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Renato Auditore

Renato Auditore.

Renato Auditore è stato un membro dell'Ordine degli Assassini. Unico figlio di Domenico Auditore e sua moglie Isabetta, fu il bisnonno di Ezio Auditore da Firenze e un antenato di Clay Kaczmarek, William e Desmond Miles.[1]

Biografia[]

Renato nacque a Venezia, figlio di Domenico, un marinaio, e Isabetta.[1][2][3]

Il padre di Renato, Domenico, era il figlio di un Assassino, e fu allievo di Dante Alighieri. Quando Dante e Marco Polo decisero di nascondere il Codice di Altaïr Ibn-La'Ahad e di portarlo in Spagna, fu deciso che Domenico avrebe accompagnato il fiorentino. Tornato a Ravenna per radunare i suoi averi, Dante fu ucciso dai Templari 1321 prima di poter partire.[2]

Il padre di Domenico gli ordinò di fuggire in Spagna con la sua famiglia. Il 25 settembre,[3] nel porto di Otranto, dei pirati che lavoravano per i Templari li attaccarono. Domenico riuscì a nascondere il Codice, ma la famiglia venne gettata in mare. La madre di Renato non sopravvisse. Domenico e Renato si recarono a Firenze, dove Domenico affittò una camera per il figlio prima di recarsi a Venezia. Scoperta la morte di suo padre e di Polo, Domenico fece ritorno a Firenze, dove usò la fortuna che Polo gli aveva lasciato per fingersi un nobile fiorentino, assumendo il cognome di Auditore.[2]

Domenico acquistò in seguito una villa a Monteriggioni, e cominciò ad addestrare il figlio come Assassino.[2]

Nel 1355, gli Assassini entrarono in possesso della Sindone, rubata al Templare francese Geoffroy de Charny. Venne portata a Monteriggioni, per essere esaminata da Renato. Dei misteriosi sussurri provenivano dall'oggetto, e Renato ordinò che fosse nascosta sotto il borgo. Una copia fu creata per rimpiazzarla, e gli Assassini diffusero voci che si trattasse di un falso.[4] Un secolo dopo, nel 1454, Monteriggioni fu attaccata per ottenere la Sindone. Malgrado i giornali dei suoi antenati fossero criptici, il nipote di Renato, Mario Auditore, scoprì il passaggio che Renato aveva creato nel pozzo di Monteriggioni e recuperò la Sindone, che affidò al fratello Giovanni affinché la Confraternita la nascondesse in un altro luogo.[5]

Domenico e Renato furono sepolti nella Cripta Auditore. Tre dei loro discendenti visitarono la Cripta: Giovanni Auditore, Ezio Auditore da Firenze e Desmond Miles.[2]

Nel 2012, i suoi ricordi vennero esaminati grazia al Data Dump Scanner del Project Legacy.[4]

Galleria[]

Curiosità[]

  • Sebbene il suo nome non venga mai nominato in Assassin's Creed II, Renato viene identificato come il nonno di Giovanni Auditore da Firenze nei File Abstergo che vengono consegnati alle reclute durante la seconda fase del Programma Addestramento Animus.

Note[]

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