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"La Lama Celata è stata nostra fedele compagna nel corso degli anni. Alcuni dicono che sia un nostro tratto distintivo, e non hanno del tutto torto. Senza di essa non avremmo ottenuto i nostri successi."
Altaïr Ibn-La'Ahad nel suo Codice, pagina 13[src]
ACi Lama Celata

Una lama celata rinascimentale.

La lama celata è l'arma iconica della Confraternita degli Assassini, utilizzata sia per gli omicidi silenziosi, sia in aperto combattimento. È stata la loro arma più versatile, con aggiornamenti multipli e diverse forme di utilizzo.

Si tratta di una lama realizzata in lega d'acciaio, di solito agganciata ad un bracciale, che può essere estesa o retratta, il che la rende uno strumento prezioso per gli omicidi. La prima lama celata veniva solitamente indossata dagli Assassini sull'avambraccio sinistro.

Nel corso dei secoli, ed in particolare nei tempi moderni, donare una lama celata ad un qualsiasi individuo è considerato dalla Confraternita una formale iniziativa di reclutamento.

Storia[]

Origini e Medioevo[]

L'invenzione della lama celata viene attribuita al proto-Assassino Darius, che la utilizzò per uccidere l'imperatore Serse I, che appoggiava i precursori dei Templari, nel 465 a.C. Darius la indossava sopra il braccio destro, a differenza di quello che faranno gli Assassini nei secoli successivi.[1][2]

Nel 48 a.C. la lama celata di Darius fu nelle mani di Cleopatra, faraona d'Egitto, che la passò ad Aya, sua fedele servitrice, che a sua volta lo passò a Bayek, suo marito, che la utilizzò per uccidere i vari membri dell'Ordine degli Antichi. In uno scontro contro uno di essi Bayek attivò la lama celata per ucciderlo ma perse l'anulare sinistro che si frapponeva tra la lama e la vittima. Quando Bayek fondò gli Occulti insieme ad Aya, molti membri come segno di rispetto e lealtà verso il proprio mentore si tagliarono l'anulare sinistro, facendone diventare una cerimonia di iniziazione per entrane nella Confraternita.

Lama Celata Altaïr

La lama celata di Altaïr, 1191.

Infatti la lama celata utilizzata dagli Assassini nel Levante nel XI secolo prevedeva l'amputazione di un dito, in modo che solo chi fosse totalmente fedele all'Ordine e pronto a sacrificarsi per la Confraternita potesse usarla. Tuttavia questo permetteva ai nemici dell'Ordine di riconoscere facilmente gli Assassini. La lama celata era usata dai membri della Confraternita per assassinare i bersagli principali, ed era poco usata in combattimento se non per finire i nemici.[3]

"Quest'arma inizia ad essere obsoleta, perciò sto lavorando per migliorarla, al di là delle modifiche che renderanno inutile l'amputazione di un dito per impugnarla."
―Altaïr nel Codice, pagina 13[src]

Tra il XII e il XIII secolo, il Mentore degli Assassini nel Levante Altaïr Ibn-La'Ahad, studiando la Mela dell'Eden in suo possesso, modificò la lama celata. Tra le principali modifiche, non era più necessario amputare un dito per utilizzare l'arma. Inoltre, la lama era creata con una lega metallica più resistente, l'acciaio di Damasco. Sul bracciale venne aggiunta una placca metallica in grado di deviare i colpi, e agli Assassini più esperti, generalmente Maestri Assassini, era consesso di portare due lame, per eseguire dei doppi assassinii.[1]

Negli anni successivi, Altaïr ideò la lama avvelenata, che permetteva di inoculare veleno nelle vittime. Il veleno era contenuto nella cavità della lama, che doveva essere molto resistente per evitare di rompersi. Un'altra invenzione fu la pistola celata.[1] Ideata durante l'esilio a Alamut, Altaïr la utilizzò per la prima volta nel 1247, quando uccise Abbas Sofian.[4] Altaïr scelse di rivelare l'esistenza di queste modifiche alla lama celata a poche persone, reputandolo un sapere pericoloso.[1]

Successivamente, grazie agli sforzi di Altaïr, la Confraternita divenne un'organizzazione più ramificata, e furono fondate nuove gilde. In questo modo, la lama celata entrò a far parte dell'equipaggiamento, oltre che degli Assassini nel Levante, anche di quello degli Assassini turchi e degli Assassini italiani. Anche il ramo francese della Confraternita incluse la lama come arma canonica, così come tutte le altre fazioni di Assassini sparse per il mondo. Notabile come nel XIV secolo l'Assassino egiziano Numa Al'Khamsin utilizzasse una lama celata in oro anziché in acciaio.[4]

Rinascimento[]

"Nonostante gli anni, la meccanica è piuttosto avanzata. Non ho mai visto una cosa simile."
―Leonardo da Vinci sulla lama celata[src]
La lama uncinata 3

Yusuf Tazim mostra ad Ezio una lama uncinata.

Nel XV secolo, la gilda degli Assassini ottomani ideò la lama uncinata. A differenza delle modifiche apportate da Altaïr, era una modifica della lama secondaria. La lama uncinata poteva essere utilizzata per scalare più rapidamente gli edifici, per eseguire l'aggancio e fuga, l'aggancio e lancio e per appendersi alle funi tese sparse per Costantinopoli.[4]

Sempre nel XV secolo, l'Assassino italiano Giovanni Auditore utilizzava una lama celata, che però si ruppe durante un combattimento a Roma.[5]
Il 28 dicembre 1476, dopo l'arresto del padre, Ezio Auditore da Firenze recuperò la lama celata rotta, conservata in una stanza segreta di Palazzo Auditore, e la fece riparare dall'amico Leonardo da Vinci, che utilizzò una pagina del Codice di Altaïr in possesso di Giovanni. Ezio utilizzò la lama celata per uccidere Uberto Alberti, vendicando la morte del padre e dei fratelli.[1]

Il 25 aprile 1478, Ezio si recò da Leonardo con la pagina del Codice sottratta a Vieri de' Pazzi, e ottenne una seconda lama celata, oltre ad apprendere nuove tecniche di assassinio messe a punto da Altaïr e Malik Al-Sayf. Dopo poco tempo, lo stesso anno, Ezio si recò da Leonardo con la pagina del Codice che gli aveva consegnato Lorenzo de' Medici, che l'aveva trovata tra le carte di Francesco de' Pazzi. Leonardo, seguendo le istruzioni, riuscì a costruire la lama avvelenata. Nel 1486, Ezio si recò alla bottega di Leonardo a Venezia con una pagina del Codice grazie alla quale Leonardo costruì la Pistola Celata.[1]

Gli adepti romani addestrati da Ezio a partire dal 1502 indossavano tutti la lama celata, che l'unica arma utilizzata dalle reclute. Sempre nel 1502, Ezio incontrò Leonardo a Roma. L'amico gli costruì nuovamente una seconda lama, che Ezio aveva perso durante l'assedio di Monteriggioni, nel 1500. Leonardo inoltre ideò un meccanismo simile a quello della Pistola Celata che permetteva di lanciare dei dardi per avvelenare nemici a distanza. Inoltre costruì un guanto da scalata per permettergli di eseguire il salto ascensionale malgrado le ferite riportate durante l'assedio.[6]

Nello stesso periodo, inoltre, Leonardo incontrò Francesco Vecellio su richiesta di Ezio. Francesco desiderava la pistola celata, ma Ezio riteneva fosse troppo giovane per utilizzarne una. Leonardo costruì quindi una balestra celata, che sparava frecce speciali e andava ricaricata a mano.[7] Ezio successivamente fornì alle reclute con sufficiente esperienza una pistola celata. Tuttavia, a differenza di quella usata da Ezio, servivano più colpi per uccidere una guardia.[6] In questo periodo, Ezio riuscì anche ad utilizzare la Pistola Celata senza dover tirare manualmente il grilletto. Ciò gli permetteva di utilizzarla per effettuare contrattacchi letali.[6] Durante il soggiorno di Ezio a Costantinopoli, Yusuf Tazim donò ad Ezio una lama uncinata.[4]

XVIII secolo[]

La Resa Dei Conti 17

Una lama celata separabile dal bracciale.

All'inizio del XVIII secolo, il pirata e Assassino Edward Kenway era in possesso di due lame celate, così come la sua consorella Mary Read e il Mentore della Confraternita caraibica.[8] Nella seconda metà del XVIII secolo, il Gran Maestro dei Templari nel Nord America britannico Haytham Kenway, figlio di Edward, utilizzava due lame celate, rubate all'Assassino Miko. Durante la guerra franco-indiana, anche l'Assassino Shay Cormac, divenuto un Templare al servizio di Haytham, continuò ad utilizzare una coppia di lame celate.[9][10][11]

Il Mentore degli Assassini nelle colonie Achille Davenport possedeva due lame celate che regalò a Ratonhnhaké:ton, il figlio di Haytham, nel 1770. La lama celata sinistra di Connor e del padre era diversa da quelle utilizzate nei secoli precedenti: la lama si poteva separare dal bracciale e poteva essere utilizzata come pugnale.[9] Connor usava la lama celata anche quando cacciava. Le pelli più pregiate che poteva ottenere erano quelle degli animali uccisi con quest'arma. Inoltre usava la lama celata come un pugnale per scuoiare gli animali morti.[9] Anche l'Assassina Aveline de Grandpré utilizzava due lama celate. La lama celata era una delle poche armi che Aveline poteva utilizzare con qualsiasi abito indossasse. Anche l'Assassino Arno Dorian, operante durante la Rivoluzione francese, utilizzava una singola lama celata, equipaggiata anche di una lama fantasma, aggiornamento peculiare degli Assassini francesi.[12][13]

Tempi moderni[]

Tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, la lama celata faceva ancora parte dell'equipaggiamento degli Assassini. Malgrado si usassero le armi da fuoco, la lama celata era usata in combattimento ravvicinato. Nel corso dell'impero orientale della dinastia Sikh, l'Assassino appartenente al ramo indiano, Arbaaz Mir, indossava una lama celata costruita sul modello di una katara: la lama era in grado di separarsi in tre più sottili, aprendosi a tridente.[14] Il Maestro Assassino russo Nikolai Orelov possedeva una lama celata, che utilizzò nel 1888 durante il combattimento contro lo Zar Alessandro III, riuscendo a colpire all'addome.[15] Dopo la morte di Nikolai, il figlio Innokenti recuperò la lama celata del padre.[16] Il 24 dicembre 1914, un Assassino britannico utilizzò la Lama Celata per un uccidere Erich Albert, un generale tedesco membro dei Templari.[17]

"Ormai sono di solito per le cerimonie, ma questa funziona ancora."
―Il Mentore nel 2000 sulla lama celata[src]
Daniel uccide il Mentore

Daniel assassina il Mentore con la lama celata.

Verso la fine del XX secolo, gli Assassini non utilizzavano più la lama celata, anche se alcuni Assassini di alto grado, come Paul Bellamy, continuavano ad indossarla.[15] Il 6 novembre 2000, il Mentore regalò la propria lama celata a Daniel Cross che, a causa di un ordine impiantato nel suo subconscio da Warren Vidic, la utilizzò per uccidere il Mentore.[15]

Negli anni successivi, Daniel continuò ad utilizzare la lama celata, anche durante le missioni per conto dei Templari.[16] Il 15 settembre 2012, Desmond Miles ricevette una copia della lama celata utilizzata dal suo antenato fiorentino Ezio Auditore da Lucy Stillman e la utilizzò quando combatté le guardie di Abstergo Industries.[1]

In seguito Desmond indossò solo il meccanismo della lama celata, fissato al braccio con delle cinghie di cuoio, ma la usò solo per attivare meccanismi e quando uccise Lucy nel tempio di Giunone sotto alla chiesa di Santa Maria in Aracoeli, il 10 ottobre dello stesso anno.[6] Il 14 dicembre, quando si infiltrò nella sede dell'Abstergo a sud di Roma, Desmond utilizzò come arma la lama celata, che utilizzò per uccidere Daniel e molte guardie dell'Abstergo.[9] Anche l'Assassina della cellula russa Galina Voronina era in possesso di una lama celata. L'uso della Lama Celata nel XXI secolo dimostrò che, sebbene avesse più di venticinque secoli, era ancora un'arma letale quando usata da un combattente esperto.[1][9]

Meccanismo[]

Si sa molto poco sul meccanismo delle lame celate. Nel XII secolo, il meccanismo della lama era diventato più complesso. Malgrado non si sappia come funzionassero esattamente, si sa che la lama era collegata ad un meccanismo a molla, a sua volta collegato ad un anello sul mignolo. La lama celata si estendeva al posto dell'anulare.[2][3]

Le modifiche di Altaïr alla lama celata riguardarono anche il meccanismo: cercando di rendere la lama più discreta, scelse di rinunciare a un meccanismo che prevedeva un anello a un dito. Il meccanismo veniva attivato da una placca a pressione posta all'interno del bracciale. Bastava quindi un semplice movimento del polso per estendere o ritrarre la lama.[2][1][6][4]

Combattimento[]

Storia[]

Sino alla fine del XII secolo, le lame celate utilizzate dagli Assassini nel Levante non potevano essere usare in combattimento, perché un colpo di spada avrebbe rotto la lama, e il bracciale non permetteva di deviare i colpi. Altaïr poteva solo finire i nemici che erano caduti a terra o che si fossero momentaneamente distratti. Tuttavia, poteva usare la lama celata per effettuare dei contrattacchi sempre letali.[3]

Dopo essere diventato Mentore, Altaïr riuscì a risolvere entrambi i problemi utilizzando una lega metallica molto resistente per forgiare le lame. Durante il rinascimento, la lama lelata era più letale e più utile in combattimento grazie ai multipli aggiornamenti ideati da Altaïr. Poteva inoltre essere usata per difendersi dagli attacchi meno violenti.[1][6][4] Giovanni Auditore era in grado di combattere molti nemici utilizzando soltanto la lama celata.[5]

Pax Romana 1

Ezio combatte con la lama celata.

Il figlio di Giovanni, Ezio, era in grado di eseguire contrattacchi con la lama celata. A differenza delle altre armi, un contrattacco eseguito con la lama celata era sempre letale, anche quando si affrontavano Bruti, Investigatori e Guardie Papali.[1][6] La lama celata di Ezio permetteva più libertà di movimento rispetto ad ogni altra arma. Ciò permetteva ad Ezio di spostarsi più velocemente sul campo di battaglia rispetto a quando utilizzava una spada o un pugnale.[1][6]

Durante il suo soggiorno a Roma, Ezio riusciva a combattere meglio con la lama celata. Oltre a riuscire ad eseguire più contrattacchi, Ezio riusciva anche ad uccidere più guardie di seguito dopo averne uccisa una sola. Per fare questo, tuttavia, le guardie dovevano essere vicine tra loro.[6] A Costantinopoli, i Giannizzeri non morivano al primo contrattacco effettuato con la lama celata.[4]
La lama uncinata permetteva ad Ezio di derubare le guardie, che reagivano come quelle italiane quando provocate, di eseguire l'aggancio e fuga che gli permetteva di fuggire velocemente da una battaglia o di superare delle guardie, e di eseguire l'aggancio e lancio.[4]

Nel XVIII secolo, la lama celata poteva essere usata ancora più efficacemente in combattimento grazie al fatto che la lama si poteva separare dal bracciale. Ciò permetteva di usare la lama celata mentre si combatteva con spade, mazze, pugnali e tomahawk. Durante gli assassinii silenziosi, la lama celata poteva essere usata normalmente, anche se quando assassinavano in alto profilo Haytham e Connor usavano la lama celata come un pugnale. Inoltre erano anche in grado di assassinare i nemici senza doversi fermare.[9]

Tecniche di assassinio[]

Altaïr Ibn-La'Ahad, dopo essere diventato Mentore, mise a punto diverse tecniche di assassinio insieme al confratello Malik Al-Sayf che permettevano di uccidere silenziosamente i nemici. Queste tecniche furono poi illustrate nel Codice.[1] Nel sedicesimo secolo, almeno tre rami dell'Ordine usavano queste tecniche: gli Assassini nel Levante, gli Assassini turchi e gli Assassini italiani.[6][4]

Nel corso dei secoli si elaborarono altre tecniche di assassinio, come quelle eseguite da dietro un angolo o da un riparo, anche se quelle ideate da Altaïr continuarono ad essere utilizzate.[9] Le tecniche di assassinio potevano essere usate sia in alto che in basso profilo. Gli Assassini riuscivano ad assassinare da un nascondiglio, da una sporgenza e in volo.[1][6][4][9]

Repliche[]

ACBH Lama Celata - Il Lupo

La lama celata de Il Lupo.

Nel corso dei secoli, molti Templari cercarono di replicare la lama celata degli Assassini. La prima volta in cui accadde fu all'inizio del XVI secolo, a Roma: i Templari Fiora Cavazza e Baltasar de Silva cercarono di creare un agente, Il Lupo simile agli Assassini, e lo dotarono di una lama simile alla lama celata: divisa in due parti, la lama si riuniva per permette a Il Lupo di colpire.[18][6]

Anche Lia de Russo aveva una specie di lama celata: a differenza di quella del Lupo, il meccanismo sembrava simile a quello degli Assassini, ma era indossata sopra il braccio, non sotto.[6] Nel 2012, i Templari dotarono tutti gli avatar della seconda fase del Programma di Addestramento Animi di una lama celata, e in seguito fecero la stessa cosa per gli avatar della versione console dell'Animus.[4][9]

Curiosità[]

  • Patrice Désilets, direttore creativo di Assassin's Creed II, ha dichiarato che l'aggiunta di una seconda lama nel gioco ha avuto le sue ragioni: visto che è il secondo capitolo, c'è anche una seconda lama.
  • Uno dei primi concept art di Ezio lo mostra in possesso di tre Lame Celate: una a destra, e due a sinistra.
  • Il design originale della seconda Lama Celata di Ezio in Assassin's Creed II è stato indicato come un guanto marrone. Tuttavia, nel gioco, il guanto è stato sostituito con un secondo bracciale. Il guanto è stato comunque inserito in Assassin's Creed: Brotherhood, dove la sua seconda Lama Celata era inserita in un guanto, fino a quando non si acquista un bracciale.
  • Nei primi trailer e nelle prime immagini di Assassin's Creed: Brotherhood, Ezio ha il bracciale della seconda Lama Celata identica alla prima. Tuttavia, nel gioco, non esiste nessun bracciale secondario uguale.
  • La seconda Lama Celata è leggermente più lunga di quella primaria in Assassin's Creed: Brotherhood, forse progettata per essere un'arma da combattimento più efficace.
  • Un concept art della Lama Celata di Martin Deschambault per Assassin's Creed II presenta tre aggiornamenti non attuati nella Lama Celata: una freccia a forma di lama retrattile, una lama con la punta a tridente per parare i colpi e disarmare i nemici, e una variazione con la Lama Celata a forma di piuma.

Galleria[]

Note[]

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