Largo alla locanda è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ratonhnhaké:ton, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Godfrey presenta Oliver e Corrine a Connor, due osti in cerca di una nuova locanda. Dopo aver appreso che i due hanno preso tutto dopo l'arrivo dei soldati inglesi, l'Assassino offre loro di aprire un nuovo locale nella tenuta di Davenport.
Dialoghi[]
Ricordo[]
Connor nota due persone vendere da bere agli abitanti della tenuta di Davenport seduti intorno ad un fuoco.
- Oliver: Signore. Gradite un sorso di birra o del pane e formaggio?
- Godfrey: Connor! Lui è Oliver e lei è Corrine. Persone meravigliose!
Ollie! Lui è Connor, l'uomo di cui ti parlavo. Il signore della villa! - Oliver: (A Connor) Stavamo passando di qui quando abbiamo visto i vostri servitori. Avevano sete e noi avevamo qualche barile e-
- Connor: (Interrompendolo) Non sono un signore e loro sono amici, non servitori. Che cosa vi ha condotto sulla strada con un carro di liquori da vendere?
- Oliver: Eravamo osti, poi il Re ha requisito la locanda per qualche questione militare e ci ha lasciato con le chiappe all'aria.
Norris e Myriam, seduti intorno al fuoco, si intromettono nel discorso.
- Norris: Dovreste stabilirvi qui. Ci servirebbe una locanda.
- Myriam: Buona idea!
- Norris: Già!
- Oliver: Lo faremmo! Ma servirebbe un edificio adeguato e ci vogliono soldi.
- Connor: Un locale come il vostro farebbe piacere a tutti. Parlerò con i miei amici al mulino e vedremo se possiamo costruirne uno. E se ci riusciamo, vi piacerebbe rimanere stabilmente qui?
- Corrine: Ma certo, Ollie! Una nuova locanda!
Oliver e Corrine si abbracciano.
Successivamente, Connor raccoglie i soldi sufficienti per costruire una locanda e li consegna ad Oliver.
- Connor: Questi dovrebbero bastare.
- Oliver: Grazie! Non te ne pentirai Connor, è una promessa!
Oliver e Corrine costruiscono una locanda all'interno della tenuta di Davenport.
Epilogo[]
Connor va a fare visita ad Oliver e Corrine all'interno della locanda.
- Oliver: Squisito, cara.
(A Connor) Connor! Qual buon vento? - Connor: Passavo da queste parti e ho pensato di fermarmi a vedere come va.
- Oliver: Sei molto gentile. Beh, ragazzo mio, qui va benone.
- Corrine: Tra gli abitanti del villaggio, i marinai che vanno e vengono dal porto, per non parlare dei viaggiatori, i letti sono sempre occupati e i boccali sempre pieni.
- Connor: Sono felice di vedere che vi siete sistemati.
- Oliver: Anche noi, Connor. Mentirei se ti dicessi che non eravamo affranti quando abbiamo perso la vecchia locanda, ma le vie del Signore sono infinite.
Risultato[]
Oliver e Corrine stabiliscono una locanda nella tenuta.