La cavalcata notturna è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ratonhnhaké:ton, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Un corriere inviato da Paul Revere fa visita a Connor alla tenuta di Davenport, portando con sé un messaggio d'aiuto. Inizialmente intenzionato a non volere rispondere alla richiesta d'aiuto dei Figli della Libertà, Connor decide di recarsi a Boston dopo che Achille Davenport osserva che la lettera parla anche di John Pitcairn, uno dei Templari sulla sua lista di bersagli.
Dialoghi[]
Prologo[]
Connor riflette sugli avvenimenti degli ultimi mesi.
- Connor: William Johnson è morto, e con lui il complotto Templare per rubare la terra al mio popolo. Ma la fine di questa minaccia, ne ha svelata un'altra. Addosso aveva una lettera indirizzata a John Pitcairn, contenente ordini per annientare e distruggere armi e risorse dei patrioti. Se dovessero avere successo, i coloni non potrebbero resistere oltre ed i Templari avrebbero la meglio. Finché Pitcairn è vivo, siamo in pericolo. Devo trovarlo. E devo ucciderlo.
Connor osserva i dipinti dei Templari suoi bersagli nella cantina della tenuta di Davenport. Lì, viene raggiunto da Achille Davenport.
- Connor: Pensavo di sentirmi meglio. O di provare una qualche soddisfazione. Ma provo solo rimpianto.
- Achille: Non vacillare. Sacrifici simili sono duri da compiere.
- Connor: Dovevo farlo. Non solo per la mia gente, ma per tutti quelli che Johnson minacciava.
- Achille: È un inizio. Ma per annientare l'influenza Templare, dovrai ucciderli tutti quanti. (Indicando un dipinto) Anche tuo padre.
- Connor: Lo so.
- Achille: Un conto è dirlo, ma ne sei convinto?
I due vengono interrotti da qualcuno che bussa alla porta della casa.
- Achille: Abbiamo visite.
I due tornano al piano superiore. Achille apre la porta e si trova di fronte ad un corriere, che gli consegna una lettera. Connor, incuriosito, si avvicina al maestro.
- Connor: Che cos'è?
- Achille: Una richiesta di aiuto di Paul Revere. Pare che gli inglesi stiano combinando qualcosa a Boston. Suppongo tu sia piaciuto ai Figli della Libertà.
- Connor: Mi hanno scambiato per uno di loro. (Al corriere) Vi prego, dite al signor Revere che gli sono amico, ma che non posso aiutarlo ora.
Il corriere si prepara a lasciare la tenuta.
- Achille: Non credo che ti convenga: parla anche di John Pitcairn.
- Connor: Dove devo andare?
Il corriere, fermatosi per ascoltare, si intromette nella discussione tra i due.
- Corriere: Il signor Revere vive a Boston. Se volete, posso...
Connor interrompe il corriere e lo supera, dirigendosi immediatamente verso Boston.
Ricordo[]
Connor raggiunge Boston e si reca a casa di Paul Revere, che lo accoglie.
- Revere: Ah, Connor, che sollievo! Siete qui! Lasciate che... vi presenti William Dawes e Robert Newman.
I due uomini salutano il nuovo arrivato.
- Connor: Nella lettera parlavate di John Pitcairn.
- Revere: Già. Si prepara ad attaccare Lexington, dove Adams e Hancock si sono rifugiati. Fatto questo, marcerà su Concord per distruggere le nostre armi e provviste. Dovete aiutarci!
- Connor: Ditemi dove posso trovarlo e sistemerò io la faccenda.
- Revere: Ha decine, se non centinaia di soldati al suo comando. Non potete affrontarlo da solo. Ma non temete. Non sarà necessario! Abbiamo un'intera armata con noi, in attesa dell'ordine di prendere le armi.
- Connor: Allora dovreste allertarla.
- Revere: Certo! Voi e io passeremo il fiume Charles e avviseremo i ragazzi. (A Dawes) William, tu dovrai passare dall'interno e fare lo stesso. (A Newman) Robert, tu raggiungi Christ Church. Dai il segnale. Due lanterne, se il nemico viene dal mare!
William Dawes e Robert Newman abbandonano la casa, lasciando Connor e Revere da soli.
- Revere: Non perdiamo tempo, amico! Ci sono vite in gioco. Forza!
I due escono dalla casa e lasciano Boston; poi, raggiungono in barca la frontiera.
- Revere: Ah. Hanno lasciato soltanto un cavallo. Dovremmo montare in due.
Revere monta a cavallo, mentre Connor tenta di ancorare la barca sulla spiaggia.
- Revere: Su, forza, prendete le redini, vi guido io.
Connor trascina la barca sulla spiaggia.
- Revere: Presto, Connor! Salite in sella.
Connor monta a cavallo. Così, i due iniziano il giro per avvisare le milizie situate nei villaggi circostanti.
- Revere: Vi guiderò da quelli che dobbiamo avvisare! Seguite le indicazioni e faremo in un lampo!
Durante la cavalcata Connor chiede a Revere informazioni sulla direzione.
- Revere: È la direzione giusta!
Sì! Ci siamo! È per di qua!
Continuate così.
Ottimo! È la strada giusta.
A destra, Connor.
Di qua, Connor.
Non arriveremo mai in tempo andando a piedi.
Sì, è proprio questa la strada giusta.
Sinistra.
A destra, Connor, a destra!
A sinistra, qui.
A destra, Connor.
Durante la galoppata, i due s'imbattono in un contingente di giubbe rosse.
- Revere: Giubbe rosse! Che cosa ci fanno qui?
- Connor: Sarà l'avanguardia.
- Revere: Attenzione, Connor. Non dobbiamo fargli dare l'allarme!
Poco dopo, riusciti a non farsi notare, raggiungono il primo villaggio.
- Revere: È più sicuro arrivare alle case a piedi.
Smontano entrambi da cavallo, e si dirigono alla prima casa.
- Revere: Ci siamo. Questo è il posto giusto.
Connor bussa alla porta ed un uomo giunge ad aprirla.
- Revere: Informate tutti quanti che i soldati marciano su Lexington e Concord!
- Uomo 1: (Ai compagni) Gli inglesi arrivano!
- Revere: (A Connor) Montate in sella, amico. C'è altra gente da avvisare.
Revere e Connor montano nuovamente a cavallo e si dirigono verso il prossimo centro abitato.
- Revere: Attento, Connor. Possono essercene altri qui...
I due raggiungono il centro abitato.
- Revere: Ci siamo! Meglio continuare a piedi. Non mi stupirebbe se ci fossero altri guai... In guardia.
I due smontano da cavallo e si dirigono verso la seconda casa.
- Revere: Ci siamo. Questo è il posto giusto.
Connor bussa alla seconda porta, e anche questa volta arriva un uomo ad aprirla.
- Revere: Avvisate tutti! I soldati stanno arrivando.
- Uomo 2: Subito!
Connor e Revere salgono nuovamente in sella per dirigersi ad avvisare gli ultimi soldati.
Raggiungono in fretta il terzo villaggio.
- Revere: Dobbiamo smontare ora. Veloci e silenziosi. Sarà meglio continuare a piedi...
I due smontano di sella, e si avviano verso la terza casa.
- Revere: Ci siamo. Questo è il posto giusto.
Connor bussa alla terza porta ed un uomo giunge ad aprirla.
- Revere: I soldati arrivano...
Revere viene interrotto da un soldato inglese che mette da parte l'uomo e si piazza davanti a Connor e Revere.
- Giubba rossa: ...qui! SIAMO QUI! (Ai compagni) PRENDETELI!
Revere e Connor capiscono che gli inglesi gli hanno teso un'imboscata e fuggono.
Salgono nuovamente a cavallo, ed iniziano la fuga.
- Revere: Presto! Dobbiamo levarceli di dosso!
Dobbiamo scrollarceli di dosso!
Dobbiamo seminarli!
Connor riesce a seminare le giubbe rosse.
- Revere: (Sospiro) Ce la siamo vista davvero brutta. Cerchiamo di evitare altre brutte sorprese...
I due si dirigono verso la casa di Samuel Prescott. In poco tempo, arrivano sul posto e smontano da cavallo.
- Revere: È più sicuro arrivare alle case a piedi. Ci siamo. Questo è il posto giusto.
Revere bussa più volte alla porta, senza ottenere risposta.
- Revere: Ma dove diavolo è?
- Connor: Siete certo che il posto sia questo?
- Revere: Certo che sì!
Revere, seguito da Connor, si avvia verso la parte posteriore della casa. Lì, vedono una donna mezza nuda passare davanti loro. Subito dopo, sbuca Prescott, anch'egli mezzo nudo.
- Revere: Prescott?
- Prescott: Sera, signori.
- Revere: Sentite, i soldati stanno arrivando. Radunate gli uomini... E indossate i pantaloni!
- Prescott: Subito!
Prescott entra in casa, lasciando Revere e Connor allibiti. I due montano di nuovo in sella e si dirigono a Lexington, alla ricerca di Hancock ed Adams. Raggiungono in fretta la piccola cittadina.
- Revere: Benvenuto a Lexington, Connor. Ora cerchiamo Hancock e Adams. Hmmm. Dawes non si trova. Spero stia bene.
Revere e Connor raggiungono la casa dove Hancock e Adams si sono rifugiati. All'interno trovano Adams, Hancock e Dawes a riscaldarsi vicino al camino.
- Samuel: Paul. Connor. Lieto di vedervi.
- Connor: Devi fuggire. Arrivano le giubbe rosse!
- Samuel: Già, così dice William. Che facciano la loro indagine. Non troveranno nulla.
- Connor: Tu non capisci. Pitcairn ha intenzione di ucciderti.
Adams lancia un'occhiata a Revere.
- Revere: Temo sia vero.
- Samuel: Allora suppongo che non ci resti che andare. E voi tre?
- Revere: Dawes e io andremo fino a Concord. (A Connor) Connor, restate qui e aiutate il nostro John Parker a tenere la città. Così potremmo allertare tutti.
Revere e Dawes escono dalla casa.
Risultato[]
Le milizie di Lexington vengono allertate da Revere e Connor circa l'avanzata di John Pitcairn, e quindi si preparano a difendere la città.