Rotta per il Nuovo Mondo è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Haytham Kenway, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Haytham Kenway si imbarca sulla Providence, partendo da Londra con destinazione la città di Boston, nelle colonie del Nuovo Mondo.
Dialoghi[]
Il giorno dopo la partenza, Haytham Kenway si trova nella sua cabina intento a studiare l'amuleto recuperato al teatro dell'opera di Londra.
- Haytham: Un po' d'aria fresca mi farà bene...
Haytham lascia la sua cabina e si ferma in quella a fianco per parlare con il suo occupante, Rupert Martin, occupato a leggere un libro.
- Haytham: Posso parlare con te?
- Rupert: Ah... Un'altro Londinese. È bello sapere di non essere l'unico gentiluomo a bordo. Rupert Martin. Lieto di conoscerti.
- Haytham: Haytham Kenway. Piacere.
- Rupert: Pare che abbiamo scelto un buon momento per cambiare aria.
- Haytham: Prego?
- Rupert: Non avete saputo del delitto al teatro dell'opera?
- Haytham: No. Che è accaduto?
- Rupert: Stanno ancora cercando di venirne a capo. E immagino che ne avranno per un bel pezzo.
- Haytham: Non si conosce il motivo?
- Rupert: Escludono fosse una rapina. Quindi forse si tratta di un affare finito male. O... qualcosa di personale... di torbido... Chissà. È meglio starne alla larga. La città oggigiorno è sempre più pericolosa.
Haytham lascia l'uomo alla sua lettura e si reca dal dottore di bordo, occupato a visitare un marinaio.
- Haytham: Dottore, buongiorno.
- Dottore: Buongiorno a voi.
- Haytham: Una domanda, se posso. Siete a bordo per lavoro o... vi godete solo il viaggio?
- Dottore: Entrambe le cose, direi. La Marina mi ha incaricato di compiere uno studio sul mal di mare. Osserverò la ciurma per tutto il tempo. Ho scoperto che i marinai stanno meglio in mare aperto rispetto a noi. Devo scoprirne la causa.
- Haytham: Bene. Spero che avrete successo nelle ricerche.
- Dottore: Anch'io. Grazie dell'interessamento.
Haytham lascia il dottore alle sue faccende e si dirige verso il ponte superiore.
Una volta raggiunto l'esterno, Haytham si ferma a parlare con il capitano della nave, Samuel Smythe.
- Haytham: Capitano.
- Samuel: Signor Kenway.
- Haytham: Volevo ringraziarvi ancora per avermi preso a bordo, e scusarmi per gli inconvenienti che vi ho causato.
- Samuel: Dire inconvenienti è riduttivo.
- Haytham: Mi dispiace, non capisco.
- Samuel: La mia nave è rimasta in porto due giorni per i vostri comodi. Ho perso molti contratti per questo.
- Haytham: Non lo sapevo...
- Samuel: Ma certo. Voi nobili siete tutti uguali.
Lasciato il capitano Smyte, Haytham si ferma a scrutare l'Oceano vicino ad un gruppo di marinai.
- Mills: ...e poi andrà tutto bene.
- Graves: Ne sei sicuro?
- Mills: Ma certo! Ti ho mai deluso, forse?
- Graves: No... Ma non va bene per gli altri.
- Mills: Fidati di me, amico. Vedrai.
Graves si accorge della presenza di Haytham.
- Graves: Ma bene. Sembra che il nostro stimato ospite ci onori della sua presenza!
Alle parole di Graves, il resto della ciurma inizia a radunarsi intorno agli uomini.
- Graves: Che ne dici di tornare sottocoperta. Sul ponte non c'è spazio per le signorine.
- Haytham: Lo credo anch'io. Eppure tu sei qui.
- Graves: Vuoi fare lo spiritoso, eh? Vediamo se ridi anche per questo.
Graves si avvicina ad Haytham visibilmente intenzionato ad ingaggiare un combattimento a mai nude con lui.
- Mills: Ora basta, Graves.
- Graves: Restane fuori!
Ignorando il consiglio dell'amico, Graves ingaggia un combattimento con Haytham sotto gli occhi del resto della ciurma.
Dopo aver sconfitto Graves, che si allontana ferito, Haytham viene avvicinato da un altro marinaio.
- Quill: (Alla ciurma) Senti senti questo. Viene a fare lo spaccone e si crede il signore del castello.
- Mills: Su ragazzi, smettetela! Se il capitano ci vede-
- Quill: (Interrompendolo) Al diavolo il capitano! E al diavolo tu, Mills! Da che parte stai, eh?
Quill ingaggia battaglia contro Haytham.
Dopo un breve combattimento a mani nude, anche Quill viene sconfitto. Subito dopo, Graves si fa di nuovo avanti.
- Graves: Sono pronto a ricominciare.
- Haytham: Non ti conviene.
- Graves: E perché? Credi che ho paura di te?
- Haytham: No. Ma dovresti.
Graves attacca Haytham, che lo atterra facilmente.
- Haytham: Ti arrendi?
- Graves: Mai.
Con un rapido sgambetto da terra, Graves fa cadere Haytham e si rialza. Poi, appena in piedi, sguaina un pugnale.
- Graves: Ora come la mettiamo?
Graves si lancia nuovamente contro Haytham, che tuttavia lo disarma con facilità.
Vedendo un insolito assembramento di persone sul ponte, il capitano Smythe esce dalla sua cabina e si avvicina per capirne il motivo.
- Samuel: Ma che succede qui?
- Haytham: Capitano.
- Samuel: Esigo un chiarimento, signor Kenway!
- Haytham: Questi qua-
- Mills: (Interrompendo Haytham) Ingannavamo il tempo facendo un po' di sport, capitano.
- Samuel: Che ne direste di ingannare il tempo facendo il vostro lavoro?! Non sapevo di pagarvi per ciondolare!
(Ad Haytham) Una parola, signor Kenway?
Haytham annuisce con un gesto della testa e si avvicina a Samuel. Prima di raggiungerlo, si volta un'ultima volta verso i marinai.
- Haytham: Ah, quasi dimenticavo
Haytham lancia il pugnale di Graves verso i piedi del marinaio.
- Haytham: Il tuo coltello.
Dopodiché, Haytham segue Samuel nella cabina del capitano.
- Samuel: Non mi importa di voi, signor Kenway. Ho avuto solo problemi dacché siete a bordo.
- Haytham: I vostri problemi non c'entrano con me.
- Samuel: Domando scusa?!
- Haytham: Non avete polso, siete vizzoso e crudele. E la ciurma non ha alcun rispetto per voi.
I due uomini entrano nella cabina di Smythe.
- Samuel: Io- Non voglio discutere. Vorrei un favore...
- Haytham: Ah? Questa è bella...
Samuel si accomoda sulla sua poltrona.
- Samuel: Sospetto che alcuni vogliano ammutinarsi.
- Haytham: (Sarcasticamente) Davvero? Che sorpresa.
- Samuel: Non potendo fidarmi di loro, sono costretto a rivolgermi a voi.
Samuel si versa del vino in un boccale.
- Haytham: E perché dovrei aiutarvi?
- Samuel: Perché se si ammutineranno, voi non riuscirete mai a raggiungere l'America. Ebbene? Che farete?
- Haytham: Se voi dite il vero, che altra scelta mi rimane?
- Samuel: Grazie.
Haytham si appoggia alla scrivania a cui Samuel è seduto per parlargli guardandolo negli occhi.
- Haytham: Ma sia chiaro, se voi oserete minacciarmi o insultarmi ancora, non esiterò a tagliarvi la testa io stesso. Siamo intesi?
Samuel annuisce alla minaccia di Haytham con un gesto della testa.
- Haytham: Ottimo!
Haytham prende il boccale di Smythe e ne beve tutto il vino. Dopodiché, rimette il boccale sulla scrivania.
- Haytham: Signore.
Haytham si volta e lascia la cabina. Dopodiché, si avvicina al timoniere.
- Timoniere: Signore.
- Haytham: Prevedete una traversata piacevole?
- Timoniere: È una buona stagione questa. Anche se tempeste e mare grosso sono sempre in agguato. Ma non temete. Alla peggio dovremmo ballare un po'. Mi preoccupano di più pirati e navi corsare.
- Haytham: Le avete mai incontrate prima?
- Timoniere: Sì. Ma la Providence è una gran nave e la ciurma è addestrata. Con loro saremo al sicuro.
Haytham si reca sottocoperta e fa ritorno nella sua cabina, dove continua il suo studio sull'amuleto. La sera del ventottesimo giorno di navigazione, il capitano Samuel Smythe raggiunge la cabina di Haytham, ancora impegnato nella studio dell'amuleto.
- Samuel: Signor Kenway.
- Haytham: Capitano.
- Samuel: Qualunque cosa sia, non credo manchi molto.
- Haytham: Allora meglio muoversi.
Haytham esce dalla sua cabina, intenzionato ad indagare sulle intenzioni ciurma per conto del capitano.
Dopo averlo visto seduto sulle scale, Haytham si ferma a parlare con Graves.
- Graves: Vuoi fare di nuovo a pugni, è così? Vattene.
Haytham lascia Graves e si avvia verso le cucine della Indipendence, dove trova Mills.
- Mills: Hai dato una bella lezione a Graves e Quill.
- Haytham: Se la sono voluta.
- Mills: Già. Teste calde, tutt'e due. Ah! Che scortese. Louis Mills. Lieto di conoscerti.
Mills porge la mano ad Haytham, che però ignora il suo gesto.
- Haytham: Haytham Kenway. Dici, che dovrei guardarmi le spalle?
- Mills: Ora i ragazzi sembrano tranquilli. Di solito non sono cattivi. Davvero. È che le ultime traversate sono state un po'... dure.
- Haytham: Ah?
- Mills: Il capitano vuole ridurre i costi. Taglia le razioni e la paga, prende carichi rischiosi... La ciurma è al limite.
- Haytham: C'è da preoccuparsi, quindi?
- Mills: Mi auguro di no. Ma il capitano deve riflettere su come tratta i suoi uomini...
Subito dopo, Haytham avvicina un marinaio per parlargli.
- Haytham: Ehi, tu. Ho delle domande da farti.
- Marinaio: Fantastico. Ma io non ho tempo da perdere. E poi cosa avrei di utile da dirti? Cerchi informazioni? Vai dal cuoco o dal medico. Loro parlano con tutti, qui.
Haytham segue il consiglio dell'uomo e si reca dal dottore.
- Haytham: Dottore, avete un momento?
- Dottore: Perché? Vi sentite male?
- Haytham: No, niente affatto. Mi chiedevo se avete sentito strane voci qui a bordo.
- Dottore: Che genere di voci?
- Haytham: Strane lamentele, proteste. Gente che ce l'ha col capitano o i passeggeri.
- Dottore: Parlate con James. Come vi ho detto, ho avuto troppo da fare con le ricerche per avere il tempo di notare qualcosa di strano.
- Haytham: E dove posso trovare James?
- Dottore: Lo trovate giù in cambusa. Ora, vogliate scusarmi.
Localizzato il marinaio di nome James, Haytham gli si avvicina per parlargli.
- Haytham: Sei tu James?
- James: Sì.
- Haytham: Haytham Kenway. Lieto di conoscerti.
- James: So già chi sei.
- Haytham: Speravo di poterti fare qualche domanda.
- James: Lo immaginavo... Ma non qui. Seguimi.
Haytham segue James sul ponte, lontani da occhi indiscreti.
- James: Allora cosa vuoi sapere?
- Haytham: Hai visto o sentito qualcosa di strano da quando siamo salpati? Qualcosa che ritieni preoccupante?
- James: Alcuni degli uomini si riuniscono ogni notte sul ponte. Non ho sentito che qualche parola qua e là, quindi non so bene che cosa tramino. Ma la vedo molto grigia...
- Haytham: Intendono ammutinarsi?
- James: So soltanto che detestano il capitano. Mills ha cercato di tenerli buoni, ma un uomo solo non può fare più di tanto.
- Haytham: Grazie dell'informazione.
- James: Spero solo di arrivare vivo alle colonie.
Haytham lascia James e si avvicina al timoniere.
- Haytham: Sera. Tutto bene?
- Timoniere: Liscio come l'olio, come piace a me. Cosa vi porta quassù?
- Haytham: Volevo farmi un giro. Sgranchirmi le gambe. Tutto qui.
- Timoniere: Attento a dove andate. Il ponte nasconde molte insidie...
Improvvisamente, Haytham sente dei tonfi in acqua.
- Haytham: Cos'è?
Haytham si avvicina alla balaustra per capire la causa degli strani rumori. Osservando il mare, nota alcuni barili gettati in acqua.
- Haytham: Hanno lanciato del carico fuori bordo... Ma perché?
Haytham si reca sottocoperta alla ricerca di indizi.
Raggiunta la stiva, haytham nota alcuni barili segnati con della vernice bianca ed una finestra misteriosamente aperta. Affacciatosi ala finestra, vede i barili dipinti lanciati fuori bordo poco prima.
- Haytham: Strano... Molto strano...
Senza soluzione per il mistero, Haytham fa ritorno alla sua cabina.
Il trentatreesimo giorno di navigazione, il capitano ed Haytham si incontrano nuovamente.
- Samuel: Novità?
- Haytham: Ogni notte lo stesso. Perlustro una zona e buttano i barili dipinti da un'altra. Devo assoldare un secondo paio di occhi. Magari James o Mills.
- Samuel: Ma perché lo fanno?
- Haytham: Se ho ragione, i barili servono da segnali. Lasciano una traccia. Temo sia soltanto questione di tempo prima che gli inseguitori-
Le urla della vedetta interrompono il discorso di Haytham.
- Vedetta: Nave in vista! Si prepara a sparare!
Samuel si preoccupa subito di organizzare i suoi uomini.
- Samuel: Ai vostri posti! Prepararsi a-
La prima bordata di attacco obbliga Samuel ad interrompere il suo discorso e a ripararsi.
- Samuel: (Alla ciurma) Tenersi! Tutti giù!
(Ad Haytham) Un colpo a salve. Sembrano che non vogliano affondarci, ma abbordarci.
(Alla ciurma) Uomini ai posti! Pronti a combattere!
(Ad Haytham) Vi voglio sottocoperta. - Haytham: Perché? Posso difendere questa nave.
- Samuel: La sapete issare una vela? Caricare un cannone? Combattere in mare? Non credo. Ora tornate in cabina, oppure devo farvi scortare giù!?
Haytham obbedisce all'ordine del capitano e si dirige sottocoperta.
- Samuel: Chiudete il boccaporto!
Il boccaporto viene chiuso, obbligando Haytham a rimanere sottocoperta.
In quel momento, Haytham, che credeva di essere solo, si rende conto della presenza di Mills sottocoperta.
- Mills: Haytham.
- Haytham: Sei stato di sopra? C'è una nave in vista e vuole abbordarci. Ma è strano... Nessun ammutinamento a bordo... Non ha senso.
- Mills: Ah, ma ce l'ha.
- Haytham: Che vuoi dire?
- Mills: Pensavi di scappare da Londra così facilmente dopo l'omicidio all'opera? Senza che ce ne accorgessimo? Senza che ti seguissimo?
- Haytham: Ah... Così si spiega tutto...
- Mills: Arrenditi e verrai trattato con ogni onore.
- Haytham: Se vuoi trattarmi con onore, dammi una spada.
- Mills: Vuoi davvero tentare la sorte in questo modo?
Mills sguaina la sua spada e la porge ad Haytham. Poi ne prende una per sé da una cassa.
I due ingaggiano un duello, che Haytham vince dopo aver ucciso il marinaio.
Dopodiché, riesce a raggiungere il ponte con l'intenzione di parlare con il capitano.
- Samuel: Dovete restare sottocoperta!
- Haytham: Vi ho dato ascolto, ma Mills mi stava aspettando. È lui che ha portato quella nave qui. Non c'entra la ciurma, solo lui.
- Mills: Che cosa vogliono?
- Haytham: Me.
- Samuel: Che vi prendano!
- Haytham: (Mostrando la lama celata) Ah, è così?
- Samuel: Ci raggiungeranno... Non si può far nulla.
- Haytham: (Osservando il cielo tempestoso) Forse ho un'idea...
- Samuel: Volete che entri in quella tempesta?!
- Haytham: Non abbiamo scelta.
- Samuel: Non lo farò.
Haytham si avvicina a Samuel ed estrae nuovamente la sua lama celata.
- Haytham: Allora lo farò io.
- Samuel: (Alzando le mani in segno di resa) Va bene, va bene.
Sotto l'ordine di Smythe, la nave entra nella tempesta per cercare di sfuggire agli inseguitori.
- Samuel: (Alla ciurma, indicando alcune cime) Assicuriamo quelle cime!
(Ad Haytham) Lo dicevo che era da pazzi! - Haytham: Calmatevi. Ci penserò io alla vela.
Haytham aiuta la cima a sistemare il sartiame della nave prima di raggiungere nuovamente il capitano.
- Samuel: (Alla ciurma) Ci serve velocità! Spiegate le vele!
(Ad Haytham) Kenway, all'albero di trinchetto.
(A James) James, voi all'albero maestro.
Haytham scala l'albero di trinchetto e spiega la vela rimasta bloccata.
In quel momento, un fulmine colpisce l'albero maestro della Providence, facendolo crollare. James, che si trovava in cima all'albero, riesce ad aggraparsi ad una cima per non cadere. Così Haytham si lancia immediatamente in suo aiuto.
- James: Aiuto! Presto!
La cima è bagnata, sto scivolando!
Haytham raggiunge in tempo James e riesce a salvarlo.
- James: Grazie! Grazie!
Dalla cima di ciò che è rimasto dell'albero maestro, Haytham vede la nave da cui sfuggono venire colpita da un fulmine e probabilmente affondare. La mattina del settantaduesimo giorno di navigazione, Haytham sente dalla sua cabina degli strani movimento sul ponte. Così, esce dalla sua cabina per andare a parlare con il capitano Smythe.
- Samuel: (Alla ciurma) State pronti all'attracco, uomini!
Haytham da una pacca sulla spalla a Samuel.
- Haytham: Attracco? Non c'è niente... solo una nebbia infinita.
- Samuel: I gabbiani sono delle buone guide. Salite sulla coppa e vedrete.
Seguendo il consiglio del capitano, Haytham si arrampica sulla coppa, da cui vede la città di Boston in lontananza.
Risultato[]
Nonostante le difficoltà del viaggio, Haytham raggiunge indenne il Nuovo Mondo.
Curiosità[]
- Il viaggio della Providence dura 72 giorni.