e Samuel Adams nella sede dei ribelli.

Dopo la fuga dalla prigione, Kanen'tò:kon dovette confrontarsi con alcune guardie mentre Ratonhnhakè:ton stava inseguendo Franklin. Dopo aver battuto le guardie, Kanen'tò:kon si incontrò con Samuel Adams e Ratonhnhakè:ton, il quale si era reso conto che Franklin aveva la mente controllata dalla Mela di re Washington. Decisero quindi di provare a salvarlo.[9]

Mentre Kanen'tò:kon assieme ad Adams preparava la fuga da Boston per potersi unire ai ribelli di New York guidati da Thomas Jefferson, Ratonhnhakè:ton si recò in città dove riuscì a liberare Franklin. Liberato dal giogo, Franklin si alleò con i ribelli, nonostante il disaccordo di Adams, ed iniziò a collaborare per infiltrarsi nel palazzo di Re Washington.[9]

Ratonhnhakè:ton quindi si recò in città per trovare un tipo di metallo utile a Franklin per fabbricare la chiave adatta ad accedere al Palazzo e Kanen'tò:kon e Adams si avviarono verso il porto, dove il capitano dell'Aquila, Robert Faulkner, gli avrebbe aiutati a fuggire. Tuttavia, insieme al resto dei ribelli subirono un'imboscata al Boston Neck dal generale Israel Putnam. Dopo aver massacrato Adams e i ribelli, Putnam stordì Kanen'tò:kon con un forte colpo alla testa. Una volta appreso dell'agguato, Ratonhnhakè:ton, dando Kanen'tò:kon per morto, si recò con Franklin al porto, dove si unì a Faulkner.[10][11][12]

Mentre Ratonhnhakè:ton, Franklin, Faulkner e il resto della ciurma dell'Aquila fuggivano dal porto, Putnam apparve tenendo in ostaggio Kanen'tò:kon e minacciando la sua morte, ma, grazie ai poteri mistici, Ratonhnhakè:ton riuscì ad uccidere Putnam e Kanen'tò:kon venne liberato. I due Mohawk ed il resto della ciurma corsero così verso la nave, fuggendo da Boston.[13]

Acque Scure 13

La morte di Kanen'tó:kon.

Quando arrivarono a New York, l'Aquila venne attaccata dalla flotta di re Washington, facendo iniziare una breve battaglia navale. Quando i cannoni della nave andarono fuori uso, Ratonhnhakè:ton ordinò a tutti di nuotare a riva mentre lui speronava una delle navi nemiche. Raggiunta la riva, Franklin venne trovato da re Washington in persona, il quale tentò di ucciderlo. Kanen'tò:kon però riuscì ad atterrare il tiranno, facendogli perdere la Mela e salvando Franklin. In aiuto del re, rimasto a terra, intervennero le sue guardie, che colpirono l'indiano con un colpo di pistola, ferendolo. Con le ultime forze, Kanen'tò:kon provò ad arrivare vicino al re con l'intenzione di ucciderlo, ma le guardie spararono ancora, uccidendo definitivamente Kanen'tò:kon.[14]

Quando Ratonhnhakè:ton sconfisse re Washington, lo spirito di Kanen'tò:kon lo implorò di non prendere possesso della Mela, rendendo vano il suo sacrificio.[15]

Caratteristiche e personalità[]

"Non sono mai stato un gran cacciatore. E non dire che è perché sono grasso."
―Kanen'tò:kon ammette i suoi limiti[src]
Piume e alberi 3

Kanen'tò:kon assieme a Ratonhnhakè:ton.

Kanen'tò:kon considerava Ratonhnhakè:ton un grande amico, condividendo con lui un senso di lealtà e devozione per proteggere la loro gente e il loro stile di vita. Durante l'infanzia e l'adolescenza, Kanen'tò:kon era parecchio goffo e decisamente meno coraggioso di Ratonhnhakè:ton, motivo per cui era spesso vittima di scherno da parte di quest'ultimo, sebbene cercasse più volte di incoraggiarlo. Nonostante il suo impegno, faticava molto ad essere abile quanto l'amico, tuttavia, dopo la partenza di Ratonhnhakè:ton, Kanen'tò:kon divenne un abile guerriero, fiducioso e coraggioso.

Crescendo, Kanen'tò:kon divenne sempre più indeciso se prendere parte o no alla guerra, al fine di assumere un ruolo più significativo nella tutela del villaggio. Ratonhnhakè:ton era in contrasto con quest'ultima idea, infatti era fermo nella convinzione di mantenere i Kanien'kehá:ka neutrali. Questo contrasto di idee portò Kanen'tò:kon ad essere sempre meno fiducioso nei confronti di Ratonhnhakè:ton, arrivando addirittura a pensare ad un suo tradimento, convinto da Charles Lee. Questa convinzione lo portò a schierarsi con gli inglesi, provocando un vero e proprio odio nei confronti di Ratonhnhakè:ton, culminato con il tentativo di ucciderlo. Anche nei suoi ultimi istanti di vita Kanen'tò:kon dimostrò di credere fermamente nella liberazione dei Kanien'Kehá:ka.

Ultime parole[]

Fiducia Tradita 8

Gli ultimi momenti di Kanen'tó:kon.

  • Kanen'tó:kon: La mia morte non ti servirà, Ratonhnhakè:ton. Lee sta andando a Monmouth a svelare i piani dei patrioti. Gli inglesi li uccideranno. La rivoluzione avrà fine. La Corona vincerà. Noi saremo... salvi.
  • Ratonhnhakè:ton: Temo che la nostra gente non sarà mai salva. Ora riposa in pace, fratello.

Galleria[]

Curiosità[]

Note[]

  1. Nascondino - Assassin's Creed III
  2. Piume e alberi - Assassin's Creed III
  3. Lezioni di caccia - Assassin's Creed III
  4. Sulle tracce di Johnson - Assassin's Creed III
  5. Negoziati ostili - Assassin's Creed III
  6. 6,0 6,1 6,2 6,3 6,4 Fiducia tradita - Assassin's Creed III
  7. La Tirannia di Re Washington - Assassin's Creed III
  8. 8,0 8,1 Evasione - La Tirannia di Re Washington
  9. 9,0 9,1 Restituisci al mittente - La Tirannia di Re Washington
  10. Uomo coraggioso - La Tirannia di Re Washington
  11. Pezzi in movimento - La Tirannia di Re Washington
  12. L'Aquila è libera - La Tirannia di Re Washington
  13. Fuggi a New York - La Tirannia di Re Washington
  14. Acque scure - La Tirannia di Re Washington
  15. Scontro inevitabile - La Tirannia di Re Washington

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