Una spia tra noi è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ratonhnhaké:ton, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Connor origlia una conversazione tra il maggiore generale Benedict Arnold e John Anderson, per poi pedinare quest'ultimo.
Dialoghi[]
Connor torna da Arnold.
- Arnold: Ah, Connor. Proprio l'uomo che cercavo. Bene, avete preso il traditore. Ma c'è altro da fare. Ci sono dei barili di polvere da sparo nel forte. Portateli nel magazzino. Andate.
Connor porta un barile al magazzino. Poi nota Arnold e Anderson impegnati a conversare in un luogo isolato. L'Assassino si nasconde tra il fogliame e origlia la loro conversazione.
- Arnold: State bene?
- Anderson: Direi di sì, considerate le circostanze. Voi?
- Arnold: Lo stesso. Ma manca poco, molto poco. Dobbiamo parlarne al riparo da orecchie indiscrete.
Arnold e Anderson lasciano il forte e continuano la conversazione poco lontani dall'ingresso principale. Connor li segue.
- Anderson: Clinton è d'accordo?
- Arnold: È fatta. Resta solo da decidere il mio compenso, faccenda della massima importanza per me. Portate questa lettera. Deve arrivare a tutti i costi. Ma state attento. Un errore a questo punto sarebbe... fatale. Quando arriveremo alla fine di questa storia, sarete ricompensato, maggiore André. Generosamente.
- Anderson: Intendete John Anderson, signore.
- Arnold: Sì.
I due concludono la conversazione e prendono strade diverse. Connor pedina Anderson.
Anderson si inoltra nella boscaglia, e s'incontra con due soldati inglesi.
- Soldato 1: Signore.
- Soldato 2: Signore.
- Anderson: Sicuri che non ci seguano? Se qualcuno ci vede, uccidetelo.
Connor segue Anderson ed i due soldati.
Dopo pochi metri, Anderson si divide dalle due giubbe rosse.
- Anderson: Voi due fermatevi qui. Tenete gli occhi aperti e avvertitemi se vedete il fumo.
- Soldato 1: Sissignore.
- Soldato 2: Aspettiamo il maggiore André.
I due soldati prendono strade diverse, mentre André si inoltra in un campo di granturco. Arrivato nei pressi di un carro di fieno si cambia abito velocemente indossando la giubba rossa che contraddistingue i lealisti.
Connor continua a pedinare Anderson, finché questi non raggiunge un centro abitato, dove viene fermato da alcuni patrioti che puntano i loro fucili.
- Patriota 1: Alt!
- Anderson: Signori. Certo siamo dalla stessa parte.
- Patriota 1: Quale parte?
- Anderson: La parte giusta.
- Patriota 2: Noi sì.
- Anderson: Bene. Sono un ufficiale inglese, non dovete arrestarmi. Un incidente dovuto alla fatica.
- Patriota 1: Non siamo inglesi, amico. E voi siete in arresto.
- Anderson: Era solo un test, e l'avete passato! Sono un ufficiale delle Colonie in realtà. Ecco i documenti.
- Patriota 1: Balle. (Ad un patriota) Uccidilo e porta la testa al comandante!
Connor si avvicina e blocca i patrioti.
- Connor: No! Non fatelo! Perquisitelo, invece.
Un patriota perquisisce Anderson e trova una lettera, che apre e legge.
- Patriota 1: Per la miseria! Questo è il maggiore André ed è un inglese. Porta una lettera scritta dal maggiore generale Benedict Arnold.
- Patriota 2: Arnold? Ma è il comandante.
- Connor: Legate subito André e portatelo dal comandante Washington. Io vado da Arnold.
Il patriota arresta André, mentre Connor si allontana diretto da Arnold.
Risultato[]
Connor scopre l'identità della vera spia, e la vera natura del maggiore generale Benedict Arnold.