L'incarico di Achille è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ratonhnhaké:ton, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Ratonhnhaké:ton parte insieme ad Achille Davenport alla volta di Boston per acquistare il necessario per restaurare la villa della tenuta. In questa occasione, Achille dà al giovane Kanien'kehá:ka un nuovo nome, lo stesso del suo defunto figlio: Connor. In seguito, i due si trovano invischiati negli eventi del massacro di Boston.
Dialoghi[]
Ratonhnhaké:ton riflette sugli ultimi mesi di addestramento.
- Ratonhnhaké:ton Così imparai. A Correre. Arrampicarmi. Combattere. Cadere. E per ogni lezione dedicata al corpo, ce n'erano due dedicate alla mente. Lingue. Filosofia. Logica. Le arti... Achille parlava spesso di Assassini e Templari. Le strutture, le organizzazioni e gli scopi. Secoli di storia condensati in pochi giorni... Io gli parlai degli uomini che avevano bruciato il villaggio. Di Charles Lee e della mia promessa. Achille mi spiegò che Lee e i suoi compagni erano Templari. E che a guidarli era nientemeno che mio padre. Se volevo servire l'Ordine, avrei dovuto ucciderlo. Così mi diedi da fare. Imparavo in fretta. Ma nonostante i progressi, sapevo di avere molto da apprendere. L'addestramento era appena cominciato.
Ratonhnhaké:ton incontra Achille Davenport fuori dalla villa, pronto a partire con il suo carro.
- Achille: Buongiorno.
- Ratonhnhaké:ton: Buongiorno a te.
- Achille: Ho deciso che è ora di sistemare la casa. E tu mi darai una mano. Sali.
I due raggiungono Boston.
Una volta scesi dal carro, il giovane Kanien'kehá:ka si guarda intorno incuriosito, fissando una donna di passaggio.
- Achille: Non fissarla.
- Ratonhnhaké:ton: Scusa.
- Achille: Andiamo.
I due iniziano a passeggiare per le strade di Boston.
- Ratonhnhaké:ton: Questo posto è incredibile. La gente. I suoni, gli odori. Potrei camminare qui per giorni senza smettere di sorprendermi.
- Achille: Anch'io la pensavo come te una volta. Ora però preferisco la tranquillità della campagna.
- Ratonhnhaké:ton: Ma c'è così tanta vita qui. Così tante opportunità.
- Achille: Per pochi, ragazzo. Per pochi...
I due si fermano in prossimità di un incrocio.
- Achille: C'è un negozio qui vicino.
(Consegnandogli una borsa con del denaro) Comprerai ciò che vedi sulla lista. Spiega dove si trova il carro e loro penseranno a caricare. Intesi? - Ratonhnhaké:ton: Sì.
- Achille: Bene. Ti servirà anche un nuovo nome. La tue pelle chiara può farti passare per uno spagnolo o un italiano. Meglio che ti credano spagnolo piuttosto che indiano. Comunque sempre meglio che un negro.
- Ratonhnhaké:ton: Ma non è vero.
- Achille: Quello che è vero e quello che è non sempre coincidono.
- Ratonhnhaké:ton: Come dovrei chiamarmi, allora?
- Achille: Connor. Sì. Questo sarà il tuo nome. Va bene. Ora vai.
Connor raggiunge l'emporio indicato da Achille.
- Bottegaio: Ti sei perso?
- Connor: (Mostrandogli la lista) Vorrei quello che c'è su questa lista.
- Bottegaio: Paghi in denaro o vuoi barattare?
Connor consegna al commerciante la borsa con il denaro.
- Bottegaio: Alcune di queste le ho. Altre invece no. Il legname è merce rara da quando il mio fornitore è sparito. Ho gli attrezzi e la pece. E i chiodi. Dove consegno la merce?
- Connor: Il carro è vicino al municipio.
Connor abbandona l'emporio.
- Connor: Devo tornare da Achille.
Mentre fa ritorno al carro, Connor nota diversi gruppi di cittadini protestare contro i soldati britannici.
- Cittadino 1: Chi rappresenta nel parlamento Boston? E New York? E la Virginia? Nessuno! Ma Old Sarum è rappresentata. Come Newport e Newtown. Seaford e Saltash. Eppure la lista è lunga. Borghesi insulsi, tutti quanti.
Connor raggiunge Achille.
- Connor: Cosa è accaduto?
- Achille: È ciò che dobbiamo scoprire. Seguimi.
I due si dirigono al municipio, dove la gente si sta radunando. Lì, nota il capitano britannico Thomas Preston tentare di placare la rivolta popolare.
- Thomas Preston: Lo ripeto: disperdetevi! Radunarsi a questo modo è vietato!
- Cittadino 2: Non andiamo da nessuna parte!
- Cittadino 3: Ehi! Tornatene tu in Inghilterra!
- Thomas Preston: Non otterrete nulla da questo caos! Tornate a casa e tutto vi sarà perdonato!
- Cittadino 4: Mai!
- Cittadino 5: Prima dovete pagare per i vostri crimini!
- Cittadino 6: Siete dei codardi, puntate le pistole sulla gente inerme!
- Cittadino 7: Non ci spaventate!
- Cittadino 8: Non abbiamo paura!
- Achille: (Indicando un uomo a Connor) Guarda.
Connor vede suo padre, il Gran Maestro Haytham Kenway, parlare con uno dei suoi uomini.
- Connor: Quello è mio padre...?
- Achille: Sì. Quindi ci sono grossi guai in vista. Devi seguire il suo complice. La folla è una polveriera, non permettiamogli di accedere la miccia.
- Connor: Ma-
- Achille: (Interrompendolo) Niente ma! Fai come ho detto!
Connor segue l'uomo fino ad un tetto, dalla quale inizia a prendere la mira con il suo fucile. Tuttavia, il giovane riesce a ferirlo mortalmente prima che possa fare fuoco.
- Connor: Il vostro piano è fallito.
- Tiratore: Non proprio.
L'uomo indica un tetto vicino, dalla quale Charles Lee spara un colpo per aria.
Nei pressi del municipio, uno dei soldati, Hugh Montgomery, confuso ed impaurito dal rumore dello sparo, apre il fuoco sui cittadini di Boston.
- Hugh Montgomery: Al diavolo! Fuoco!
Seguendo l'esempio di Montgomery, i soldati iniziano a sparare sui cittadini di Boston.
Haytham nota Connor sul tetto ed lo indica ad uno dei soldati presenti, incolpandolo di essere la causa del primo sparo. Così, il ragazzo è costretto a fuggire dalla zona.
Risultato[]
Connor acquista il materiale necessario al restauro della villa. Tuttavia, non riesce ad impedire che i Templari scatenino un massacro a Boston e diventa ricercato.