Scontro inevitabile è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ratonhnhaké:ton, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
L'Assassino Ratonhnhaké:ton affronta una volta per tutte re George Washington.
Dialoghi[]
Ratonhnhaké:ton esce dalla botola ritrovandosi in cima della piramide.
- Washington: Ah. Sei tu. Finalmente.
- Ratonhnhaké:ton: Comandante Washington. Consegnami la Mela e ti lascerò vivere.
- Washington: Darti la Mela?
- Ratonhnhaké:ton: Lei ti controlla.
- Washington: È questo che credi? Pensavo di controllarla io. Non avevo mai valutato l'ipotesi che lei potesse controllare qualcuno. Ma forse è così!
- Ratonhnhaké:ton: Sei stato corrotto dal potere della Mela.
- Washington: Corrotto? Il che ci porta a una interessante domanda: tu vorresti che ti consegnassi la Mela per... salvare la mia anima? O vorresti la Mela per te, per controllare l'intera nazione?
- Ratonhnhaké:ton: A governare dev'essere il popolo.
- Washington: Non diciamo sciocchezze. È un pensiero assurdo, ma immaginiamo che io sia controllato dalla Mela. Perché per te sarebbe diverso?
- Ratonhnhaké:ton: Perché io lo userei per il bene di tutti.
- Washington: Possedere la mela è tanto un peso quanto una fortuna. Dimmi, quando scuoti la terra ti senti forse uno schiavo del popolo? Oppure vuoi diventare il suo padrone?
- Ratonhnhaké:ton: Il popolo vuole che tu cada.
- Washington: Non hai risposto alla mia domanda. Io sono l'unico re, qui.
Ratonhnhaké:ton combatte contro Washington e sfrutta il manto del lupo e il volo dell'aquila per sconfiggere i poteri della Mela.
- Ratonhnhaké:ton: Vi ucciderò per quello che avete fatto!
Washington per neutralizzare i poteri di Ratonhnhaké:ton usa il potere della Mela per crearsi uno scudo protettivo. Inoltre, crea delle proiezioni olografiche di sé stesso che attacchino l'indiano. Nonostante tutto, Ratonnhnhaké:ton usa il potere dell'orso per indebolire gli angoli della vetrata. Di conseguenza la vetrata crolla facendo precipitare entrambi. Ratonhnhaké:ton usa il volo dell'aquila verso Washington e lo utilizza come materasso durante lo schianto in terra. Ormai moribondo, Washington raccoglie la Mela e si side sul trono, ove muore. Ratonhnhaké:ton, ferito, si avvicina al trono, ma il potere della Mela gli fa avere delle visioni del tragitto e comincia a vedere le persone a lui più care al posto di Washington.
- Kanen'tó:kon: Ratonhnhaké:ton! Sono morto per far cadere Washington, ma ti imploro: non impossessarti della Mela!
- Kaniehtí:io: Figlio mio, ho tanta paura per te. I Viaggi Astrali ti hanno sconvolto. Cessa la tua ricerca della Mela! Ti prego, figlio mio, ti prego!
Nell'ultima visione Ratonhnhaké:ton vede sé stesso con le vesti da Assassino e a differenza di Kanen'tó:kon e di sua madre lo esorta a prendere la Mela.
- Connor: È la tua occasione! Prendi la mela! Prendila! FALLO!
Prima che Ratonhnhaké:ton possa toccare la Mela, la realtà alternativa crolla e la Mela cade a terra. La coppia comincia a guardarsi con diffidenza dopo ciò che hanno visto. Alla fine, Washington raccoglie la Mela.
- Connor: Comandante!
- Washington: Prendila! Portamela via. Non la voglio!
- Connor: Nessun uomo deve possedere un tale potere.
- Washington: Gettala nell'oceano. Appesantiscila e affondala negli abissi più profondi del mare!
Washington si allontana a cavallo da Connor, mentre quest'ultimo s'imbarca sull'Aquila con l'intento di gettare la Mela nell'oceano.
- Marinaio: Dove siamo diretti, allora?
Intanto, Washington riceve una visita di una persona, inconsapevole che sia un fantasma creato dalla Mela.
- Fantasma: Comandante Washington.
- Washington: Pensavo di essere solo.
- Fantasma: Mi duole interrompere
- Washington: Non ce n'è motivo.
- Fantasma: Sembra che siamo a un punto morto.
- Washington: Temo anch'io.
- Fantasma: Posso suggerire, comandante, che una repubblica non può certo sopravvivere in un mondo così profondamente travagliato?
- Washington: Domando scusa?
- Fantasma: Un governo eletto, certo. La guerra aveva questo scopo. Ma perché la nazione prosperi, perché diventi grande, la debolezza della repubblica deve essere bilanciata dall'interno dalla forza di un uomo. Un uomo potente, comandante, che... se posso dirlo, risulterebbe nobilitato agli occhi del mondo se soltanto portasse il titolo di re.
- Washington: (Si alza dalla sedia) Signore. Credo di potervi rispondere in tutta onestà. La vostra proposta causerebbe il peggior danno possibile alla mia povera patria! Non avreste potuto trovare persona meno incline ai vostri intrighi. Per questo vi scongiuro: se avete rispetto per la vostra patria, per voi stesso e per i posteri, e magari anche per me... di scacciare questi pensieri dalla vostra mente, e di non confessare mai, né a voi stesso né a nessun altro, sentimenti di cotale natura.
Finito di parlare, Washington si accorge che il fantasma è sparito. Nel mentre, Connor getta la Mela, infilata in un sacco pesante, in fondo all'oceano
- Connor: Abbiamo finito qui.
- Marinaio: Torniamo indietro?
- Connor: Sì, indietro. Andiamo.
Risultato[]
La realtà alternativa in cui si trovano sia Connor e Washington crolla facendoli tornare nel mondo reale. Poco dopo Washington si convince ancor di più di una repubblica nella sua patria e Connor getta la mela nell'oceano.